Intervista agli Oops con il loro singolo d’esordio Balene

Esce “Balene”, il primo singolo ufficiale della band Oops. Un connubio perfetto tra poesia, pop dalle venature folk-rock, un visionario cantautorato e pura e delicata passione per la dea musica. “Balene” è sui principali stores digitali e nelle radio in promozione nazionale. Parliamone con la band tra curiosità e news in questa intervista.

Ciao ragazzi, come e quando prende vita il progetto degli Oops?

Ciao, il progetto parte all’inizio del 2022, in fase post pandemica. Nasce per l’urgenza creativa comune e la voglia di esprimerci senza seguire i dogmi di nessun genere.

C’è differenza tra ciò che ascoltate e ciò che in realtà componete e cantate?

Lorenzo: i miei ascolti vanno dal punk, alla new wave, al power pop e al cantautorato, detto questo le nostre canzoni nascono senza troppa progettualità, sono istintive, quindi alcune sono orecchiabili e leggere, altre ipnotiche e oscure, altre semplicemente incazzate. Ci sembra una miscela originale.

Mattia: i miei ascolti sono variegati, vanno dal metal fino all’indie, per quanto riguarda la fase compositiva sono esattamente in linea con ciò che ha espresso Lorenzo.

Mirko: Sono un ascoltatore ossessivo della musica, ascolto per mesi di fila lo stesso album per interiorizzarne l’essenza. Non tutti i miei ascolti coincidono con quello che componiamo, sicuramente apprezzo molto la musica alternative rock, ma ascolto anche metal, punk e musica elettronica.

Quali sono le vostre fonti di ispirazione?

Lorenzo: nel periodo in cui sono nati i testi di queste canzoni mi sono immerso nell’immaginario sviluppato da Madeline Miller con i suoi libri di esordio che sono diventati dei veri best sellers: La canzone di Achille e Circe. La fascinazione per le divinità dell’Odissea viene da lì. E poi, l’epica di Moby Dick, un libro che mi ha sconvolto.

Mattia: Da un punto di vista sonoro per quanto riguarda la chitarra sicuramente fonti di ispirazione sono i Verdena, Teatro degli Orrori e Muro del Canto.

Mirko: Amo tre batteristi della scena alternative italiana: Luca Ferrari, Fabio Rondanini e Francesco Valente, le band in cui suonano o hanno suonato sono le mie ultime passioni ed ispirazioni musicali.

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra di musica?  

Lorenzo: non so dove stia andando la musica in generale, spero le nostre canzoni arrivino a qualcuno ma a prescindere da questo, viaggiano sicuramente su binari personali molto peculiari.

Mattia: la musica suonata si sta perdendo purtroppo sempre di più e viene sostituita dalla digitalizzazione del prodotto, la nostra musica ha l’intenzione invece di essere e meno di apparire.

Mirko: La musica da anni sta prendendo un binario, secondo me, troppo digitale, sono un amante della musica dal vivo, dai grandi live ai private show fatti in una cantina. Spero tanto che in questa fase post pandemica si possa continuare a fare tanta musica dal vivo. Spero che la nostra musica arrivi alle orecchie di chi possa apprezzarla, non siamo adatti a tutti gli ascoltatori ovviamente.

Se aveste la possibilità di aprire un concerto a un big della musica internazionale ad uno stadio, affrontandone il pubblico con la vostra musica… chi scegliereste e perché? Vi sentireste pronti per una esperienza simile?

Lorenzo: Siamo in piedi da un anno e stiamo vivendo la fase entusiasmante della gavetta. Probabilmente non siamo pronti per un grande palco ma lo saremo molto presto. Nei piccoli locali già spacchiamo abbastanza, nel senso che ci divertiamo e percepiamo un’energia molto intensa.

Mattia: Non mi sentirei di scegliere dei big a livello internazionale, ma per lo più artisti che hanno successo in Italia che spaccano davvero; sicuramente i Verdena (come dice Mirko) e Giancane. Il motivo di questa scelta è che sono persone umili, amanti della buona musica.

Mirko: Se potessi aprirei un concerto dei Verdena o Di Carmelo Pipitone; ho avuto modo di conoscerli durante i loro concerti e sento che sono persone molto in linea con noi, gente semplice e genuina amante della socialità che ronza intorno alla musica dal vivo.

Concludete l’intervista con un messaggio!

Lorenzo: non vergognatevi di niente, nessuno è inferiore.

Mattia: la più grande forma d’arte è l’espressione di se stessi.

Mirko: Tutto accade per un buon motivo, anche quello che sembra voglia distruggerti.

 

 

 

 

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