Suspiria torna a Roma
In tempi recenti hanno riproiettato Suspiria cult mondiale dell’Horror d’arte.
Nel film Suspiria un ruolo di spicco era quello di Olga una studentessa ambigua e sensuale che pareva portare dentro, una premonizione e un male oscuro. Barbara Magnolfi con quel ruolo esplose e lavorò in circa venti pellicole di Sergio Martino , Ruggero Deodato, Giorgio Stegani e tanti altri divenendo un’icona di bellezza e mistero. La sua carriera si è protratta anche in USA dove ha lavorato in molti film e tv movie . Recentemente ha lavorato in Italia dove i suoi fan la reclamano. Pare che la Magnolfi a cui il tempo pare regalare solo fascino, stia scrivendo un libro molto misterioso.
Nell’intervista che ci ha concesso è vivo l’amore per l’Italia e la voglia di far ancora gran cinema nella sua amata terra . Il suo viso contiene ancora quel carisma e quel mistero che fanno di lei una vera Queen del cinema celebrata nelle convention sul cinema horror di tutto il mondo.
Cosa ti ha spinto a lasciare l’Europa dove ormai famosa lavoravi nel cinema? un amore ?
Un amore che é stato un grande errore cosi sono finita prima in Australia e per qualche anno smisi anche di lavorare nel cinema per allevare i miei gemelli ma dopo il mio divorzio ripresi . Lì a Sydney feci una serie televisiva chiamata Police Rescue , il short film Gotcha ed altri lavori, ma volevo andarmene da li , cosi feci un viaggio in America e capitai a Los Angeles per una settimana e fu così che in quella fatidica settimana mi offrirono un film . Anche se io non conoscevo nessuno a Los Angeles la gente conosceva me per via di Suspiria, cosi mi sistemai qui con i miei piccolini e comincio la mia avventura americana .
Dai l’idea di una donna molto forte come immagine una Queen, ma ci puoi dire dei lati tuoi fragili, teneri , infantili ?
Penso in effetti di esserlo una donna forte, non opero come la maggioranza delle gente non mi preoccupo ho sperimentato molte cose nella mia vita belle e brutte , superato molte difficoltà, ho dovuto badare a me stessa fin da molto giovane. Ho una grande energia vitale! Il mio punto fragile forse é il cuore , la mia vulnerabilità all’opposto della mia forza, ma non potrebbe esistere una senza l’altra . Lati infantili mmmnnh ? Sono una persona che si entusiasma facilmente e che crede nei sogni proprio come i bambini .La vita per me é un gioco. La vedo come una qualità però !
Da anni vivi in America , ma in che cosa sei molto Italiana ?
Sono italiana in tutto , la mia passione , la mia espansività , la mia cucina il mio calore, la mia solarità , la cultura , la classe , lo stile e la musica . Il mio cuore é in Italia .
Non ho molto di americano anche se vivo qui , ho ancora il mio accento italiano e mantengo i miei valori.
Di americano io ammiro il lato business la velocità di servizi che in Italia prenderebbero mesi, qui le cose si fanno in poche ore o giorni. Il fatto che se hai un’idea; qui la puoi realizzare con molta piu facilità e libertà piuttosto che in altri posti.
Il nuovo cinema italiano ha artisti come Sorrentino, Garrone, un cinema potente espressivo molto mediterraneo lo segui?
Lo seguo si , ma forse non abbastanza mi da nostalgia . lo adoro il cinema espressivo Italiano molto piu del cinema commerciale ed artificiale .Amerei moltissimo lavorare con uno di loro ,se si presentasse un progetto opportuno . Sarebbe bellissimo.
Un regista Italiano che ami, oltre a quelli con cui hai lavorato?
Sia Sorrentino che Garrone senza dubbio , anche con Muccino che ho avuto il piacere di conoscere qui a Los Angeles vorrei molto tornare a lavorare in Italia, una cosa da fare sicuramente, fa parte delle mie mete.
Di recente hai lavorato in un bel film Horror Disciples,che a me è piaciuto molto, il tuo ruolo ha a che fare col credere ce ne parli ? Il mio ruolo in Disciples é un ruolo decisamente complesso e chiave: Serena Cuzzoni é credente per tutta la sua vita , ma man mano che va avanti nella sua ricerca, scopre come è stata oggetto di oppressioni ed abusi da persone non poi cosi sacre, decide di andarsene e diventa una non credente .
Ci parli del tuo ruolo in Violent shit di Pastore, un regista molto capace che si sta affermando nel campo ?
Violent Shit non é che un cammeo che non era previsto , che mentre ero a Roma e giravo Blood on Mélies Moon , Luigi Pastore mi ha chiesto di fare. Esitai perché il film perché non amo quel genere. Ma data l’amicizia con Pastore e Cozzi , ho deciso di farlo.
Blood on Melies è il tuo ultimo lavoro con Cozzi, ti ha soddisfatta?
Blood on Méleis Moon è stato anche quello un progetto improvvisato dapprima Luigi mi chiamò per sapere se ero ancora a Roma e se volevo fare un ruolo di una Vittima nel suo film ed accetai. Perché no . Poi il progetto divento molto piu lungo e pieno piano il film prese forma il mio ruolo divenne piu interessante della semplice vittima e fu bello lavorare con Luigi Cozzi . Dal mio punto di vista di business e produzione non sono stata soddisfatta , ma dal punto di vista artistico si . Luigi ha una grande cultura cinematografica ed anche la storia di Blood on Mélies moon ha a che vedere con questo .
Faresti una commedia ironica divertente a tratti paradossale , ti piacerebbe reinventarti e tirare fuori delle corde fortemente ironiche dietro la tua bellezza tenebrosa?
Sarebbe uno schianto fare una cosa del genere d’altronde Horror e commedia hanno molto in comune ! Mi sto già anche reinventando e presto girerò uno short come regista ! Ho dei progetti per questo 2018 ed uno di questi è di interpretare un ruolo che mi sta a cuore di cui ancora non posso parlare molto ma per cui stiamo cercando fondi. Ci sono delle cause mi stanno a cuore . Come” No alle Droghe” ! Questo film avrà a che fare con questo e l’industria farmaceutica.
Antonello Altamura
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