I BELLISSIMI DI MONDOSPETTACOLO: CLAUDIA CONTE INTERVISTA MATTEO TARANTO

Carissimi lettori di Mondospettacolo, oggi la vostra biondissima redattrice Claudia Conte ha il piacere di intervistare il bellissimo attore ligure Matteo Taranto!

Ciao Matteo! Iniziamo dalla prima domanda. Desideri ed aspirazioni da bambino. Già in tempi non sospetti sognavi di diventare un attore?

Ciao a tutti voi che seguite Mondospettacolo e a te Claudia grazie di questa intervista! Posso dirti che da bambino facevo divertire i miei genitori e parenti imitando Pinocchio il burattino, rimasi molto affascinato dalla serie televisiva di Comencini e mi innamorai dell’umanità di Nino Manfredi nell’indimenticabile interpretazione di Geppetto; crescendo, durante una recita con la parrocchia, toccò a me la battuta finale di uno sketch e rimasi compiaciuto e divertito dalla fragorosa risata con  applauso del pubblico e fu il primo vero segnale quello! Ricordo poi che al liceo, dovendo rimediare ad un brutto voto in italiano, una materia da me sempre amata, cominciai a seguire un corso di teatro tenuto dall’insegnante in questione per conquistarne nuovamente la simpatia. Insomma un percorso iniziato per gioco a scuola mi ha fatto arrivare a calcare il grande palcoscenico ed in seguito i grandi set di cinema e televisione… un sogno costellato di grandi gioie e  momenti di difficoltà ma mai interrotto!

Matteo Taranto agli esordi. Come è iniziata l’avventura nel mondo dello spettacolo?

Di fatto l’ingresso nella scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova dopo una dura prova di ammissione ha segnato il mio esordio nel mondo professionistico.

L’evento che ritieni il più importante per la tua carriera.

Se per eventi importanti si intende incontri fortunati, nella mia carriera ce ne sono stati  tanti: la stima del mio agente Cucchini che mi segue da sempre, essere diretto da Ozpetek, recitare a fianco di Valeria Golino nel suo ultimo film, fino a stringere un rapporto di stima e fiducia con Alessandro Gassmann fra teatro e cinema. Per il resto, entrare in una scuola di prestigio all’inizio del percorso, ha fatto si che da subito affrontassi il mio lavoro con la massima devozione e rispetto, cercando di puntare sempre alla qualità del prodotto e fuggendo facili guadagni o scorciatoie tipiche di chi accede a questo mondo senza esperienze formative e di merito.

Nello scorso anno 2013 hai partecipato a due film: “Razzabastarda” per la regia di Alessandro Gassmann e “Come il vento” per la regia di Marco Simon Puccioni con V. Golino. Ci parli di queste esperienze nel grande schermo?

“Razzabastarda” è un film nato sulle tavole del palcoscenico, era uno spettacolo dal titolo “Roman e il suo cucciolo” diretto da Alessandro Gassmann che ha riscosso enorme consenso di pubblico nei teatri registrando il “tutto esaurito”… una storia di amore cruda fra un padre romeno analfabeta e il figlio nato e cresciuto in Italia, il tutto ambientato nella periferia romana… si parla di emarginazione e necessità di integrazione, un film che ancora oggi continua a ricevere importanti riconoscimenti nei vari festival a cui io stesso ho partecipato e continua a far discutere. Il mio personaggio Dragos, un pappone romeno cocainomane, un “cattivone” si direbbe, mi ha fortemente coinvolto ed  il “passaggio” teatro-cinema mi ha dato modo di entrare nella sfera più intima del personaggio, nella sua quotidianità, quella che a teatro potevo solo immaginare.

“Come il vento” è la storia degli ultimi tredici anni di vita di Armida Miserere (interpretata in modo magistrale da Valeria Golino), direttrice di penitenziario che conquistò gli onori della cronaca per essere stata la prima donna a svolgere un ruolo così difficile, per di più in un’epoca come quella narrata dal film di Marco Simon Puccioni, tra il 1989 e il 2003. Il mio è un piccolo ruolo al fianco di Valeria, rappresento un amico di famiglia, ma come attore essere diretti dalla mano delicata e attenta di Marco e vedere all’opera un “mostro” come la Golino è stata ancora una volta una palestra e  stimolo per continuare a crescere artisticamente.

Con Alessandro Gassmann hai realizzato anche degli spettacoli teatrali. Si può dire che tra voi sia nato ormai un connubio artistico?

Con Alessandro è nato un connubio? Per quanto mi riguarda si,  bisognerebbe chiedere a lui ora! (ride) Due spettacoli fortunati alle spalle (“La parola ai giurati” e ”Roman e il suo cucciolo”) e il suo primo film da regista di cinema “Razzabastarda”… ci siamo confermati più volte stima reciproca e desiderio di lavorare ancora insieme perché in fondo parliamo la stessa lingua,  è un professionista serio e capace, insomma le prerogative sono ottime e ci sono tutte,  non posso che augurarmi in futuro di continuare la nostra collaborazione.

Teatro, Cinema e televisione. Cosa ami di più e perché?

Amo la qualità e la si può trovare sia al cinema che in teatro o  tv, bisogna solo avere la fortuna di farne parte. E’ la strada migliore, la più sana e proficua per poter crescere artisticamente e ottenere grandi risultati.

C’è un attore che stimi particolarmente e cui ti ispiri?

Del cinema americano mostri sacri del calibro di Marlon Brando, De Niro, Al Pacino! Del nostro cinema ho sempre avuto un grande riferimento in Gian Maria Volonté.

Cosa ti aspetti dal 2014? Quali sono i tuoi progetti futuri?

La ricetta del 2014 è quella che ogni italiano si aspetta, che le alte sfere ci consentano di vivere le nostre esistenze con dignità, un po’ di felicità, un pizzico di serenità e lavoro e amore in abbondanza! Ora sono in attesa che esca “Il Restauratore 2” con la regia di Enrico Oldoini. Sarò protagonista di una puntata nel ruolo di un pugile… Pensa che la mia maniacalità mi ha portato ad allenarmi da luglio fino a dicembre per costruire un personaggio che fosse credibile perdendo 8 chili e prendendo inevitabilmente anche un sacco di botte. Gli attori, per scegliere di fare questa vita, evidentemente un po’ masochisti lo sono!

Ed ora andiamo un po’ a conoscere Matteo Taranto dal punto di vista personale. Dimmi i tuoi maggiori pregi e difetti.

I difetti? Sono decisamente perfezionista, emotivo ed esigente! Per quanto riguarda i pregi direi che sono discreto, paziente, tenace e genuino.

Quando non lavori, come trascorri il tuo tempo libero?

Leggo molte sceneggiature, drammaturgie, manualistica… sono sempre stato un tipo molto sportivo! Fin da piccolo ho praticato molti sport, dall’atletica leggera al basket, ma ammetto che da quando mi sono avvicinato al pugilato ne ho subito il fascino e  continuo a praticarlo quotidianamente: mi da equilibrio e  mi scarica dalle tensioni quotidiane!

Sei corteggiato da molte donne ma ci chiediamo…Attualmente c’è qualcuna nel tuo cuore?

C’è un problema di segnale.. non capisco bene…

Un tuo motto o una frase che più ti rappresenta?

Tutto arriva per chi sa aspettare!

Grazie per la tua disponibilità e il tempo che ci hai dedicato. E’ stato un vero piacere. La nostra intervista si è conclusa.

Grazie a te cara Claudia! Un saluto a tutti!

Da Claudia Conte per ora e’ tutto! arrivederci al prossimo articolo amiche e amici di questo meraviglioso portale!

Claudia Conte