Il Nuovo Nemico, l’esordio di Otto

Un piccolo assaggio in bilico tra Itpop e vaghi rimandi alla new wave anni ‘80 l’Ep di Otto: Il Nuovo Nemico. Il progetto è capitanato da Lorenzo Campese, già musicista per Isole Minori Settime e Greta & The Wheels, qui cantautore, tastierista ed arrangiatore. Il disco è composto da 4 tracce mixate da Matteo Cantaluppi, già al lavoro con TheGiornalisti ed Ex-Otago, e le influenze si sentono tutte già dal brano apripista.

Dietro Un Vetro ci presenta Campese su una base synth, nulla che non abbiamo già ascoltato negli ultimi 5 anni in vetta alle hit parade, anche se la voce ricorda molto quella di Samuel dei Subsonica, ed è una piacevole sorpresa. Ginseng è un bel racconto sull’incompatibilità di coppia cantato su un tappeto musicale a metà strada tra Summer On a Solitary beach di Battiato e Calling dei Chrisma, ovvero piena new wave anni ’80. Anche in questo caso la formula Itpop funziona alla grande anche grazie al ritornello in pieno stile sing-a-long. Discorso analogo per Sposami Maurizio, ritratto abbastanza fedele della tipica crisi che ti prende a metà strada tra i 20 e i 30 anni, ma per fortuna hai l’amico cazzaro su cui puoi sempre contare e ti chiedi come faccia a non farsi odiare da tutti, sebbene sia in crisi esattamente come te, se non di più. Chiude il lavoro la title-track, e quando si era già pronti ad accogliere la chiusa sulla stessa falsariga dei brani precedenti, il brano stupisce discostandosi nettamente in termini di sonorità e testi, che si rivelano maggiormente cupi: la ricerca del capro espiatorio, d’altronde, è un argomento decisamente attuale.

Buona la prima per Otto, Il Nuovo Nemico è un appetizer che non aggiunge granché alle playlist ormai sature della nuova (più o meno) ondata pop di matrice italiana, ma Campese ha carattere. L’ascolto del disco non farà gridare al miracolo, ma al varco lo si attende volentieri.

Carmine Della Pia