In blu-ray il doppio Will Smith di Gemini man

Visto nelle sale cinematografiche italiane nell’Ottobre 2019, approda su supporto blu-ray, sotto il marchio Paramount, Gemini man, ideato addirittura nel 1997.

Doveva essere, infatti, il compianto Tony Scott a firmare le quasi due ore di visione che, ora dirette dal taiwanese Ang Lee, si sono potute concretizzare soltanto grazie ai notevoli progressi svolti nell’ambito dell’effettistica digitale e delle tecnologie cinematografiche, ancora in fase di evoluzione e troppo inadeguate, negli anni Novanta, per la tipologia di vicenda proposta.

Del resto, la trama sarebbe in sostanza quella più volte sfruttata del killer professionista che, deciso a ritirarsi e a porre fine alla propria carriera di assassino a pagamento dopo aver portato a termine innumerevoli omicidi per conto di un’organizzazione criminale, viene preso di mira proprio da quest’ultima, intenzionata ad eliminarlo.

Ma, con il mai disprezzabile Clive Owen impegnato ad incarnare il cattivo di turno, la novità dell’operazione in questione risiede nel fatto che ad essere incaricato di uccidere il protagonista Henry Brogan alias Will Smith non sia un sicario qualunque, bensì il proprio clone, più giovane di venticinque anni e ricavato dal suo stesso DNA.

Quindi, affiancato dall’agente governativo Danny Zakarweski, ovvero, Mary Elizabeth Winstead, è un ex “principe di Bel Air” alle prese con un se stesso fornito delle sue medesime abilità e capace, di conseguenza, di anticiparne ogni singola mossa a regalare la lotta senza esclusione di colpi su cui viene strutturato Gemini man, girato in High Frame Rate 3D.

Un innovativo sistema, quest’ultimo, che, forte di immagini che appaiono altamente dettagliate, garantisce l’accattivante aspetto visivo di un mix di pellicola esistenziale e action movie destinato a far salire lentamente la tensione sulla evidente falsariga di tanti spy movie risalenti agli anni Settanta.

Man mano che, nel dispensare chiaramente una riflessione anti-bellica infarcita di sentimenti che legano un padre ad un figlio, non è davvero l’azione a rivelarsi assente, tirata in ballo attraverso momenti da antologia del genere comprendenti un coinvolgente inseguimento tra motociclette infarcito di acrobazie ed un violento scontro corpo a corpo consumato nelle catacombe.

Ed è proprio una breve featurette in cui viene mostrato il minuzioso lavoro svolto dallo scenografo per ricostruirle ad occupare la sezione extra del disco in alta definizione, accanto a due scene inedite, l’inizio alternativo, cinque minuti sul doppio ruolo di Smith, quasi tre riguardanti la genesi di Gemini man, diciotto di sguardo alla rivoluzionaria tecnologia che ha consentito di ricreare interamente al computer un essere umano, sei relativi al già citato nuovo sistema di ripresa e quindici per apprendere quanto effettuato nel coordinamento delle sequenze d’azione.

 

 

Francesco Lomuscio