Il punto di vista di ELEVIOLE?

Di estetica femminile, di quella fatta di grazia e di semplicità, di quella fatta di cose piccole che restano spesso lontano dai centri di grande commercio mediatico. E lei, Eleonora Tosca, spesso è rimasta fuori dai grandi riflettori ed è un peccato… musica come questa vale la pace di anime inquiete e riposiziona l’attenzione verso il vero ed il reale. Si intitola “Dove non si tocca”, ovviamente, titolo assai didascalico per questa nuova musica del suo progetto dal moniker altrettanto figurativo: ELEVIOLE?. Parliamo di canzone d’autore, quella che da una fondamenta digitale si costruisce di suoni anche giocattolo, di suoni piccini e di questa voce sottile che però danza nelle precise intonazioni restando umile e composta, educata e senza trucchi. Un disco senza trucchi… ecco come raccontarlo. Che poi la rete, oltre al video ufficiale del singolo “Tanti auguri” ci regala anche un cortmetraggio, un road movie di lei che in bicicletta va da Oporto a Finesterre. Ed un modo gentile ed affascinante di incontrare questo disco, visione dopo visione…

Estetica. Noi parliamo tanto di estetica e non solo quella evidente e sfacciata del bello. Secondo Eleonora, che cosa significa questa parola? Estetica…
Estetica per me è tutto ciò che riesci a percepire al primo impatto. La modalità con cui qualcosa ti “arriva” anche se non ne conosci ancora il messaggio più profondo.

Ed il concetto di bello, che insegui nelle tue canzoni fatto per lo più di suoni e colori a pastello. Che bellezza è la tua?
La bellezza di un mondo piccolo e raro. Di una femminilità muscolare e solare, pura. Il tema della femminilità e del diritto di esprimerla al di là dei cliché, in particolar modo per ciò che riguarda noi artiste (ma non solo) mi sta particolarmente a cuore ed è il filo conduttore che guida tutto il Road Movie in bicicletta ispirato al disco.

E ascoltando il disco non mi stupisce di vedere un disegno infantile (me neanche tanto) in copertina. Raccontacela…
La copertina é un collage vero che poi è stato trasferito in digitale. C’è Vittorio, uno dei miei gatti, che si sporge verso l’oceano, pronto a tuffarsi – o forse no- dove non si tocca. Quante volte lo abbiamo detto da bambini: “andiamo dove non si Tocca? ” Ho scelto il disegno impreciso, quasi abbozzato proprio per rendere l’idea di una condizione precaria, ancora da definire. Tuffarsi o no?

Favole. Queste nove canzoni somigliano a piccole favole. E simboli favolistici sono spesso presenti nei tuoi video, vedi l’ultimo soprattutto…
Si. Favole spesso senza lieto fine proprio perché legate alla realtà, ma pur sempre favole. Ci sono molti riferimenti anche al tema del sogno (e degli incubi) soprattutto in Tanti Auguri.

“A di Aria” è forse il brano che preferisco. Che in qualche modo, ma in un modo lontano, ripercorre la struttura di quella famosissimi “Ci vuole un fiore”?
Endrigo è uno dei miei autori del cuore e questo accostamento mi rende davvero felice. Sicuramente non è voluto ma la sua poetica ha influenzato tutta la scrittura del disco.

E mi colpisce anche dalla tua press-kit quanta distanza ci sia tra la tua vita privata e le luci di scena. ELEVIOLE?… ma Eleonora anche… e pochissimo altro. Non servono nomi e riferimenti. Basta la musica. Non è così?
Effettivamente si, c’è una distanza enorme tra mia vita privata, soprattutto quella lavorativa, ed Eleviole. Ma quando mi sono iscritta a Veterinaria, ovviamente già suonavo e mi sono detta “se l’ha fatto Jannacci di fare il medico e il cantautore lo posso fare anch’io!”
È oggettivamente faticoso, ma da buona Gemelli, nella mia testa siamo in due.
Spesso canticchio filastrocche agli animali ricoverati, e devo dire che non sembrano dissentire.
Nelle canzoni, per quanto fiabesche, penso emerga anche il mio lato più razionale, quindi si, lascio pure che parli la musica.