L’Iperuranio racconta il singolo L’andirivieni

Benvenuti a questa intervista esclusiva con il talentuoso cantautore triestino, L’Iperuranio, in occasione del lancio del suo nuovo singolo, “L’andirivieni”. Il brano è il quarto singolo estratto dal prossimo album intitolato “La Verità è un’altra”, e rappresenta un capitolo dedicato alla Vita. Come sempre, le sue liriche sono un veicolo per esplorare temi profondi e attuali. Nelle rime fluenti e nei giochi di parole si nascondono messaggi più intensi, che toccano argomenti come l’onnipresenza della tecnologia, l’incalzante analfabetismo funzionale, la sete crescente di celebrità senza sforzo e la perdita di umanità nelle relazioni interpersonali. Nonostante il caos della vita moderna, l’artista ci suggerisce come trovare il modo di vivere con gioia attraverso la sua inconfondibile ironia. 

Ciao Nicola, oggi sei nostro ospite per parlare del tuo nuovo singolo “L’Andirivieni” e del tuo prossimo album “La Verità è un’altra”. Cominciamo con il singolo. Puoi spiegarci un po’ di più sulla canzone e quali sono le ispirazioni dietro di essa?

Ciao! Tutto è nato proprio dalla parola “andirivieni” che mi è spuntata dopo aver composto il ritornello. Da lì a poco ho cominciato a parlare di “vita” che è, appunto, un grande andirivieni. Se il ritornello è generale e descrive la vita come un’alternanza di esistenze, incertezze e cazzate, la strofa invece va dritta al punto. Ci ho messo tutta la mia amarezza nei confronti del mondo attuale, costituito da una umanità sempre meno umana. Non a caso parlo di “ibridi fra uomo e cactus”…

Il titolo del prossimo album, “La Verità è un’altra” è intrigante. Cosa possiamo aspettarci dall’intero disco in termini di temi e suoni?

Dopo aver scritto le prime canzoni ho capito dove andassi a parare. Stato tirando fuori tutti i miei fastidi e tutte le verità che si sanno ma non si dicono, così ho continuato di conseguenza. Già nei primi tre singoli si può notare. In “Fare Domani” dico che faccio domani quel che devo fare oggi. In Ancora un altro po’” che non posso promettere di amare per sempre ma ancora un altro po’ alla volta, altrimenti sarebbe una promessa falsa. Infine in “Esotica” mi sono preso gioco delle canzoni basate su paroline “magiche” di moda, come cocktail e città lontane.

Il sound sarà variegato, già in questi primi estratti si sentono direzioni diverse, ma di sicuro, ci sarà una presenza contemporanea di parti suonate e parti sintetiche.

Come definiresti l’evoluzione del tuo stile musicale rispetto ai tuoi lavori precedenti?

Diciamo che il primo disco raccoglieva pezzi scritti in 12 anni. Questi li ho scritti quasi tutti insieme con una visione comune. Io rimango lo stesso cialtrone di vent’anni fa, ma col tempo, vuoi o non vuoi, ho imparato cose anch’io. Quindi ora sono semplicemente più consapevole ma non meno genuino. Quello che posso dire è che è mia intenzione avvicinarmi ancor più all’elettronica in futuro.

Qual è la cosa che ami di più nel creare musica?

L’unico vero talento che ho è quello di avere idee che mi spuntano gratis, senza averle chieste e in qualche modo riesco a trasformarle in qualcosa di concreto. Questo atto è quello che mi fa sentire vivo.

In che modo i social possono essere utili per l’attività di un artista?

Sono indubbiamente fondamentali per “esistere”. Io un po’ me ne sbatto e li uso come va a me. Quindi magari esisto per pochi e per “meno di quelli che potrebbero” ma sto a posto così. Se poi uno mi trova e ci si ritrova sono contento.

Ti va di ricordarci i tuoi contatti per trovarti in rete?

I boomer (come me) mi trovano su Fb  https://www.facebook.com/liperuranio/ . I semi-giovani su instagram https://www.instagram.com/liperuranio_official/ I visionari su youtube https://www.youtube.com/c/liperuranio I super-giovani da nessuna parte poiché detesto tik tok.

Comunque, in generale, digitando L’Iperuranio su google mi si trova con una certa facilità, ahah.