Kaput Blue: oltre l’io evidente

Torna in scena il suono r’n’b urban di Antonio Caputo, ovvero KAPUT BLUE all’anagrafe discografica. Torna quel mood misurato dai colori noir digitali ricchi di un sapore glam internazionale che lo ha sempre contraddistinto in fondo. Terzo singolo dal titolo “Fuori di me” che contiua a celebrare questa collaborazione con Angapp Musicterzo brano interamente in italiano di un fascino sociale importante visto che l’artista pugliese punta il dito alla verità di noi stessi, alla libertà dell’io come assoluto punto di arrivo per celebrare a pieno quello che siamo. Bellissimo anche il video ufficiale diretto da Ross Hillier & Omri Ohana con la collaborazione di Giovanni Labianca in cui si evidenziano personalità in bilico tra verità vera e verità di facciata. Che sia questa la vera bellezza di cui tanto ci piace parlare…

Noi parliamo sempre di bellezza. Ma non solo di quella sfacciata… anzi, agli artisti chiediamo sempre della bellezza che c’è dietro le quinte, sotto la superficie delle cose. E questo brano calza a pennello. Per te cos’è la bellezza?
Credo che per questo brano e per me la bellezza sia semplicemente l’unicità di ognuno di noi, il modo tanto personale di fare le cose. Ognuno è bellissimo nel modo in cui è, ed è il valore aggiunto di bellezza in qualsiasi cosa.

Che poi secondo te la vera bellezza qual è? Quella che si vede o quella che teniamo nascosta?
La bellezza che si vede ci aiuta a capire se siamo in grado di apprezzarla in uno stato più superficiale; quella che non si vede invece è il nucleo.. il collante che ci tiene stretti a qualcosa o qualcuno. Tutt’e due queste bellezze sono vere ed autentiche.

Siamo nel 2020 ma penso che la nostra sia una società ancora ricca di tabù e pregiudizi. Questo brano è una denuncia a questo o un’esortazione all’emancipazione di se?
Questo brano principalmente è un’esortazione all’emancipazione di ognuno, anche perchè dei pregiudizi e dei tabù non c’è spazio nella mia musica. Non m’interessano.

E parlando di bellezza estetica, quella che mettevi ampiamente in mostra dentro “Booty Call”… il tuo suono strizza molto l’occhio all’estetica anche stando dentro cliché molto tradizionali. Canti di trovare la vera essenza di se ma lo fa stando dentro stili molto main stream. Non ti pare un controsenso? Te lo chiedo perché so per certo che non lo è…
Molte volte per poter comunicare qualcosa chiaramente, abbiamo bisogno di rivedere un attimo il modo in cui lo facciamo. “Fuori di me” potrebbe suonare come una canzone Pop con influenze urban abbastanza regolare ma in questo caso il testo fa da protagonista più che il resto.

A chiudere: parlando di estetica non possiamo che non citare il bellissimo video a corredo. Prima di leggere la tua presskit ho voluto codificare il video in altro modo. L’uomo che in società deve mostrare la forza ma che dentro sogna di diventare una Drag Queen. E invece…
Ci siamo, il significato potrebbe anche essere interpretato in questo modo ma preferirei dire che nel video, ognuno dei due protagonisti mostra semplicemente un lato di se. A prescindere se accettato dalla società o non; di certo è l’espressione più intima di ognuno di loro.