I Mondi Paralleli di Fabrice Quagliotti!

Fabrice Quagliotti, bentornato su Mondospettacolo, a giudicare da quello che sta succedendo in questo triste periodo storico verrebbe voglia di rifugiarsi in un mondo parallelo!

E tu hai deciso proprio in questo fatidico 2020 di scrivere e pubblicare il tuo primo album da solista: “Parallel Worlds”, ma come quando e perché è nata l’idea di scrivere di realizzare questo album?

Ciao Alex, grazie! Erano già circa 4/5 anni che desideravo intraprendere una carriera da solista, ma stavamo registrando Kaos e Wonderland con i Rockets e non mi sentivo di interferire nei nostri progetti. Però lo scorso anno ho dichiarato che Wonderland sarebbe stato l’ultimo album dei Rockets con i quali continueremo soltanto a fare concerti in giro.

Quindi, un anno fa ripresi in mano alcuni miei provini e fu per puro caso che durante un incontro con Roy Tarrant, “che è il mio discografico” gli proposi di ascoltare qualcosa. E fu così che Roy dopo averla ascoltata mi disse: “ma perché non facciamo un album di nicchia di soli brani strumentali?” Così dopo una breve riflessione, decisi di accettare la sua proposta mettendomi subito al lavoro. Poi è arrivato il famigerato lockdown che mi ha permesso una full immersion, circa 15 ore al giorno passate nel mio studio a registrare e comporre musica.

Fabrice, tu sei stato tra i fondatori e i creatori di un gruppo musicale che ha lasciato il segno nel panorama della musica elettronica mondiale, sto parlando dei Rockets. Cosa è cambiato in te da quegli anni nei quali eri pelato e tinto di argento?

Entrare a fare parte dei Rockets è stata una mia scelta. In quegli anni, potevo scegliere di andare con il mio amico Rosaire Riccobono al Club Med del mare dei Caraibi a conoscere ragazze a gogo, oppure intraprendere un’avventura con i Rockets che erano all’epoca sconosciuti. Ho scelto i Rockets e ho fatto bene.

 

I primi sei mesi ho fatto la gavetta: caricare e scaricare il furgone, montare gli strumenti, non dormire, essere pagato con una cena. Meno male è durato poco più di 6 mesi, poi grazie a Maurizio Cannici (CGD) e Maurizio Salvadori (TRIDENT), abbiamo spiccato il volo.

Purtroppo ero troppo giovane per rendermi conto di quello che ci stava succedendo. Oggi, mi godo ogni apparizione live e cerco di stare il più vicino possibile ai fans. Se esistiamo ancora è grazie a loro e trovo doveroso questo mio modo di fare, che non viene sempre recepito da tutti, ma chi se ne frega 🙂 🙂

Giusto l’anno scorso, sei stato in Russia con il Tour dei Rockets, a tale proposito ecco l’articolo su Mondospettacolo, ma è stato l’ultimo concerto oppure la leggenda dei Rockets continuerà a viaggiare per il globo?

Si in effetti lo scorso dicembre siamo stati in Russia per un mini tour ma, come ho dichiarato sopra, i Rockets continueranno ad esistere con i concerti live.

Infatti malgrado il covid che ha messo a terra l’intero comparto artistico, siamo riusciti a fare un live stupendo a Civitanova Marche durante una manifestazione di 3 giorni con moto, auto, stuntman, bici, fuoristrada, ecc. e un concerto al giorno. Quindi, quando l’emergenza sarà finita e potremo tornare ad una vita, “diciamo più normale”, torneremo anche noi. ” The Rockets will  never die“.

Torniamo al tuo album: “Parallel Worlds”, album composto da ben 14 brani inediti, come è stata la gestazione dell’album e a tua sensazione quale brano o quali brani dei 14 piaceranno di più al pubblico?

Per Parallel Worlds mi sono ispirato a 14 temi/personaggi diversi sui quali ho costruito un vestito musicale. Questo progetto è rivolto verso un concept di colonne sonore da film. Ogni brano è un’ipotetica colonna sonora incompiuta. Si va dalla musica classica ( Princess), all’electro ( Alchemy, Harem), al Pop electro ( So long Major Tom), ecc.! 4 viaggi in altrettanti mondi paralleli. Credo che ogni uno di noi troverà il SUO brano preferito, in quanto i colori, i ritmi e suoni sono tutti diversi l’uno dall’altro. Roy sta lavorando con Londra e New York per cercare di fare conoscere l’album a varie case di produzione cinematografica e pubblicitarie.

Hai realizzato Parallel Worlds, insieme a grandi nomi della musica, raccontami un po’.

Come mi piace dire, ho fatto un album da solista ma non da solo. Dietro ogni artista c’è sempre una squadra. La prima persona che ho voluto coinvolgere nel progetto è stato il mio amico di infanzia Frederick Rousseau. Fred è stato il programmatore e tastierista dei 3 primi album di Jean Michel Jarre. Ha poi collaborato e collabora tutt’ora con Vangelis con il quale ha composto la colonna sonora del film Blade Runner. Poi ho fatto una bella collaborazione con Josef Klang, un appassionato di synth. La terza collaborazione è quella con Axel Copper, con il quale lavoro da già 5/6 anni. Poi, la persona che mi è stata più vicina durante il lavoro di mix e mastering, è stato l’amico Michele Violante, senza il quale non avrei mai ottenuto la qualità sonora di questo album. Michele è per me indispensabile quando intraprendo un progetto musicale. Con lui lavoro già da oltre 5 anni da quando abbiamo iniziato le registrazioni di Wonderland con i Rockets.

So che hai in mente di realizzare con alcuni brani del tuo album dei videoclip “molto particolari”, puoi anticiparmi qualcosa?

Per quanto riguarda i videoclip, visto il genere di progetto, non ci è sembrato utile l’apporto di videoclip. Abbiamo realizzato un clip promo per fare capire il progetto, ma nulla di più.

Quando finirà questa maledetta pandemia di Covid, hai in mente di realizzare dei tour per proporti face to face al tuo grande pubblico?

Non vedo l’ora di lasciarmi alle spalle questa maledetta pandemia per ritrovare i miei amici al bar/ristorante, in giro, tornare in palestra, ma soprattutto cominciare a fare delle date per portare sul palco Parallel Worlds.

Per questo sono aiutato da Andrea Vesnaver che già cura luci e laser con i Rockets. Poi ho la fortuna di aver conosciuto una stilista di Prato che ha sposato in pieno il mio progetto musicale. Si tratta di Cinzia Diddi che mi sta studiando ” le 14 sfumature di Fabrice Pascal “come le definisce lei, quindi un’outfit diverso per ogni brano più un vestito di “luci”. Ho in mente anche l’apparizione di ballerini ed artisti circensi. Comunque, per essere aggiornati, mi potrete seguire sul mio fanclub di Facebbok “Fabrice Pascal Fanclub” oppure su InstaGram” QuagliottiFabricePascal“.

Poi, con Nicola Convertino, stiamo lavorando per entrare sul mercato cinese e questo grazie ad un suo progetto: “la Via della seta Musicale” che coinvolge 5 artisti nazionali ed internazionali (tra i quali c’è anche il sottoscritto), con la finale che si terrà a Pechino nel settembre 2021.

 

Prima di chiudere: tu che sei idealmente stato un protagonista della fantascienza musicale “passami simpaticamente il termine” ti saresti mai aspettato di vivere una realtà così particolarmente angosciante come questa dell’era Covid? E che suggerimento daresti a noi poveri terrestri per superare questo momento?

Il covid è stato un fulmine a ciel sereno. Non era possibile immaginare una tale catastrofe. Peggio di una guerra: il mondo intero è coinvolto. Muoiono persone ovunque sul pianeta Terra, ma soprattutto il dramma economico è incalcolabile. Si perdono centinaia di migliaia di posti di lavoro, aziende che chiudono. Si salvano, anzi, ci guadagnano i colossi del web e i negozi detti di prima necessità, senza parlare delle case farmaceutiche.

L’unica cosa che possiamo fare e tenere forte il nostro spirito, mettere le mascherine e stare attenti. Il covid è un bastardo presente ovunque e non ha ne colore ne odore. Cerchiamo di essere consapevoli che non capita solo agli altri. Approfittiamo di questo momento per ascoltare musica, leggere e guardarci intorno ed apprezzare le cose belle della vita, anche quelle che sembrano insignificanti.

Fabrice, la nostra intervista termina qui, a nome mio e di tutta la mia redazione ti rinnovo i miei complimenti per la tua carriera e per questa ultima straordinaria avventura che ti vede protagonista e ti auguro un futuro ricco di musica di emozioni e di MONDI PARALLELI!!!

Alex grazie a te e a tutti i lettori di Mondospettacolo! Se tutto andrà bene, ci vedremo in Live ad uno dei miei concerti nel 2021!

Alex Napoleone Wilson