In blu-ray tornano i protagonsiti dell’avvincente western I professionisti, con Burt Lancaster e Claudia Cardinale

Nel pieno degli anni Sessanta, mentre il cinema western stava attraversando il suo momento crepuscolare, lasciandosi le spalle il mito creato da nomi come John Ford e Howard Hawks per lasciare spazio alle nuove visioni dello spaghetti cinema di Sergio Leone e all’arrivo del monumentale e definitivo Il mucchio selvaggio, il mai abbastanza ricordato Richard Brooks (Il seme della violenza, La gatta sul tetto che scotta, A sangue freddo), premio Oscar per Il figlio di Giuda, decise di mettere mano ad un’opera di frontiera utilizzando per protagoniste grandi star e traendo ispirazione da un romanzo di Frank O’Rourke: A mule for the Marquesa.

Burt Lancaster, Lee Marvin, Robert Ryan, Jack Palance, Woody Strode e la nostra Claudia Cardinale sono, quindi, gli interpreti principali de I professionisti, incentrato sulle gesta di un pugno di personaggi alle prese con una caccia all’uomo, più la salvezza di una donna in pericolo: l’esperto di esplosivi Dolworth (Lancaster), il veterano dell’esercito Fardan (Marvin), l’amante dei cavalli Ehrengard (Ryan) e lo specialista in tiro con l’arco Jake (Strode), un poker di pistoleri ingaggiati dal ricco Grant (Ralph Bellamy) per recuperare l’amata moglie di quest’ultimo, Maria (Cardinale), rapita e portata in Messico da un gruppo di mercenari guidati dal malvagio Raza (Palance). In viaggio per la loro missione, questi affronteranno numerose insidie pur di compiere il proprio dovere, senza però concludere questa operazione con qualche sorpresa di troppo, che li attende una volta giunti all’epilogo di ogni faccenda.

Con un occhio verso l’animo classico del genere ed un altro rivolto a ciò che poi sarebbe venuto fuori, I professionisti è una pellicola che “cavalcava” i suoi tempi regalando del sano intrattenimento basato innanzitutto sugli scontri emotivi dei nostalgici personaggi, i quali rappresentano quel tipo di leggende di frontiera che maggiormente caratterizzavano quegli ambienti.

Lancaster, Marvin, Ryan, il nero Strode e anche il qui malvagio Palance, con le loro facce marcate e i propri sguardi più che umani offrono un grande contributo allo spessore psicologico di questi protagonisti, trascinando la visione in un compendio di emozioni e parentesi varie, non solite a tale cinema dell’epoca (la presenza di un cowboy di colore soprattutto).

C’è anche un pizzico di gradita femminilità grazie al contributo della bellissima Cardinale, che qui ritrova Lancaster dopo aver condiviso le scene con lui nel monumentale Il Gattopardo di Luchino Visconti.

Brooks, quindi, tramite I professionisti ci regala un’ultima escursione dell’America western che fu, scrutando nei fallimenti di un’epoca che stava tramontando e aprendo le proprie conoscenze cinematografiche al servizio di un linguaggio sempre più moderno (il citato Leone cominciava a far largamente scuola in materia), ma anticipando anche il discorso relativo al sopra menzionato Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah.

Il film venne candidato ai premi Oscar per la regia, la sceneggiatura non originale e la fotografia; quest’ultima a cura dell’esperto Conrad Hall, il quale di lì a poco passò ad illuminare un altro western crepuscolare come Butch Cassidy, nel 1968, afferrando finalmente l’ambita statuetta (che vinse anche altre due volte con American beauty ed Era mio padre).

Edito in blu-ray da Sony pictures Home Enterainment, in collaborazione con CG Entertainment (www.cgentertainment.it), il film di Brooks è reperibile con comparto extra comprendente il making of I professionisti – Un classico (sei minuti) e i due estratti Ritratto di Burt Lancaster (dodici minuti) e Ricordo de I professionisti (ventitré minuti).

 

 

Mirko Lomuscio