Le interviste di Mondospettacolo: Ernesto Maria Ponte

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Cari Amici di Mondospettacolo, sono Erika Diamanti e oggi sono andata ad intervistare per voi un artista poliedrico: “Ernesto Maria Ponte”

Autore, attore, comico e regista.

Ciao Ernesto, come hai iniziato la tua brillante carriera?

Come in quasi tutte le cose, per puro caso…Avevo sedici anni e una già nota compagnia teatrale palermitana cercava un giovanissimo attore per un bel ruolo in un commedia di Terenzio, mi videro recitare in una piccola compagnia parrocchiale della quale facevo parte e mi presero per questa avventura…avventura che ancora dura grazie al cielo…grazie anche a tutto quello che si è poi verificato come l’aver studiato e lavorato con il grande maestro Gigi Proietti a cui devo ogni minuto del buon mio lavoro e ogni centesimo del mio buon guadagno.

Attore, regista, comico e autore… Non ti risparmi, dove attingi questa bella carica?

L’inizio della mia carriera non prevedeva assolutamente ogni ipotesi comica….avevo tutt’altra propensione. Poi anche lì per gioco mi sono buttato sul palco dopo avere scritto alcune cosettine che poi sono risultate molto divertenti e anche da lì non mi sono più fermato…pur concedendomi piccoli sprazzi di momenti di teatro serio…o recital vari…La forza è data dal piacere di vedere ridere il pubblico…è una cosa che ti entusiasma tanto in momenti di grande tragicità far ridere tanta gente è meraviglioso.

Tu provieni da una terra ricca d’arte e di  artisti. Pensi che manchi qualcosa alla nostra bella Sicilia per fare spettacolo al meglio?

Manca tanto…se non tutto… Sarebbe stato giusto e sano che si fosse creato un polo audiovisivo molto importante o anche un buon centro di produzione televisiva per poter dare la possibilità a tanti bravi artisti conterranei di mettersi in evidenza sul panorama nazione senza fare le ormai nostre rinomate valige…io per esempio, non voglio ostentare un autocelebrazione, ma se quello che sono riuscito a conquistare a Palermo lo avessi fatto a Roma avrei già avuto una notorietà più allargata a un panorama nazionale.

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La tua esperienza teatrale è davvero rilevante è infinita. Qual’e’ lo spettacolo rappresentato da te che ti è rimasto più nel cuore?

Sicuramente “l’opera del mendicante” di John Gay diretta da Gigi Proietti. Per tutto!!! Ho imparato tutti i meccanismi che mi hanno portato a capire le dinamiche della commedia… Diciamo che è stata una specializzazione dopo il diploma degli studi teatrali .

Sei stato protagonista anche nella soap opera siciliana “Agrodolce” con il personaggio di Ermanno Granata. Come hai vissuto quest’esperienza?

Agrodolce è stata una grande esperienza, prima di allora non avevo avuto un importante esperienza cinematografica e o fiction televisiva…Li ho imparato anche questo linguaggio ho lavorato per 24 mesi ininterrottamente…come se improvvisamente avessi girato una decina di film…avevo un bel ruolo anche molto difficile che però mi ha dato tante soddisfazioni…Peccato che è finita così…ecco questa come nella risposta 3 poteva essere un bel indotto audiovisivo sul territorio peccato che anche questa operazione sia finito come il pilone della Palermo Catania…crollata !!

Come ricordi il programma televisivo con Panariello “Su le mani”?

Una bella esperienza con un finale un po’ demoralizzante…feci una puntata sola, era la prima esperienza di Giorgi Panariello e Carlo Conti…io avevo un contratto per la prima puntata con l’opzione per le altre, che se fosse andata bene mi avrebbero rinnovato…fu così che dopo la messa in onda mi mandarono a casa nonostante il buon esito della mia esibizione, io demoralizzato andai da l’allora regista del programma il grande compianto regista Rai Giancarlo Nicotra, a cui chiesi come mai non mi avessero rinnovato il contratto…mi liquidò in modo affettuoso dicendomi: ” mi sa che hai fatto ridere pure troppo” che tradotto vuol dire non si può oscurare nessuno…

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Tu sei stato testimonial di tantissimi premi riconosciuti e che hanno dato prestigio alla tua carriera artistica come “La satira”, Premio Liola’, Premio Agorà, Premiaio “La pigna d’argento”, Satiro Bronzeo…. Emozioni?

Si in Sicilia sono un artista pluridecorato…sono premi prestigiosi ma circoscritti al territorio…mi piacerebbe arrivare a premi nazionali…Davide di Donatello o che so l’oscar americano…è chiaro che sto notevolmente scherzando…mi tengo i miei…

Poliedrico autore, attore, regista. Come fai ad avere tanto tempo per ogni cosa?

Vivo di questo…in fondo lavoro solo 160 giorni l anno…anche perché sono eccessivamente pigro. Ma la passione riesce a risvegliare questa pigrizia

Hai partecipato anche al film “Il 7 e l’8 di Ficarra e Picone. Che ruolo interpretavi e che emozioni ti ha suscitato?

Ho fatto una piccola scena ma molto divertente ero una guardia carceraria…con loro c’è un forte legame di amicizia abbiamo condiviso il palco parecchie volte durante i nostri inizi e anche dopo…loro meritano tutto il successo che hanno. Sono riusciti a prendere quel treno giusto…il mio purtroppo deragliò…

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I tuoi prossimi progetti?

I miei prossimi impegni sono tanti grazie al cielo. Il più imminente è il mio prossimo spettacolo di teatro comico “calma e sangue Freud ” scritto con il fidato coautore Salvo Rinaudo e anche la collaborazione con un bravo scrittore palermitano Marco Pomar e con la partecipazione di una giovane attrice palermitana di cui non faccio il nome se vuole lo fa lei…musiche di toni greco…questa è da anni la mia piccola squadra…il tutto nel mio ormai teatro decennale che è l’Agricantus di Palermo….poi sto lavorando anche a un recital dal titolo “dal 23/5 al 19/7” quei giorni poco chiari di Borsellino….. Altro impegno imminente è cinematografico con il supporto della filmcommiscion Sicilia però poi di questo ne parleró più dettagliatamente…

Ernesto ti ringraziamo per averti conosciuto di più e in bocca a lupo per tutti i tuoi obiettivi.

Erika Diamanti