John Travolta, Morgan Freeman e la cantante Skin in blu-ray con La rosa velenosa e Andron

Dopo Hope lost di Francesco Petrucci, CG Entertainment (www.cgentertainment.it) continua a rendere disponibili in home video le produzioni di genere messe in piedi da Andrea Iervolino e Monika Bacardi con cast di divi internazionali.

Lancia infatti su supporto blu-ray La rosa velenosa e Andron.

 

La rosa velenosa (2019)

John Travolta veste i panni di un investigatore privato ed ex prodigio del football che, dopo aver aiutato una giovane a scappare dalle grinfie del padre, boss locale, accetta un caso lontano da Los Angeles.

Ed è negli anni Settanta che si svolge la oltre ora e quaranta di visione girata a quattro mani da Francesco Cinquemani e dal George Gallo regista di Bufera in paradiso, destinata a proseguire con il protagonista che finisce invischiato in un giro di scommesse riguardanti proprio il mondo dello sport dalla palla ovale; con le cose che arrivano a complicarsi quando il quarterback della squadra del posto muore in campo e la giovane moglie, ovvero Ella Bleu Travolta, si ritrova ad essere la principale sospettata.

All’insegna di un intricato noir che, caratterizzato da una struttura narrativa mirata ad alternare di continuo presente e passato, tira in ballo anche dei flashback dal tono nostalgico che vedono coinvolto un giovane Federico Fellini incarnato da un non accreditato Tommaso Lazotti.

Man mano che, da un enigmatico dottore cui concede anima e un incredibilmente ingrassato corpo Brendan Fraser ad un potente boss dalle fattezze di Morgan Freeman, la progressiva entrata in scena di più o meno noti volti della Settima arte a stelle e strisce (e non solo) provvede ad infittire la vicenda.

Infatti, insieme a Peter”Fargo”Stormare e alla ex Miss Italia Denny Mendez, abbiamo la Famke Janssen del bondiano Goldeneye, il Bruno Bilotta attivo sul grande schermo fin dai tempi di Ator l’invincibile di Joe D’Amato alias Aristide Massaccesi e, nel ruolo di uno sceriffo, il Robert Patrick di Terminator 2 – Il giorno del giudizio.

 

Andron (2014)

Con un titolo che fa riferimento al termine latino che significa “labirinto”, è il solo Francesco Cinquemani a dirigere  questo mix di suspense, azione, fantascienza e componente introspettiva girato tra Malta e l’Italia (se si escludono due giorni di riprese effettuate in Canada per alcune prove tecniche degli effetti visivi).

L’anno di ambientazione è il 2154 ed è un’idea di partenza che richiama inevitabilmente alla memoria quelle che furono alla base di Cube – Il cubo di Vincenzo Natali e Saw – L’enigmista di James Wan a caratterizzare l’operazione, in quanto abbiamo dieci individui – tra cui la Skin cantante della band degli Skunk Anansie – che si ritrovano prigionieri che si risvegliano in un misterioso posto senza ricordare chi essi siano e come possano esservi finiti.

In questo caso, però, a fare da ambientazione non è una stanza, bensì una sorta di labirinto, appunto, dove, muovendosi in quella che non tarda a rivelarsi una trappola mortale, i protagonisti cercano di ricostruire il proprio passato.

Generando, di conseguenza, non poca curiosità nello spettatore, sempre più interessato a cercare di capire cosa sia accaduto loro; mentre il Danny Glover di Arma letale e Alec Baldwin si aggiungono al ricco comparto attoriale di un intrigo dal sapore cibernetico che, non privo neppure di soggettive proto-Terminator, manifesta dichiarate influenze provenienti dalla trilogia Matrix e da L’uomo che fuggì dal futuro di George Lucas.

Al servizio di un movimentato racconto per immagini che, al di là dell’intrattenimento di genere, dispensa chiaramente un attacco alla sempre più diffusa schiavitù mediatica diffusa attraverso reality show e affini.

Trailer nella sezione extra.

 

Francesco Lomuscio