Earth, un giorno straodinario: la prospettiva animale

Earth, un giorno straordinario è un viaggio tra le bellezze naturali del nostro mondo. Lo spettatore si ritrova a seguire, con una nuova prospettiva, il moto, apparente, del sole nel cielo, dall’alba al tramonto.
I protagonisti sono d’eccezione: piccole iguane appena nate che e immediatamente alle prese con i pericoli della vita, una cucciola di zebra che si trova ad affrontare un fiume in piena, un pinguino maschio che sfida il mare in tempesta per procacciarsi il cibo necessario alla sua famiglia, un branco di capodogli chiacchieroni e un bradipo disposto a (quasi) tutto per trovare l’amore, e tanti altri animali ancora.

Earth, un giorno straordinario segue la vita di ogni giorno di coloro che popolano la Terra, seguendo il ritmo del sole, indispensabile per l’esistenza, sia in presenza che in assenza.

Si tratta di un documentario incentrato non sull’aspetto generico di un singolo animale e di come questo viva all’interno di un dato ambiente; infatti ci vengono raccontate delle storie, tutte collegate tra loro dal lento (e, a tratti cocente) passaggio del sole.

Secondo il regista Richard Dale, questo non è solo un film che deve intrattenere, bensì una sorta di spot a favore della Terra, perché, a suo parere, se vi fossero degli alieni, lì fuori, dovrebbero assolutamente fare una vacanza sulla Terra per scoprirne ogni singola meraviglia che vi vive. Per l’altro regista, Peter Webber, invece, ogni animale aveva il diritto di raccontare la sua storia, quindi, per coinvolgere maggiormente il pubblico, doveva assumere caratteri antropomorfi. Per questo nascono il bradipo innamorato, il western con le giraffe e le grattate comiche dell’orso bruno.

Mentre lo spettatore viene accompagnato nella versione italiana dalla voce narrante di Diego Abatantuono, il quale, con ironia, dolcezza e semplicità, non sovrasta mai le immagini sullo schermo.

Earth, un giorno straordinario è un film che va amato, proprio come andrebbe amato il nostro bellissimo pianeta.

 


 

Mara Carlesi