Dalle sonorità “industrial” ai blu-ray horror: Stefano Rossello ci racconta la sua Rustblade

Nata all’inizio del primo decennio del XXI secolo, Rustblade è un’etichetta discografica indipendente fondata da Stefano Rossello e consultabile all’indirizzo https://www.rustblade.com/.

Originariamente organizzazione composta da musicisti, grafici e produttori dedicata a forme artistiche non convenzionali, si è evoluta nel corso degli anni arrivando a trattare anche fumetti, merchandising assortito e home video, come testimoniano, tra le altre, le uscite in blu-ray di Contamination di Luigi Cozzi e Lo squartatore di New York di Lucio Fulci, in occasione delle quali abbiamo incontrato Rossello.

 

Rustblade nasce nel 2004 con la musica industriale elettronica. Puoi raccontarci come e quando prese forma il vostro progetto?

Ho fondato Rustblade nel 2004 per produrre una serie di miei progetti: Bahntier, Detunex, Ketvector, dalle sonorità “industrial”, un genere molto particolare che affonda le sue radici da un’elettronica sperimentale estrema, quasi dadaista, con tematiche di controcultura. L’etichetta nasce così per una mia personale ricerca verso quelle sonorità, oltre ad essere una costola del mio negozio di dischi, che ho poi chiuso nel 2006. Rustblade è andata avanti, poi, producendo gruppi alternativi quali Legendary Pink Dots, Lydia Lunch, Coil e Merzbow.

 

In quale momento, invece, vi siete cominciati ad orientare sulle colonne sonore?

Ho conosciuto Claudio Simonetti nel 2014 e mi sembra ieri, invece lavoriamo insieme da quasi dieci anni. Con la Rustblade producevo gruppi molto conosciuti all’estero e avevo trovato un’ottima distribuzione negli Stati Uniti e in Canada. A Claudio occorreva distribuire il suo materiale oltreoceano, quindi abbiamo iniziato a collaborare stampando e distribuendo la colonna sonora di Demoni, che andò benissimo. Ora siamo già a dieci release di Claudio e ne siamo fieri. Oltre a lui, poi, ho allargato il ventaglio producendo soundtrack inedite di Morricone, Simon Boswell, Bobby Beausoleil, Manuel De sica, Nino Rota e molti altri. Ho sempre amato il mondo delle colonne sonore, riuscire a stampare questi grandi artisti è stata una grossa soddisfazione per me.

 

Quale è il criterio che utilizzate per scegliere le colonne sonore da editare?

Intanto deve piacermi il film, poi, a volte, mi baso anche sul grado di tensione e arrangiamento che crea il musicista. Amo ricercare soundtrack inusuali. Per esempio, ho adorato l’aver stampato la colonna sonora di Lucifer rising di Bobby Beausoleil, che trovo particolarmente evocativa e sperimentale, come sono stato felice di aver stampato la soundtrack di Deliria, che trovo una delle migliori del genere slasher. Sicuramente ogni opera mi deve emozionare e deve comunque poter avere una sua caratteristica; non mi piace fossilizzarmi su un unico genere.

 

L’horror mi sembra sia un po’ il genere che preferite. Come mai?

L’horror ha un alto grado di sperimentazione e, per come è stata fondata la Rustblade, è il genere perfetto, per questo siamo sempre alla ricerca di compositori eclettici e originali. Il cinema horror ti permette di aprire le porte al surrealismo, ed è molto stimolante trovare anche nei grandi artisti questo lato innovativo.

 

In generale i clienti acquistano più cd o vinili nel vostro store?

Il vinile è il formato che vendiamo di più, ma devo dire che le nostre limited edition fanno gola a molti collezionisti che ascoltano musica anche in cd. Sicuramente il vinile per un collezionista è il formato più ricercato, dato che si tratta di un supporto che ha già un secolo di vita.

 

Rispetto a quando avete cominciato l’attività, quanto è cambiato il mercato del supporto fisico, considerando che il download e i file scaricabili hanno preso enormemente piede?

Ha sempre avuto alti e bassi. Lo streaming ti permette di conoscere maggiormente le opere, ma, dopo un po’ di tempo, noto che chi ha cultura vuole comunque possedere il formato fisico. Lo streming tende a perdere la sua credibilità una volta che scopri il fisico. È una questione di qualità e amore verso il cinema o la musica a spingerti all’acquisto. La nostra filosofia è comunque creare dei prodotti fisici originali, come edizioni limitate e box da collezione che danno qualcosa in più al film e alla musica. Ci piace emozionare con i nostri prodotti e te lo dice un collezionista.

 

Da qualche tempo vi state occupando anche di dvd e blu-ray. Un ulteriore passo avanti, dunque, per Rustblade.

Dopo aver prodotto il documentario su Zio Tibia ho capito che forse l’home video era il tassello mancante alla Rustblade per diventare una factory completa. Ero stufo di vedere che alcuni nostri titoli non venivano stampati qui in Italia e, invece, all’estero riuscivano ad avere delle bellissime edizioni. Per questo motivo ho cercato di riempire dei vuoti cinematografici enormi come Lo squartatore di New York, Le cinque giornate, Contamination, tutti titoli di grandissimi autori fino ad oggi inediti nell’home video in alta definizione italiano.

 

Potete darci qualche anticipazione sui titoli che intendete distribuire in futuro?

Usciranno Santa Sangre di Alejandro Jodorowsky e Due occhi diabolici di Argento e Romero per la prima va volta in blu-ray. Inoltre stamperemo il documentario sul cinema horror Ottanta e Novanta Il tempo del sogno, diretto da Claudio Lattanzi.

 

Francesco Lomuscio