Il coltello di ghiaccio di Umberto Lenzi

Il coltello di ghiaccio

Il coltello di ghiaccio è un giallo/thriller diretto e scritto dal regista italiano Umberto Lenzi, già autore di tantissimi altri film di culto.

Il film, che possiede alcune componenti del genere slasher e altre del filone esoterico, è del 1972.  Ida Galli e Carrol Baker, qui interpreti principali del film, hanno partecipato anche ad altre opere del regista e sono apparse in film di genere italiani. La Baker è apparsa infatti in Così dolce… così perversa, Paranoia e Orgasmo. La Galli, invece, ne Il giustiziere sfida la città e Il grande attacco. Il riferimento al titolo Il coltello di ghiaccio, è preso da una frase del dannato scrittore del gotico Edgar Allan Poe.

”Un coltello di ghiaccio che penetra nei sensi giù, nella profondità della coscienza”.

Il coltello di ghiaccio

Jenny Ascot (Ida Galli aka Evelyn Stewart) è una celebre cantante recatasi in visita dalla cugina Martha Caldwell (Carrol Baker). Martha è ormai muta da moltissimi anni, in seguito a un incidente avvenuto sul treno, dove subì un forte shock. Infatti, la donna, all’epoca tredicenne, vide i suoi genitori morire e per miracolo fu gettata via dal vagone, messa in salvo. Entrambe le donne sono felici di essersi ritrovate e, durante il viaggio di ritorno a casa, notano spaventate un uomo spiarle dallo specchietto dell’auto. Sarebbero tranquille le due, se solo uno spietato killer non cominciasse ad ammazzare in prossimità della zona dove risiedono loro, avvolte dalla nebbia dei Pirenei. Difatti, Jenny sarà proprio la prima vittima, ammazzata nel garage di casa Caldwell da uno sconosciuto. Martha è preoccupata, perché sa che, probabilmente, proprio lei sarà la prossima.

Il coltello di ghiacci

Il film, non apprezzato dalla totalità di persone, è un’opera molto importante per il cinema di genere italiano. Il coltello di ghiaccio è un film imperdibile per ogni appassionato, fortunato per essere stato di ispirazione al maestro Lucio Fulci. Proprio per la sua atmosfera, la propria vicenda e alcuni elementi, il film di Lenzi ispirò probabilmente Lucio Fulci per il capolavoro Non si sevizia paperino dello stesso anno. Non solo vi sono nell’opera elementi occulti ripresi da Fulci, ma anche l’oggetto del paperino, visto proprio in Non si Sevizia un paperino e ne Lo squartatore di New York del 1982.

Ma si può dire che  Il coltello di ghiaccio, sia stato esso stesso ispirato da Fulci, in particolare da Una lucertola con la pelle di donna uscito proprio un anno prima.

Lenzi ripropone il suo La scala a chiocciola utilizzando elementi quasi hitchcockiani di pura psicologia, incentrando la morale della storia sulla psiche umana e sulle turbe di ognuno di noi (stesso lavoro riproposto con Spasmo). Seppur sia considerato un film elegantemente scarso, Lenzi ci dà una prova di grande cinema.

Può essere vero: è un Lenzi minore, è un Lenzi facilmente intuibile e privo di una colonna sonora degna di suspense, ma la prova più grande ce la dà insegnandoci come non sia semplice dirigere e scrivere qualcosa di così buono, raffinato, intrigante, quasi seducente e al contempo capace di inquietare l’animo umano: di farti dubitare persino di te stesso.