MONS: la pioggia non è per sempre

Esordio torinese firmato dai MONS, disco di gustose influenze hip-hop, RnB e immancabile forma pop dai colori molto british. La bellezza della resistenza, quel margine oltre alla resilienza, un messaggio di speranza che si fa leggero nelle sembianze quotidiane della nostra attualità. La musica dei MONS si poggia con gusto snello e libero da etichette e sa bene come celebrare degli stilemi classici di grande storia. Il titolo di questo lavoro – “Non può piovere per sempre” – rimanda a cose importanti di una nostra adolescenza… forse senza volerlo… o forse certe cose sono sempre naturali, qualsiasi sia il tempo in cui ci viene da pensarle…

Noi parliamo spesso di bellezza: qualcosa che mettiamo al centro delle cose, qualcosa che non trattiamo solo superficialmente come estetica effimera. Per voi cos’è la bellezza
Innanzitutto il concetto di bellezza è estremamente soggettivo, cambia da individuo a individuo. Secondo noi, tutto ciò che che riesce a far emozionare e a trasmettere sensazioni è una forma di bellezza. Per noi la bellezza più autentica è salire sul palco e suonare, è il nostro lato più vero e forse anche più vulnerabile. Difficile raggiungere questo tipo di bellezza ideale in altre occasioni.

Estetica e contenuto: voi siete assai attenti al lato scenico, il vostro genere è anche figlio di un certo immaginario estetico. Come bilanciate il bisogno di gusto estetico con i contenuti
I nostri live rispecchiano le nostre potenzialità in studio: cerchiamo di non progettare tutto a tavolino perché preferiamo essere guidati da istinto e sensazioni. Il gusto estetico ha la sua parte, ma i contenuti delle nostre canzoni sono il lato più importante della musica che vogliamo portare, in studio come dal vivo.

La copertina di questo primo disco è un forte esempio di questo equilibrio di cui parlavamo. Bellezza visionaria dal forte contenuto… come nasce?
Lo studio grafico EBLTZ ci ha proposto la copertina di Non Può Piovere per Sempre subito dopo aver ascoltato tutte le tracce dell’album. La mano sinistra con le cinque dita piegate rappresenta i cinque componenti della band, ma al tempo stesso la linea della vita, disegnata in bianco, simboleggia il destino su cui l’equilibrista si trova in bilico. La precarietà della vita e gli imprevisti sono i punti chiave del disegno e dell’album più in generale.

L’America glamour dell’ANB, del Soul, del pop macchiato di rock. Qual è la vostra collocazione? Cosa vi appartiene maggiormente?
Ci definiamo pop con qualche sfumatura di hip hop! Le nostre principali influenze sono Willie Peyote, Twenty One Pilots, Davide Shorty ma in generale ci piace definirci “onnivori” musicalmente.

Chiudiamo tornando all’origine: MONS cosa significa?
Mons letteralmente non ha alcun significato. Non è neppure un acronimo… si tratta di una parola inventata. A Grugliasco, città in provincia di Torino, esiste da anni ormai una scritta fatta con la bomboletta nera: “SNOW”, neve in inglese e titolo di una celebre canzone dei Red Hot Chili Peppers. Mons è proprio la parola show ruotata di 180 gradi e racchiude il nostro amore per le sonorità dei Red Hot, ma soprattutto ci ricorda la città in cui ci siamo conosciuti e Sismo cresciuti insieme.