Disponibile su CHILI TV Mediterraneo mare di vita – The director’s cut di Caterina Ponti

Il 23 Agosto 2021 ha esordito sulla piattaforma leader CHILI TV (http://www.it.chili.com) il film-documentario Mediterraneo mare di vita, spettacolare ed emozionante opera di carattere didattico-culturale carica di sentimenti, affermatasi come un’esperienza visuale ed audio-fonica immersiva dispensante sensazioni coinvolgenti, prodotta, diretta e co-scritta da Caterina Ponti.

La produttrice-regista e co-autrice del docu-film, nata a Sassari, Caterina Ponti, e il Produttore Esecutivo/Co-Autore Gianluca Nardulli, sono lieti di annunciare che è disponibile per la visione sia su Smart Tv, che pc, tablet e smartphone in una “edizione speciale”. Mediterraneo mare di vita approda su uno schermo digitale d’eccellenza in una versione della “The Director’s Cut” che viene mostrata per la prima volta in assoluto agli spettatori con una emozionante inedita clip: si avrà l’opportunità di fruire dell’ultima performance del Maestro Silvio Spaccesi, popolare e sensibile attore cinematografico-teatrale (ha recitato, tra gli altri, in Detenuto in attesa di giudizio, in Café Express, e in vari adattamenti da Molière, Scarpetta, Flaiano, Buzzati, Campanile, Montanelli, Gangarossa) e prolifico magistrale doppiatore per oltre sessant’anni.

Spaccesi, scomparso nel Giugno 2015, per trent’anni ha portato al successo il musical sulla vita del Santo di Assisi, Forza venite gente, interpretando Pietro Di Bernardone, padre di San Francesco. In Mediterraneo mare di vita – The director’s cut Spaccesi recita l’introduzione del docu-film, facendo rivivere la magia senza tempo di classici cartoons della Walt Disney: ha infatti doppiato Mammolo in Biancaneve e i sette nani del ‘72, l’albatros Orville di Le avventure di Bianca e Bernie e Babbo Nachele di Nightmare before Christmas; Spaccesi ha inoltre dato la voce a tanti memorabili personaggi: in Gulp e Supergulp, al goffo assistente di Nick Carter, Patsy (quello che diceva: “E l’ultimo chiuda la porta!”), all’anziano maestro Jedi Yoda negli Episodi 5 e 6 di Guerre stellari, e all’esilarante eremita cieco Abelardo di Frankenstein Jr. Le immagini in cui è stato immortalato mentre Egli recitava ed interpretava questo speaker “voice over” che ha del magico (questo “doppiaggio” è stato proprio l’ultimo della Sua carriera) rappresentano la preziosa novità assoluta di quest’imperdibile occasione che è la premiére di una “Special Edition”; saranno infatti mostrate per la prima volta, dopo i titoli di coda, in un video INEDITO che è stato inserito proprio a titolo di sentito e commosso omaggio al Maestro, che un anno fa, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 94mo compleanno, è stato ricordato dal suo Comune natio Macerata con l’apposizione di una targa all’esterno della casa dell’attore a circa cinque anni dalla scomparsa. Il docu-film illumina gli schermi di CHILI TV con Angelo Bassi e la sua società Mediterranea Productions, in questo periodo in cui ricorre – tra l’altro, cosa non da poco – il decimo anniversario dalla prima presentazione della iniziale prima edizione del docufilm… una larga window di tempo che certifica la durabilità di un prodotto innovativo che ha attraversato con resilienza, col potere dei suoi contenuti, un decennio. Ideato e scritto con Gianluca Nardulli (giornalista, publicist cinematografico, storico di cinema, autore e co-direttore di Festival), il film-documentario dell’artista sarda Ponti è uno spaccato di ottanta minuti del Mare Nostrum, con immagini accompagnate – dal primo all’ultimo secondo – da una coinvolgente colonna sonora pluri-genere, con calzanti e permeanti brani composti – diversi per ogni razza, specie e paesaggio subacqueo mostrato – ed eseguiti dal prolifico Maestro Al Festa. Magnetica, poetica ed ammaliante risulta la Voce Narrante che porta la firma di Eva Ricca, versatile doppiatrice di notissimi serials tv tra i quali Wonder Woman (ha doppiato l’attrice Lynda Carter, nei panni della Presidentessa Olivia Marsdin, anche in cinque episodi della seconda serie del serial tv Supergirl e, più recentemente, in Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins, ove l’attrice è riapparsa nel cameo del personaggio della amazzone con l’armatura dell’aquila dorata Asteria), Agente Pepper, Nata libera, Agente Speciale, L.A. Law – Avvocati a Los Angeles; è stata regular in cartoni animati molto conosciuti, come I Fantastici 4, L’Uomo Ragno, Thor, La Principessa Zaffiro, Gundam, Starzinger, Astroganga.

La Ricca, tra l’altro, è la straordinaria Voce Narrante della più recente regia e produzione della Ponti, il cortometraggio in animazione sperimentale del nuovo format “Multivisione” intitolato Tobia il nostromo del tempo – Reboot Edition, per il quale la regista/produttrice è stata premiata sia da A.A.A. Fantascienza Cercasi (in parallelo ad un’edizione del noto Fantafestival capitolino) che dall’ultima recente XXXVIIIª edizione del Festival competitivo tutto al femminile Primo Piano sull’Autore – Festival Pianeta Donna; ricordiamo anche come Voce Narrante, Rita Carlini (attrice cara a Pupi Avati, vista anche nel suo recente Lei mi parla ancora). Questo docufilm, assurto a notorietà quale primo prodotto italiano di “edutainment” (crasi di educational ed entertainment / divertimento educativo) che è connotato da spirito divulgativo e di intrattenimento, vanta quali “attori protagonisti” varie specie acquatiche (vegetali ed animali, viventi non solo nei fluidi spazi aperti ma anche sui fondali a quaranta metri di profondità) incontrate in questa sinuosa e romantica nuotata nel Mediterraneo, riprese da vicino e riccamente particolareggiate; la macchina da presa è un rispettoso e non invadente sguardo rivolto a 360° a differenti bacini ed aree di questo magnifico mare che è un incommensurabile tesoro globale da salvaguardare, con un’animata parade di caleidoscopici e curiosi acquanauti di un ecosistema pittato di azzurro, verde e blu profondo, ripresi nel loro habitat naturale. In quest’originale melange di testi, parole e musiche su immagini ove non v’è volutamente alcuna traccia dell’uomo, non è stato aggiunto alcun effetto speciale; a livello artistico, stilistico e contenutistico, per far fruire il millenario ciclo della vita in ambiente marino in tutta la sua reale bellezza, è stato scelto di mostrarlo esattamente come “natura crea”, in questa produzione indipendente realizzata da un’equipe tutta italiana. Caterina Ponti (autrice di un romanzo thriller fictional parzialmente ambientato in Sardegna, Il pericolo non è il mio mestiere ma mi segue come un’ombra, disponibile per il digital download come e-book su lulu.com, ed editrice del romanzo autobiografico della mamma Simonetta Sotgiu, intitolato Ricordi ma non solo) ha ricevuto il “Premio Speciale” del Roma Film Festival, la medaglia “Con il Rotary incontro al Mondo (Rotary International)” del Rotary Club Rimini Riviera, il “Premio Speciale all’Innovazione” del capitolino Fantafestival, il Premio Domenico Meccoli Scrivere di Cinema in occasione della kermesse Primo Piano sull’Autore, e i riconoscimenti sia dall’Associazione Culturale Comandante Raimondo Bucher che dal Comune di Arzachena (Sindaco Roberto Ragnedda). Il film-docu Mediterraneo mare di vita, incorniciato nell’incipit “Immagini da sentire, musiche da vedere”, ha codificato in Italia l’edutainment ed il suo pubblico ha sempre mostrato peculiare attenzione, manifestato interesse e divertimento: è espressione d’arte visuale che, nel caso specifico, trae ispirazione dalle bellezze del Mediterraneo.

Questo spettacolo per tutti, grandi e piccini, è uno stimolante ed accattivante insidelook rivolto al mondo dell’Acqua, elemento che è alla base dell’esistenza anche (e non solo) dell’essere umano, da tutelare, preservare e salvaguardare per garantire il futuro della vita e sopravvivenza di noi tutti. I due autori di Mediterraneo mare di vita, Caterina Ponti e Gianluca Nardulli, in qualità sia di co-autori che, anche, di co-esecutori canori, sono lieti di annunciare tramite il canale Youtube della produttrice/regista, col video di backstage – al link https://youtu.be/q1jku-6nlOY – la loro ultima creazione: la canzone rap intitolata The last trip”, che segna la rinnovata collaborazione con il musicista Al Festa (affermato compositore anche – ma non solo – di colonne sonore, tastierista ed autore, nonché regista di videoclip e film, impegnato nella promotion di FairyLand – La Terra delle Fate, da lui composto, ideato e diretto), lo stesso che ha magistralmente firmato la score del film-docu. Si tratta di una delicata, appassionata, candida e toccante dedica canora, con testo nato in rima ed in lingua inglese, diretta al bellissimo cagnolino della produttrice-regista scomparso e che, con il suo distacco improvviso, melanconico e sofferto dalla Terra, sta facendo il suo “Ultimo Viaggio”. È un’epigrafe sentimentale valida per il resto della vita; è al tempo stesso sia espressione del dolore per la perdita dell’adorabile compagno di vita a quattro zampe, che un tentativo di elaborare, metabolizzandola, la mialgia per la scomparsa di quello che era giustamente ritenuto a pieno diritto ed a tutti gli effetti componente della famiglia, incarnazione di un amore vero, profondo ed incondizionato; un “tributo” a questo meraviglioso essere vivente con cui per tanti anni si è vissuto in empatia, e sarà ricordato per sempre. Il refrain, cadenzato come la strofa di una cullante lullaby, cita: “Stai facendo il tuo ultimo viaggio e per noi non è cosa da poco. Il Tuo cuore era come un grande bus dove il vero Amore era l’unico carburante”. Solo chi ha avuto accanto a sé un cane (od altro animale domestico), può capire cosa si prova nei momenti in cui il filo che lo lega a questo amore peloso, che esprime sincerità, lealtà ed ispira serenità – tanto da divenire, nella sua beltà, fabbisogno quotidiano -, viene tagliato. Quel che interrompe il flusso di un amore così profondo e che s’installa solidamente nel cuore sin dal primo contatto col “migliore amico dell’uomo”, frutto di una vera simbiosi col proprio animale da compagnia, è evento luttuoso e fattore deflagrante nel corso della vita. È enorme il vuoto lasciato da un essere così piccino che ha riempito l’esistenza di momenti unici e speciali. Questo è il leit motiv dell’ultimo saluto rivoltogli in musica: la canzone, moderna e romantica, suona quasi come una cantica che completa il proprio arco narrativo con l’auspicio: “Suoniamo questa canzone per vivere con te il resto della nostra vita”. Nel tormento, si mantiene solida la certezza di continuare ad avere il cagnetto “spiritualmente” al proprio fianco, e questo brano è un atto di fedeltà, un segno di gratitudine, un leggiadro pensiero pregno di tenerezza diretto a lui ed a tutti i suoi simili che sono andati in Cielo.