In dvd i serial killer di Indagine ad alto rischio e Skinner

Il sempre più ricco catalogo dell’etichetta home video High Show si espande ulteriormente rendendo disponibili su supporto dvd i thriller Indagine ad alto rischio e Skinner, entrambi corredati di trailer originale quale contenuto extra.

Il primo appartenente alla seconda metà degli anni Ottanta, il secondo al decennio successivo, sono due titoli che al loro interno, in maniera differente l’uno dall’altro, affrontano la tematica del serial killer.

 

Indagine ad alto rischio (1988)

In possesso dei connotati dell’ottimo James Woods, Lloyd Hopkins, detective della squadra mobile di Los Angeles, si ritrova assegnato il difficile caso riguardante una serie di omicidi ai danni di donne che si scoprono poi essere accomunate dall’impegno della causa femminista.

Ed è dal romanzo Le strade dell’innocenza di James Ellroy che, qui in una delle sue pochissime prove dietro alla macchina da presa, James B. Harris – produttore dei capolavori kubrickiani Rapina a mano armata, Orizzonti di gloria e Lolita – parte per mettere in piedi una vicenda poliziesca basata sulle indagini e destinata a tirare presto in ballo la poetessa Kathleen McCarthy alias Lesley Ann Warren, probabilmente a conoscenza di dettagli utili alla soluzione del caso.

Una vicenda poliziesca che, con Charles Durning incluso nel cast, si costruisce su una struttura narrativa classica privilegiando i dialoghi e impregnandosi di pessimismo nel rifarsi in maniera evidente agli stilemi dei vecchi noir a stelle e strisce, con tante fumate di sigarette incluse.

Infatti, mentre i delitti non vengono mai mostrati e ci si limita al ritrovamento dei diversi cadaveri e di messaggi scritti con il sangue, tra abbondanza di dialoghi e qualche colpo di scena la situazione della oltre ora e quaranta di visione che maggiormente testimonia l’epoca reaganiana in cui venne realizzato il lungometraggio è quella dello scontro a fuoco conclusivo nella palestra.

 

Skinner (1993)

Simpatico e di bell’aspetto, il giovane Dennis Skinner, ovvero il Ted Raimi fratello del Sam regista dello splatter cult La casa e della trilogia cinecomic Spider-man, è il nuovo coinquilino di Kerry Tate, dal volto della Ricki Lake di Grasso è bello, del tutto ignara del fatto che, a causa di un’infanzia inquietante, di notte il ragazzo si trasformi in un assassino seriale impegnato a depredare prostitute e chiunque lo disprezzi o si prenda gioco di lui.

Vittime che scortica in maniera raccapricciante, senza immaginare che sulle sue tracce si stia mettendo vendicativamente Heidi, incarnata dalla ex porno star Traci Lords, sfigurata e piuttosto malandata in quanto sopravvissuta proprio ad uno dei feroci attacchi del folle.

E sono infatti le impressionanti immagini degli scuoiamenti umani a rappresentare il piatto forte dell’operazione messa in piedi Ivan Nagy, proveniente dalla televisione e, a quanto pare, in seguito dedicatosi a prodotti in fotogrammi decisamente “bollenti”.

Un’operazione ad alta tensione che avanza lentamente per immergersi in maniera progressiva in un territorio cinematografico maggiormente legato all’horror, con l’omicida che, nell’indossare come nulla fosse la pelle di coloro che uccide, non può fare a meno di suggerire influenze provenienti dalla figura dell’Ed Gein ispiratore, tra gli altri, di boogeyman storici del genere quali il Leatherface di Non aprite quella porta e l’Hannibal Lecter de Il silenzio degli innocenti.

 

Francesco Lomuscio