Elezioni 2018 – Bilancio e vittoria delle lobby

Un dato emerge chiaro da queste elezioni: noi cittadini abbiamo perso. A partire da un sistema elettorale ultra contestato il cui unico risultato è stato quello sperato: portare all’ingovernabilità.

Indipendentemente dalla propria espressione di voto per questa o quella coalizione, era già certo dall’inizio che nessuno avrebbe raggiunto la maggioranza di governabilità.

Della campagna elettorale ricordiamo anomalie bizzarre: dalla consueta inesistenza di par condicio alla massiccia campagna mediatica in favore della lista Bonino (cosa mai vista prima) cui è stata data una visibilità sproporzionata e martellante. C’è da chiedersi se la stessa visibilità l’avesse avuta Casapound quanto avrebbe raccolto in voti. Invece è stata condannata al limbo, alla damnatio memoriae: ci si è guardati molto bene dal parlarne e dal pubblicizzare in maniera trasparente il loro programma politico.

Sia la coalizione Lega-Forza Italia-Meloni (l’UDC è praticamente scomparso e dalle percentuali raccolte si può desumere che nessuno ne sentirà la mancanza) che il M5S esultano per la vittoria sfolgorante. Osservando i dati ufficiali del Ministero, si inizia a vedere come i voti M5S arrivino massicciamente da regioni del Sud Italia (mediamente 20-25% al Centro ed al Nord – 45-50% al Sud), le stesse ultra criticate ai tempi della DC o di Forza Italia, quando si diceva che fossero tutti voti in odore di mafia, clientelismo, voti comprati. Un insulto, certo, ma ne prendiamo atto ed aspettiamo di vedere se i MaSS Media attaccheranno il M5S con le stesse accuse o useranno il solito doppiopesismo di comodo.
Altro dato che lascia perplessi è quel 5-6% della Lega al Sud. Bastava cambiare nome da Lega Nord a Lega per raccogliere consensi, importanti a livello nazionale. Acciderbola, ci avessero pensato prima!

E’ mia opinione che probabilmente tanti cittadini del Sud, stufi del trattamento ricevuto negli anni dai partiti abbiano deciso in autonomia di voler dare un forte segnale di protesta, votando M5S o Lega.

Già ora i maSS media preparano il bove popolo italiano a quello che sarà il futuro politico di questo Paese: incertezza, larghe intese, governi tecnici. Ricordate cosa significa governi tecnici vero? Le manovre lacrime e sangue (per i poveracci come noi) per arricchire gli usurai del nostro Paese.

Ci riempiranno di paroloni tecnici, si ciarlerà di “misure necessarie” per “salvare” l’Italia e giù di tasse e balzelli. Naturalmente non sarà colpa di nessuno, l’Europa ce lo chiede.

Viene accusato di populismo chi dice che l’Europa dovrebbe essere unita anche nel trattamento dei cittadini: stipendi come quelli della Germania, tasse come quelle in Germania, assistenza come quella tedesca, etc.

A chi giova un Paese debole come il nostro, politicamente diviso? Alla Germania ed alla Francia, che stanno allegramente vivendo sulle spalle dell’Italia (soprattutto la Germania) da decenni.

In effetti il M5S mi rappresentava, fino a che è diventato pro europeista senza se e senza ma, no vax senza se e senza ma e fino a quando non ho visto i risultati della gestione di Torino ed area metropolitana. E dire che conosco personalmente alcuni di loro diventati politici, sono brave persone, spero ancora tornino sulla strada iniziale, spero non vengano schiacciati e distrutti dall’infame macchina politica italiana.

Quello che mi preoccupa è il fanatismo che ho visto tra alcuni militanti dei M5S: puoi criticare FI, PD, Lega, chi ti pare e tutti a ridere, ma guai a criticare loro: “tanto lo fanno anche gli altri”, “gli altri sono peggio”, “noi siamo honesti”. Ogni tanto mi sembra di avere a che fare con bambini dell’asilo che battono i piedi per terra gridando: “io sono più furbo di te!!!” Solo che si tratta di adulti e sinceramente non mi piacciono gli squadristi e chi usa troppa violenza, anche solo verbale.

Comunque mi aspetto da parte del M5S una difesa a spada tratta dell’Italia e che non svendano anche il culo del nostro Bel Paese come hanno fatto “gli altri” fino ad oggi. Neanche (s)vendendo il nostro patrimonio immobiliare pubblico per sostenere il reddito di cittadinanza, sul quale peraltro hanno già fatto passi indietro.

E mi aspetto le ruspe da Salvini, non ci sono più scuse.

Per ora banche, lobby, multinazionali e Germania ringraziano per i risultati elettorali odierni: l’Italietta continuerà a mantenerli tutti belli pasciuti. Come diceva Totò: E io pago!

Luigi Giuseppe Buffo