GIANLUCA BUONANNO (LN): QUARONA, EDIFICIO STORICO SOTTOPOSTO A VINCOLO ADIBITO AD ABITAZIONE DI 50 IMMIGRATI NIGERIANI. IL PREFETTO HA STUPRATO E TRADITO LA NOSTRA STORIA E LA NOSTRA CULTURA, SI VERGOGNI!!!

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Frazione di Valmaggiore, comune di Quarona in provincia di Vercelli, 170 abitanti di cui 41 bambini. Paesino di provincia in cui si lasciano ancora le porte aperti e i bambini giocare da soli in piazza, una pattuglia di carabinieri in 80 km, comprese aree montane.

A Valmaggiore vi è un edificio storico molto noto e caro alla popolazione, conosciuto come la “casa delle suore”. Forse al Prefetto non è sembrato vero e ha immediatamente dato disposizione affinché l’edificio venga adibito a rifugio ed abitazione di ca. 50 immigrati nigeriani (nessuna famiglia né donne con bambini) richiedenti asilo. Sempre meglio – avrà pensato il Prefetto – che ospitarli a casa sua o in Prefettura. Peccato che l’edificio risulti  registrato e sottoposto a vincolo. L’immobile in questione rientra tra i beni tutelati dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 24 febbraio 2004 – Supplemento Ordinario n. 28.

Ma il Prefetto non deve sorvegliare sull’applicazione da parte delle autorità locali delle disposizioni normative nazionali? C’è qualcosa che non va…. la popolazione e i sindaci del territorio hanno richiesto un incontro ma Sua Eccellenza (si fanno ancora chiamare così, lo sapete?) rifiuta di riceverli. Allora carissima Eccellenza, io le dico che lei di eccellente non ha proprio nulla e che le sue disposizioni violano le nostre leggi e stuprano la nostra cultura e la nostra storia di cui lei se ne fotte e di cui offre prova manifesta di mancato rispetto.

Caro prefetto (con la P minuscola se non le spiace…), le prometto che mi impegnerò in tutte le sedi affinché le sue disposizioni ricevano il giusto sdegno e la giusta reprimenda. Ho presentato questa mattina un’interrogazione scritta urgente alla Commissione Europea per sollecitarne l’intervento. La tutela dei beni storici e culturali è condivisa da organismi internazionali di cui l’Italia è membro e non può essere certo stravolta a suo piacimento. Rispetti le nostre leggi e la cultura del nostro territorio, lei sta stuprando i nostri luoghi e la nostra storia, si vergogni!!!

Gianluca Buonanno