MAURIZIO MATTIOLI DAL TEATRO ALLA SERIE IMMATURI

Una grande esplosione d’ironia e simpatia chiamata: Maurizio Mattioli. Il maestro della comicità arriva a Mondospettacolo con eleganza e con quella semplicità che siamo abituati a vedere quando recita.

L’attore romano muove i suoi primi passi già negli anni ’70 con piccole interpretazioni, in seguito negli anni ’80 inizia la sua camminata verso il successo interpretando ben oltre novanta film dedicati al grande schermo.

Da principio inizia ad attirare l’attenzione verso di se attraverso le parodie di Bill Clinton e di vari personaggi negli spettacoli del Bagaglino, compagnia teatrale fondata da Pier Francesco Pingitore, proseguendo poi sempre il suo cammino in svariati spettacoli teatrali e televisivi da loro messi in scena.

In lui però cresce ancora una grande passione: quella di doppiatore che lo vede ben presto doppiare numerosi personaggi in cartoni animati e film d’animazione tra cui Z la formica e La gang del bosco, prestando poi la voce anche al personaggio di Dog Chapman, nella serie Dop The Bouty Hunter, trasmessa in Italia sul canale gxt della piattaforma sky.

Inimitabile è stato il personaggio di Nino Diamanti in Anni 60 per non parlare poi delle successive tre edizioni messe in scena di Rugantino, dove farà parte del cast teatrale.

Ma la sua bravura viene affermata nel 2014 quando riceve il riconoscimento speciale di Leggio d’oro Alberto Sordi.

Lei hai iniziato la sua carriera molto presto, qual’è stata l’esperienza più significativa di tutto il suo percorso?

Io ho avuto tante soddisfazioni, l’arrivo al Baglino l’ho desiderato molto ed è arrivato, poi di seguito al Sestina, Salone Margherita, queste sono state due tappe fondamentali: Bagaglino e Sestina.

Secondo lei che qualità deve avere un attore?

Bella domanda!

Lucidità nel giudicare i propri mezzi, capire se è soltanto un hobby o se è una grande passione e se poi ci siano soprattutto le possibilità. Spesso questa lucidità manca e quindi uno va avanti creandosi frustrazioni, dicendo di non essere abbastanza fortunato perché quello è raccomandato. Allora a sentire tutte queste cose vuol dire che si è demoralizzato. Alla fine io penso che come è passato per me e tanti altri, un treno passa per tutti.

Ha lavorato con tante bellissime donne, com’è stato il rapporto con loro?

Ottimo, un magnifico rapporto, una De Rossi, una Ferilli, con Pamela al Bagaglino, Valeria Marini, per carità uno splendido rapporto con tutte.

Lei ha una grande carriera alle spalle, sente di aver fatto tutto quello che desiderava?

Qualcosa c’è ancora da fare, però non dipende da me. Mi piacerebbe tanto fare la parte di un prete o un poliziotto, un po’ fatti alla loro maniera, un po’ particolari.

Diversi quindi dai soliti personaggi che ha interpretato?

Diversi ma divertendosi però con un po’ d’ironia da parte mia, della mia esperienza, insomma come li farebbe Mattioli. Non necessariamente comici esagerati, insomma tutt’altro.

Purtroppo lungo la sua strada oltre alle gioie, soddisfazioni, ha dovuto vivere anche un grande dolore per la perdita di sua moglie, dove ha trovato la forza per reagire?

Di dolori ne ho attraversati parecchi ma quello di mia moglie è stato più forte. Se ti manca la forza, cosa fai, ti butti al fiume, che fai, o continui e vai, o sennò cadi e muori.

Ricominciare dalle esperienze e dai consigli che una moglie straordinaria ti ha dato in quarantanni. Qualcosa dentro di rimane.

Lei ha paura della solitudine?

Si, ho paura della solitudine, ma ancora non mi avvolge, ne sono al momento esentato.

Dietro quella sua grande personalità e ironia, che uomo si nasconde?

Un uomo che vedono tutti con qualche alti e bassi, qualche momento in cui ho bisogno di star da solo, ma solo quello.

Qual’è la sua opinione sul tema che oggi spopola, in merito alle testimonianze di alcune attrici sulle molestie sessuali ricevute nei confronti di produttori e registi?

La violenza è una cosa brutta, la consenzienza no, quella non mi meraviglia anche con l’età diversa come tra un uomo di sessantanni e una ragazza di vent’anni, ma se c’è la consenzienza , la volontà da parte di tutti e due quindi non mi scandalizza. Mi scandalizza la forza, i lividi addosso, picchiare una donna.

Io posso capire se c’è una certa venerenza, ci può stare che una donna ti piace più di un’altra, così come può succedere ad una donna che gli può piacere un uomo più di un altro, limitando però alle parole, insomma alle cose carine, senza mai superare i limiti della decenza, quello che poi sconfina nella violenza.

I suoi prossimi impegni lavorativi dove la porteranno?

A Roma in teatro con Stefano Reali e poi uscirà Immaturi la serie.

Io raramente ho avuto dei programmi lunghi un anno o due, ho fatto tutto in breve tempo e fino ad oggi è andato tutto bene.

La passione per la recitazione è qualcosa che nasce dentro e la comicità è un dono speciale che pochi hanno, perché chi riesce ancora a far ridere la gente in un mondo così cattivo e crudele ha una grande qualità. Maurizio Mattioli è un cocktail di tutto questo, capace di emozionare attraverso i personaggi che doppia ed un allegro simpaticone nei ruoli che deve recitare, insomma un vero maestro, dotato di una spiccata bravura che lo porta così ad essere tanto amato ed apprezzato dal pubblico.

L’allegro uomo che noi tutti conosciamo e che tra una comicità e l’altra dentro il suo cuore scorre ancora un gran dolore per la perdita di sua moglie che custodisce insieme ai ricordi più belli che ha condiviso con lei , perché come dice un detto, dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna, di cui oggi ama conservare le cose più belle condivise insieme.

Ma noi lo ameremo sempre un grande maestro così, nei momenti più tristi in cui a volte sente il bisogno di star con se stesso e nei momenti in cui, attraverso i suoi simpatici personaggi, entra nelle nostre case regalandoci un semplice sorriso ed un simpatica risata, perchè a noi Maurizio Mattioli piace così.

Loredana Berardi