Sanremo 2024: “Romagna mia” compie 70 anni. Arrivano i Santa Balera

Un progetto, quello della Nuova Orchestra Santa Balera, che non vive sui social network ma di vita reale. Una risposta forte che arriva proprio dai giovanissimi, la Generazione Z del liscio. La battaglia che da tempo porta avanti Giordano Sangiorgi e il suo MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti in collaborazione con Regione Emilia Romagna per la Campagna Verso il Liscio Patrimonio Immateriale dell’Unesco, è quella di restituire valore e centralità non solo alla cultura della musica liscio ma anche ai suoi luoghi, alle balere storiche, resistenti ancora oggi…
La presenza al Festival di Sanremo con l’esibizione di questa sera, vuole essere un omaggio alla ripresa della Romagna e agli “Angeli Del Fango” che si sono stretti attorno a questo inno nei momenti tragici dell’alluvione, ma anche al M° Secondo Casadei (che ha scritto “Romagna mia” di cui si festeggia il 70° anniversario e di cui cura le edizioni la figlia Riccarda) e ai Giganti del liscio come Carlo Brighi in arte Zaclén, e come Raoul Casadei. Infatti il figlio Mirko si esibirà coi Santa Balera accompagnato dai suoi solisti Marco Lazzarini, Stefano Giugliarelli e Valeria Magnani.

Salve Giordano. Come nasce la nuova orchestra Santa Balera?
Nasce dalla prima esperienza di un contest nato nella rete dal titolo “Liscio nella rete” che ha fatto scoprire nel tempo tanti giovani musicisti della scena indipendente, della Romagna, artisti che si sono avvicinati al liscio.

I ragazzi selezionati hanno seguito un iter o un contest?
Ne abbiamo radunati tantissimi proprio da quel contest fino a poter realizzare un primo festival targato MEI dedicato alle nuove band di liscio under-30. Da qui l’idea di fare un circuito nelle balere storiche di giovani che fanno liscio, ne abbiamo portati in scena oltre 100… e da li è nata una normale selezione che ci ha portato a definire una formazione di 15 musicisti proveniente da tutta l’Emilia-Romagna che, con orgoglio, salirà sul palco di Sanremo proprio per celebrare i 70 anni di “Romagna mia”.

Gli orchestrali e i ballerini si esibiscono sempre insieme?
La valorizzazione del liscio, per quanto ci riguarda, è inscindibile nel dialogo costante che c’è tra musica e ballo, per cui diciamo che la Nuova Orchestra Santa Balera si esibisce sempre con dei ballerini. Nello specifico sul palco dell’Ariston ci saranno 5 coppie, ovvero 10 ballerini sempre provenienti dalla Romagna.

Quali sono le fonti di ispirazione per produrre nuovi brani di liscio?
Possono essere diverse perché oggi i generei, come assistiamo quotidianamente, non sono più così marcatamente divisi e circoscrivibili. Quando si dice “liscio” si possono intendere modi diversi di interpretarli e di proporlo al pubblico. C’è quello da discoteca moderna che mescola molto i suoni della Cumbia ed è assai commerciale come approccio. C’è il genere che si rifà alla tradizione piena del liscio e quindi torna alle balere storiche romagnole. C’è quello che si rifà alla musica nelle aie, quindi si torna alle musiche si ballavano prima del liscio che conosciamo noi, di musiche prima della seconda guerra mondiale e che erano balli anche di gruppo. E poi ci sono quelli che da liscio passano attraverso il folk o la world music e sono ancora più appetibili per un mercato internazionale. E non sono da dimenticare quei casi interessanti e ben riusciti di quando il liscio incontra la “canzonetta pop” e in questa direzione di esempi importanti ne abbiamo tanti… e tante di queste commistioni hanno portato a vere e proprie hit nazionali.

“Romagna mia” al festival vuol essere un omaggio agli “Angeli del fango”. Tutti noi siamo stati toccata dalle parole del Presidente Mattarella, ma com’è adesso la situazione?
“Romagna mia” è stato un brano ad alto tasso di condivisione. Cioè nel post-alluvione, mentre si lavorava per pulire le città dal fango e dall’acqua che ha devastato la Romagna, gli alluvionati, i volontari, la Protezione Civile si ritrovavano la sera nelle piazze a cantare assieme “Romagna mia”. Quindi mai come in quel caso ha unito una regione intera. Le parole del Presidente Mattarella ha confermato e celebrato tutto questo e diciamo che oggi la situazione è quella di una ripartenza ma ancora molto lente. Ci sono zone in cui restano vive le tracce dell’alluvione: serve una maggiore incisività, una maggiore operatività per tornare davvero a rinascere completamente.

Un ricordo forte è quello delle scuole di musica spazzate via: stanno rinascendo?
Noi di Audiocoop abbiamo fatto un lavoro importante. Abbiamo elencato tutte le realtà musicali alluvionate nel nostro territorio, le abbiamo inviate alla regione, al ministero, perché decidessero che tipo di azioni fare. Noi di nostro abbiamo fatto un’azione di crowdfunding raccogliendo decine e decine di migliaia di euro che abbiamo redistribuito ad oltre 30 di realtà musicali e culturali che avevano necessità anche solo di un piccolo fondo di sostegno, anche solo di un gesto simbolico per rincuorarle e sostenerle nella ripartenza. Ad esempio, come ci è stato detto dal Sottosegretario Mazzi, è stato proprio grazie alla nostra segnalazione che abbiamo fatto al ministero della cultura che siamo riusciti a far avere un cospicuo fondo tratto dall’incasso del concerto “Italia love Romagna” alla scuola musica Sarti di Faenza. Siamo orgogliosi di aver dato questo contributo per le nostre realtà musicali e culturali.