Elia Turra racconta il suo Punk di quartiere

Fuori dal 22 marzo “Punk di quartiere”, il nuovo singolo di Elia Turra. Il brano fa parte dell’EP “Trilogia di quartiere” anticipato dal singolo “LSB”. Un concept di tre canzoni che raccontano la vita del cantautore attraverso le zone di Verona che hanno segnato la sua crescita.

Il primo brano parlava delle case popolari di San Bernardino, dove Elia è nato e ha trascorso la sua infanzia. Invece in “Punk di Quartiere”ci spostiamo nel cuore di Veronetta dove l’adolescenza del cantautore è esplosa.

Ci abbiamo scambiato quattro chiacchiere a riguardo ed ecco cosa ci ha raccontato.

Elia Turra intervista

Ciao Elia, come ti senti adesso che è uscito il tuo singolo “Punk di quartiere”?


Ciao Ragazzi! Quando esce un nuovo pezzo, è sempre un bel momento ricco di carica ed euforia, ma col passare dei giorni, diciamo che si torna coi piedi per terra , e ci si proietta verso nuovi obiettivi e traguardi, o semplicemente, nel mio caso, si pensa già alla prossima canzone.

Come è stato accolto dalla critica? Ti aspettavi di più?



Nonostante io per primo sia molto severo con le mie canzoni, devo dire molto bene.
Alcune recensioni sono state molto lusinghiere e la cosa mi ha fatto davvero piacere. 
Anche per quanto riguarda Spotify, il brano è stato inserito in molte playlist dai rispettivi curatori, quindi diciamo che sono stati dei segnali buoni.

Raccontaci un po’ come è nato questo brano?



Il pezzo nasce come una sorta di “inno personale”, in quanto racconta il mio stile di vita e il mio approccio artistico, che vanno per lo più in simbiosi :
”Vivo la mia vita come scrivo,perchè il taccuino su cui scrivo è strada, è la casa dove vivo.”
Il titolo del brano è un un monito ad essere punk nell’animo, qualcosa che va al di la’ del genere o dell’estetica.
Dopo averla scritta, mi sono reso conto che parla ed è influenzata anche da “Veronetta”, quartiere di Verona molto energico, dal respiro artistico ed underground, così è finita per diventare il secondo capitolo del mio EP “TRILOGIA DI QUARTIERE”.

Quali sono i momenti in cui ti senti maggiormente ispirato nel creare musica?



E’ un po un terno a lotto, nel senso che passo anche mesi senza comporre nulla, e poi d’un tratto magari finisco per scrivere due/tre canzoni in un giorno.
Dovrei cercare di essere più metodico, ma alcune volte è inutile sforzarsi di essere creativi se non si è nello spirito giusto.
Sarà l’ispirazione a trovare te, quando è il momento giusto, un po’ come si dice dell’amore, no?

L’esperienze più belle che hai vissuto grazie alla musica?

Senz’altro il mio incontro con Pete Doherty (Frontman dei The Libertines & Babyshambles) all’Apollo di Milano.
Ero andato lì per assistere al suo concerto, un’esibizione solista in cui presenteva il meglio del suo repertorio più alcuni brani del suo nuovo album uscito da poco coi Libertines.


Il caso ha voluto che sia riuscito ad incontrarlo nel locale, prima del concerto.
Dopo aver parlato di musica, cinema e poesia, gli ho confessato che lui è sempre stato una delle mie influenze principali e che se ho iniziato a suonare la chitarra è stato grazie alla sua musica. 
A quel punto siamo entrati in sintonia, e sono finito per suonare il mio primo singolo d’esordio “Giungla d’asfalto” sul palco, in sua apertura, e presentato da lui stesso.
Un’esperienza incredibile, ci sono i video sul mio profilo instagram che documentano questa fantastica storia.
Tra l’altro, mentre questo succedeva a fine Novembre, ora il suo nuovo disco coi Libertines “All quiet on the eastern esplanede”, uscito da pochi giorni, è balzato direttamente alla prima posizione delle classifiche inglesi (dopo vent’anni dall’ultima volta)
Questo, a mio avviso rende l’esperienza ancora più bella, è stata tipo la cilliegina sulla torta.

Prossimi live?



Annuncerò i prossimi live con l’inizio di Maggio.
In quest’ultimo periodo diciamo che ho “trascurato” un po’ la musica live, per dedicarmi ad altri progetti imminenti, alcuni molto importanti.
Ad esempio la mia prima raccolta di poesie ufficiale, edita da BONACCORSO, la cui uscita è prevista a giorni. 
Si intitola “CAMPOFIORE” e raccoglie cinquanta delle mie migliori poesie, scritte dai miei 18 anni ad oggi.