Speciale Musica: intervista alla cantautrice Mirall

Amici di Mondospettacolo, la protagonista del nostro editoriale di oggi è la bravissima cantautrice Mirall/Greta. Vediamo di conoscerla meglio con questa intervista.

Greta, benvenuta su Mondospettacolo, per prima cosa voglio farti i miei complimenti per la tua carriera.

Ciao! Ma grazie!!

Ovviamente la prima domanda che voglio farti è: quando hai capito che la musica sarebbe stata la tua scelta di vita?

In realtà non c’è mai stato un vero e proprio momento in cui io l’abbia scelto. Sono nata insieme alla musica, ho iniziato a cantare all’asilo, non sarei mai riuscita a vedermi diversamente!

È sempre stato il mio modo di affacciarmi al mondo e soprattutto l’unico posto in cui potevo indirizzare e “contenere” la mia emotività così ingombrante.

Che cosa si prova a scrivere, comporre e cantare un brano, che emozioni provi quando canti un brano che hai scritto tu?

È un’emozione potentissima.

Scrivere ti dà l’opportunità di congelare un momento della tua vita, un sentimento e di renderlo immortale. Vivrà sempre ogni volta che lo riascolterai o che ti ritroverai a cantarlo. Ho un disco pronto di brani che ho scritto negli ultimi 3 anni che non vedo l’ora di pubblicare!

Hai collaborato con tantissimi protagonisti della musica italiana e non solo, basta vedere il tuo curriculum artistico per rendersi conto di quanto davvero tu abbia lavorato bene. Ma quale tra le tante collaborazioni ricordi con maggiore emozione?

 Molti anni fa scrissi un brano, “Golden Eagle”, dedicato ad una cara amica che è venuta a mancare all’improvviso.

Questo brano è stato in seguito arrangiato per un’orchestra di 16 elementi, gli White Orcs, e ho avuto il grande onore di cantarlo in concerto assieme ad una delle voci degli Incognito, Tony Momrelle. Ne fui davvero onorata.

Ad un certo punto della tua carriera Greta diventa Mirall, raccontami un poe ovviamente perché la scelta di questo pseudonimo?

 Non c’è Greta senza Mirall e non c’è Mirall senza Greta! Ahahaah!

Ho scelto “Mirall” come pseudonimo per il mio progetto cantautoriale.

Significa “specchio” in lingua catalana: nelle canzoni amo parlare di tutto quello che vivo e che sento, come uno specchio che riflette il mondo.

Poi è anche un tributo a mio padre, comico nel trio “Gli Specchio”.

Se ti dico Padre Nostro” che cosa mi rispondi? (sorrido)

“Tu dall’alto cosa vedi?”

Oltre che una grande cantautrice sei anche molto bella e fotogenica, cosa pensi di queste tue qualità e quanto secondo te sono importanti nel mondo della musica?

Non saprei risponderti. Io credo che alla fine, se non c’è sostanza, tutto lascia il tempo che trova.

Che cosa vuoi trasmettere a chi sente le tue canzoni?

Che si può essere tante cose, come un caleidoscopio che riflette molte facce e che ci si può accettare anche così, ognuno con le proprie complessità e fragilità.

La notte è ancora giovane” vero? (sorrido) Raccontami un pocome è nato questo tuo progetto

È sempre giovane! In realtà questa canzone è nata una sera d’inverno in cui sognavo l’estate, la libertà e il vento che ti sposta i capelli mentre canti a squarciagola il tuo pezzo preferito.

Che progetti hai per il futuro?

Ho un disco praticamente pronto e sono molto impaziente di poterlo consegnare alle persone. Credo che ormai manchi veramente poco.

Prima di chiudere, manda un saluto ai nostri lettori

Ciao amici di Mondospettacolo! Grazie per l’invito è stato un vero piacere!

A.C.

https://www.instagram.com/mirallseitu/