Intervista a Daut con il suo singolo Pensaci sempre in continua evoluzione artistica

Pensaci” è un brano dedicato ad un amore passato, che sotto il calore delle feste si fa sentire come un regalo indesiderato sotto l’albero della malinconia. Questa nuova uscita dà lo start allo stile melodico di Daut ancora in esplorazione. “Per una persona, ma per le persone.” Daut

Curiosiamo sull’artista e la sua musica in questa intervista tra passato, presente e futuro!

Ciao Daut, qual è stato il tuo percorso di crescita musicale fino ad oggi?

Ho iniziato nel 2016, a 16 anni, scrivendo testi su basi improvvisate al pc o trovate su YouTube, con uno stile prettamente Rap e una mano descrittiva e serrata, un vero e proprio sfogo creativo.

Un anno dopo ho conosciuto una crew torinese che, tra alti e bassi, mi ha portato alla realizzazione di un EP di 6 tracce che mi piace definire “fantasma”, non essendo mai stato pubblicato. Quest’ultimo, anche se inconclusivo, mi ha dato un’esperienza enorme sull’organizzazione e le difficoltà che stanno dietro a ogni progetto, senza parlare del fatto che conteneva anche, in alcuni brani, i miei primi passi nel cantato melodico.

Gli anni successivi sono stati importanti per la mia crescita musicale. Ho conosciuto ragazzi con cui ho condiviso l’ambizione e ho fatto parte di un gruppo con alcuni di loro, arrivando ai primi video e, soprattutto, alle prime pubblicazioni che racchiudevano tutti i miei progressi fatti sino a quel punto, un misto di Rap, Trap e cantato, con una tecnica più libera e spontanea.

Nel 2022, dopo aver deciso di continuare il mio percorso in solitaria, ho incontro il mio attuale manager che mi ha dato la spinta giusta per uscire finalmente come artista.

“Bolla”, il mio primo singolo, e “MAUI EP”, il primo progetto ufficiale da indipendente uscito nel 2023, hanno dimostrato la mia versatilità e il mio miglioramento nella scrittura, passando da un rap tecnico a un cantato pop. Ho avuto poi la possibilità di collaborare con artisti di rilievo italiani come Rico Mendossa in “Outfit nero”, singolo pubblicato dopo l’uscita dell’EP.

Questa stagione mi ha regalato molte soddisfazioni, sia a livello di numeri che a livello di esperienze, ma mi ha anche insegnato molto. Qui arriviamo a “Pensaci”, il mio ultimo singolo, un brano differente dagli altri che farà da porta per un prossimo progetto pieno di novità.

Quali sono state le tue fonti di ispirazione?

Direi che la vita in sé è la più grande ispirazione, più nello specifico le emozioni e i sentimenti che ti fa provare. Il fatto che il mio nome d’arte sia Daut (dubbio in inglese, ma scritto nel modo in cui si pronuncia) serve a sottolineare il mio modo di pensare, sempre pronto a mettere in discussione tutto. Parlando di musica, sono sempre stato influenzato dal suono Hip Hop americano e dalle melodie Italiane.

Elencaci cinque artisti o band che hanno influenzato il tuo sound e in che modo.

Travis Scoot, un artista che mi ritrovo spesso ad ascoltare: il suo sound moderno e sperimentale influenza le mie melodie e la tipologia di beat che vado a scegliere per scrivere.

Drake, un artista di punta per me: la sua scrittura versatile mi ha portato molte volte a sperimentare con la mia voce e a essere più espressivo.

Kendrick Lamar, l’artista che mi ha influenzato di più in assoluto: la sua capacità di saltare da un genere all’altro mantenendo, però, sempre la sua originalità ha sempre alimentato la mia ambizione e voglia di sperimentare in maniera unica.

The Weeknd, la voce melodica americana che più apprezzo: il modo in cui fa trasparire i sentimenti nei suoi testi e vocalizzi è una fonte perfetta per trovare delle melodie d’impatto.

Laura Pausini, un’artista che porto dall’infanzia: mia sorella la ascoltava e ascolta molto, quindi è naturale che nel mio percorso sia finito per essere trascinato anche  in una sonorità italiana, più sentimentale e leggera.

Hai mai pensato di cantare in inglese cercando di oltrepassare i confini nazionali?

Certo, ho già scritto dei brani totalmente in inglese, ma prima di pubblicarne qualcuno voglio rafforzare la mia fluidità nel parlarlo. Per ora mi limito a inserirlo qui e lì per vederne un feedback e allenarmi.

Come nasce un tuo brano di solito?

Solitamente, usando i type beat di YouTube, cerco una base che mi ispiri subito una melodia e a quel punto creo subito una bozza intorno ad essa. A volte però capita che scriva senza avere una strumentale sotto da seguire, quando succede, quasi sempre, il brano esce con una marcia in più.

Hai pensato di pubblicare un album? Se sì, quando uscirà? Oppure continuerai facendo uscire singoli come esige la discografia di oggi?

Lavorare ha un album è uno dei miei desideri più grandi, ma prima voglio allargare il numero di persone che posso raggiungere e dare una forma precisa alla musica che porto, così che sia subito riconoscibile. Un album non è ancora pianificato, ma un mixtape sì!

Lasciaci un messaggio!

Con il nuovo anno arriveranno delle news importanti, restate in ascolto! Voglio anche ringraziare il mio team per il continuo supporto. Love.