Stasera in tv Bianca di e con Nanni Moretti

Stasera in tv su Cine34 alle 23 Bianca, un film del 1984 diretto ed interpretato da Nanni Moretti. Nella storia si intrecciano drammi psicologici e sentimentalismo, insieme alla commedia. Prodotto da Achille Manzotti, scritto e sceneggiato da Nanni Moretti e Sandro Petraglia, con la fotografia di Luciano Tovoli, il montaggio di Mirco Garrone, le scenografie di Giorgio Luppi e Marco Luppi e le musiche di Franco Piersanti, Bianca è interpretato da Nanni Moretti, Laura Morante, Roberto Vezzosi, Claudio Bigagli, Remo Remotti, Dario Cantarelli, Enrica Maria Modugno, Vincenzo Salemme, Margherita Sestito, Luigi Moretti.

Trama
Michele insegna in una bizzarra scuola privata. Passa il tempo libero nella maniacale osservazione e schedatura della vita privata e sentimentale di amici e vicini. Una vicina viene trovata uccisa; la polizia indaga. Michele conosce una nuova collega, Bianca, con cui intreccia una relazione. Una coppia di amici chiude la propria crisi in modo anomalo. I due vengono trovati morti a loro volta.

Bianca, senza dubbio, resta uno dei migliori film di Nanni Moretti, laddove superata “l’autarchia” degli esordi, il regista s’inserisce in una narrazione più convenzionale, senza però smarrire l’originalità dell’approccio, la capacità di smarcare certi cliché cinematografici, mettendo in scena una raffinata indagine psicologica che lascia emergere il disorientamento di una generazione ancora non in grado di sviluppare modelli relazionali alternativi a quelli del passato. Michele Apicella è una mina vagante, un personaggio puro, comico e diabolico al tempo stesso. Il desiderio di assolutezza, di certezze e di superamento del relativismo in cui, suo malgrado, versa, lo induce a sviluppare una visione distorta della realtà, che rifiuta le contingenze.

Perseguendo il suo delirante ideale di perfezione, Michele è un cortocircuito, una contraddizione esplosiva. Le sue ossessioni, manie e nevrosi forniscono a Moretti l’occasione per sviluppare, a latere, una riflessione sul cinema, poiché il protagonista non si immerge mai davvero nella realtà in cui vive, piuttosto la osserva come uno spettatore (esemplari, in tal senso, le sequenze in cui spia dal terrazzo scene di vita all’interno delle cornici delle finestre dei vicini, che diventano veri e propri piccoli schermi). Resta sempre fuori da essa, distante, dando corpo a un discorso critico asettico e intransigente, che gli rende difficilissima l’esistenza (e quella di coloro che frequenta). Una scissione pericolosissima, la sua, che sfocia in psicosi. Una triste e calzante metafora dei tempi.

Moretti gestisce in maniera esemplare la complessa e cangiante materia del film; dalla farsa all’umorismo surreale, dalla critica sociale (la scuola) alla vita sentimentale, dall’indagine poliziesca alla riflessione esistenziale. Il finale è amarissimo e segna la disfatta di un mondo che ha smarrito la tensione politica della fine degli anni Settanta e non è più capace di fornire alcuna certezza. Nel 1984 Bianca fu candidato a tre David di Donatello (migliore attrice protagonista a Laura Morante, migliore attore protagonista a Nanni Moretti, migliore sceneggiatura a Nanni Moretti e Sandro Petraglia) e a un Nastro d’Argento (regista del miglior film a Nanni Moretti).

 

 

Luca Biscontini