Stasera in tv L’appartamento di Billy Wilder, con Jack Lemmon e Shirley MacLaine

Stasera in tv su Rai Movie alle 21,10 L’appartamento (The Apartment), un film del 1960 diretto da Billy Wilder e interpretato da Jack Lemmon e Shirley MacLaine. Oltre a riscuotere un enorme successo di pubblico e critica, ricevette dieci candidature agli Oscar vincendone ben cinque: miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura originale, miglior montaggio e migliore scenografia. I due protagonisti si aggiudicarono entrambi il Golden Globe e il Premio BAFTA per la loro brillante interpretazione. Con Jack Lemmon, Shirley MacLaine, Fred MacMurray, Ray Walston.

Trama
La carriera di Bud Baxter, impiegato in una grande compagnia di assicurazioni, fa balzi da gigante, ma il merito non è legato alla sua professionalità nel lavoro. Bud deve tutto al fatto che possiede un piccolo appartamento che concede ai suoi superiori, quando vogliono passare la notte con le loro amichette. Un giorno Bud, che ha ceduto la chiave al capo del personale, scopre che la donna che sta con lui è Fran, una delle addette agli ascensori su cui ha messo gli occhi.

“Una delle migliori commedie “ciniche” di Billy Wilder (scritta insieme al fido I.A.L. Diamond) e, secondo alcune frange di critica americana, addirittura il miglior film in assoluto del grande regista. Girato quasi completamente in interni (fotografia di Joseph LaShelle), in una New York grigia e avvolgente magnificamente ricostruita più vera del vero, che sta addosso ai protagonisti quasi soffocandoli, L’appartamento è la pellicola più amara e feroce di Wilder sui rapporti umani nell’America degli anni ‘60, dove le falsità e l’individualismo del mondo del lavoro invadono, in un processo inarrestabile, anche le dinamiche affettive personali e la vita privata degli individui. Questi si ritrovano, più per inerzia che per vero arrivismo, a sfruttarsi a vicenda nei modi più biechi e desolanti (Bud sfrutta i superiori per fare carriera, i superiori sfruttano lui, le donne dell’azienda sfruttano gli uomini minacciandoli con lo spauracchio di rendere pubbliche le loro scappatelle), andando a formare un grande equilibrio di ipocrisie ed egoismi che ancora oggi colpisce e ferisce. Tutto ciò, e questo è l’aspetto davvero clamoroso, viene veicolato attraverso il registro della commedia leggera hollywoodiana, lontana dagli intellettualismi dei nascenti autori europei. Grazie alle interpretazioni brillanti di Jack Lemmon e Shirley MacLaine (che torneranno a collaborare con il regista nel successivo Irma la dolce del 1963) ai dialoghi spumeggianti e al consueto ritmo indiavolato della regia di Wilder, il film scorre via leggerissimo e divertentissimo, ma, a posteriori, lascia dentro allo spettatore una profonda angoscia. Billy Wilder non riuscirà più a fondere la commedia “per tutti” con il dramma sociologico con una tale delicatezza ed eleganza, se non forse a fine carriera con Prima pagina (1974), strepitosa satira sul mondo del giornalismo. Cinque Oscar (film, regia, sceneggiatura, scenografia e montaggio), più altre cinque nomination (tra cui quelle a Jack Lemmon e Shirley MacLaine)”.
(LongTake)

 

 

Luca Biscontini