In blu-ray la follia underground dell’inglese Knuckledust – Fight club

Negli anni Novanta abbiamo imparato a conoscere una certa Inghilterra underground, grazie a quelle storie di gangster londinesi e criminali di mezza tacca che un autore come Guy Ritchie ha saputo raccontare tramite i suoi primi film Lock & stock – Pazzi scatenati e Snatch – La strappo.

Da allora non pochi cineasti si sono cimentati in questo genere di film, inscenando le più assurde bizzarrie in fatto di humour nero ed estetica quasi da fumetto (pensiamo solo alle opere di Martin McDonagh, In Bruges – La coscienza dell’assassino e 7 psicopatici).

Nel 2020 si è accodato a questa lunga tradizione James Kermack, artista che alterna esperienze sia dietro la macchina da presa (Hi-Lo Joe) che davanti (Morto tra una settimana…o ti ridiamo i soldi, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali) e che dirige l’adrenalinico Knuckledust – Fight club, intricato noir metropolitano che snoda la sua articolata trama nei meandri di un posto dove si organizzano lotte clandestine.

Ricorrendo narrativamente ad una struttura circolare, il lungometraggio racconta la storia del combattente Hard Eight (Moe Dunford), uno dei più temuti lottatori del club Knuckledust, trovato dalla polizia come unico sopravvissuto alla strage consumatasi nel circolo. Portato in centrale, l’uomo rivela cosa è effettivamente accaduto, ricostruendo per filo e per segno ogni attimo della resa dei conti attuata nei sette livelli sottostanti al Knuckledust, dove corruzione e violenza si mescolando creando un labile confine tra onestà e vita criminale.

Tra pallottole, battute al fulmicotone e una galleria di personaggi assurdi, Kermack mette in piedi con Knuckledust – Fight club un prodotto godibile e ben ancorato alla tradizione britannica del cinema gangster che abbiamo imparato a conoscere per mano del citato Ritchie.

Pura violenza grafica e verbale costellano questa folle corsa verso il divertimento più sfrenato, alternando in maniera calibrata passato e presente e poggiando su un montaggio ottimamente bilanciato da Chris Gill (Sunshine, 28 settimane dopo) e Natasha Wilkinson.

Inoltre, in Knuckledust – Fight club si respira aria di puro citazionismo con questa storia di combattimenti ad ogni livello sotterraneo raggiunto, che ricorda in un certo senso il plot de L’ultimo combattimento di Chen, necrologio in pellicola di Bruce Lee.

Guida il cast il rude Dunford, alla testa di una serie di nomi comprendenti lo stesso Kermack nei panni di un divertente poliziotto poco sveglio e tradito dalla moglie. Un Dunford che trascina il proprio antieroe Hard Eight verso la credibilità più assoluta, con i risvolti noir del caso.

Edito in blu-ray da Koch Media, con il trailer quale contenuto speciale.

 

 

Mirko Lomuscio