Stasera in tv su Rai 4 alle 22,55 Snowpiercer di Bong Joon-ho

Stasera in tv su Rai 4 alle 22,55 Snowpiercer, un film del 2013 diretto da Bong Joon-ho, tratto dalla serie a fumetti francese Le Transperceneige di fantascienza post-apocalittica. Il film rappresenta il debutto cinematografico in lingua inglese per il regista sudcoreano Bong Joon-ho. Snowpiercer coinvolge un ricco cast di attori di rilievo, quali Chris Evans, Tilda Swinton, John Hurt, Jamie Bell, Song Kang-ho, Octavia Spencer ed Ed Harris. Tranne Song Kang-ho, questi attori lavorano per la prima volta sotto la guida del regista Bong Joon-ho. Il film ha incassato 4 563 650 di dollari in Nord America e 82 195 262 nel resto del mondo, per un totale di 86 758 912.

Trama
Nell’anno 2031, la Terra è stata devastata dalle guerre e da una nuova glaciazione. I pochi sopravvissuti si ritrovano tutti sull’unico treno rimasto sul pianeta in viaggio senza fine e meta tra neve e ghiaccio. A bordo, le rigide suddivisioni sociali continuano ad esistere: i poveri vivono in condizioni disperate e soffrono freddo e fame mentre i ricchi, in prima classe, godono di tutti i privilegi, immersi in un contesto di lussuria e divertimento. Un giorno Curtis, uno dei poveri, decide che è arrivato il momento di cambiare lo stato delle cose.

Snowpiercer rappresenta il debutto in lingua inglese di Bong Joon-ho, tra i massimi maestri della cosiddetta “generazione cinefila” sudcoreana, un talento purissimo che attraverso il cinema di genere realizza acute e velenose satire socio-politiche e questo film non è da meno. Prima ancora di analizzare il film è doversoso spendere due parole sul processo produttivo. Il noto regista, nell’ormai lontano 2004, durante una sua consueta visita nella fumetteria di fiducia a Seul, si imbatte in un fumetto francese tale Le transperence: è amore a prima vista, a tal punto da voler realizzare subito una trasposizione cinematografica. Bong Joon-ho mostra il progetto a un produttore di fiducia, ma viene subito respinto, poiché quest’ultimo non è interessato a realizzare film di fantascienza; fortunatamente per Bong Joon-ho l’amico e collega Park Chan wook, innamoratosi pure lui del fumetto, decise di acquistare i diritti e avviare una mega-produzione che vede coinvolti, oltre alla sua Moho films, Stati uniti e Francia.

Bong si conferma un grande narratore, in grado di intrattenere lo spettatore con uno spettacolo di qualità e soprattutto farlo riflettere su tematiche spinose e sempre contemporanee. A tal proposito l’inizio del film è da antologia. Durante lo scorrere dei titoli di testa vengono inserite diverse voci fuori campo, sono di vari notiziari che affermano che si è riusciti a trovare una soluzione rivoluzionaria per risolvere l’incombente problema del riscaldamento globale; a questo punto Bong ci mostra le prime immagini: l’esperimento non soltanto è fallito ma ha causato una nuova era glaciale, come sottolineato da una sintetica scritta in sovrimpressione. La terza parte dell’incipit si conclude, catapultandoci in medias res all’interno di un treno molto particolare, dove un gruppo di uomini armati si appresta a far violenza sui civili che si trovano in condizioni pietose.

La macchina da presa si muove con libertà inaudita negli spazi ipertecnologici ma angusti del treno e, come un ariete che sfonda le porte dei vagoni, la regia di Bong elude le costrizioni in cui i suoi personaggi si muovono. L’intrattenimento sfreccia senza freni, uno spettacolo adrenalinico il cui carico politico pare lampante fin dal principio, ma si dipana per rivelazioni progressive fino a giungere al cuore nerissimo e schiavista della locomotiva, al senso stesso della rivoluzione. Col finale, più gelido di qualsiasi coltre innevata, Snowpiercer abbatte i confini del cinema di genere per mostrarci il capolinea dell’umanità.

 

 

Luca Biscontini