Francesca Romana De Martini prossimamente nel nuovo film di Pupi Avati

Un anno d’oro per Francesca Romana De Martini che abbiamo visto al cinema come co-protagonista nel thriller dal titolo Phobia di Antonio Abbate e in televisione in prima serata su RaiUno in Lea 2 – I nostri Figli in cui ha interpretato Francesca Verna, madre di Pietro (Primo Reggiani), una donna inizialmente incapace di contraddire il marito ma che ha rivoluzionato totalmente la sua vita.
Prossimamente la vedremo nel nuovo film di Pupi Avati dal titolo L’Orto Americano che vede tra i protagonisti Filippo Scotti, Rita Tushingham, Armando Ceccon, Roberto De Francesco, Chiara Caselli, Romano Reggiani, Cesare Cremonini e Andrea Roncato.
Da Phobia a  Lea 2 i nostri figli…il 2023 si sta chiudendo. Che anno è stato lavorativamente parlando?
Un anno molto  fecondo, in cui  ho potuto spaziare interpretando personaggi molto diversi tra loro, a guardami indietro sembra essere passato molto di già di un anno, sono molto  felice
Prossimamente ti vedremo anche ne La Signora Volpe 2. Chi interpreti?
La Signora Volpe è una bellissima serie inglese girata tutta in Italia,  soprattuto  in Umbria che è una regione splendida, Interpreto Vittoria Masone, una donna fiaccata dalle difficoltà e poi scopriremo  anche da una famiglia che l’ha messa in condizioni difficili, ma è una donna che  reagisce e che alla fine avrà un bel riscatto
Non solo attrice ma anche insegnante di recitazione. Cosa cerchi di trasmettere ai giovani che vogliono intraprendere il tuo percorso?
Insegnare è una cosa che mi piace molto, cerco di trasmettere ai ragazzi  più strumenti possibili,  che gli saranno utili  durante la carriera e un rispetto per il lavoro che andranno a fare. Mi pongo  con i ragazzi come una collega più grande, con più esperienza che gli trasmette i ferri del lavoro, il nostro lavoro è artigianale e si impara facendo   e sbagliando, gli dico sempre che a  scuola o in Accademia bisogna avere il coraggio di sbagliare, solo così si impara. E poi di trovare la loro personalità e la libertà  dentro di  sé,  sono  elementi imprescindibili per essere interpreti
Anche tuo figlio Jacopo Olmo Antinori è un attore di successo. Cosa hai pensato e quale consiglio gli hai dato dopo che ti ha comunicato di voler fare l’attore?
Jacopo Olmo ha iniziato  per ‘colpa mia ‘,  ma dopo il  suo debutto con Bertolucci, lui era ancora al liceo, io gli ho sempre detto  che poteva decidere di fare qualunque altra cosa, che non doveva sentirsi ‘obbligato’ a fare l’attore da grande, aveva tutta la vita davanti  completamente aperta. Poi è stato lui a scegliere di  continuare su questa strada ed ovviamente ci  confrontiamo spesso sul lavoro, spesso lui mi aiuta a fare i selftape soprattuto in  inglese, discutiamo  dei progetti  che  stiamo affrontando  in un  dato periodo,  c’è un bello scambio tra noi.  Il consiglio che  gli ho dato è  di  continuare a studiare a cercare di migliorarsi, negli  ultimi  due anni è cresciuto molto  come interprete e mi fa molto  piacere vedere queste sue evoluzioni . Per noi attori non si  finisce mai di imparare, c’e sempre qualcosa in più che si può  sviluppare . Anche perchè ogni volta ci confrontiamo  con personaggi nuovi,  registi diversi, non ci si annoia mai .
Attualmente sei sul set del nuovo film di Pupi Avati. Cosa puoi anticiparci?
Non posso dire molto, il  film si chiama l’Orto Americano ed è una storia ambientata tra la seconda guerra mondiale e  ‘immediatamente  dopoguerra, il protagonista è  Filippo Scotti e io  sono  nella parte finale  del  film, ho della scene molto  poetiche ma di più non posso dire .