70 anni di Porsche e non sentirli: a Torino una grande festa!

70 anni di Porsche e non sentirli!

Grande Festa in riva al Po’ e in città: Celebrati  a Torino, in occasione di “PARCO VALENTINO Salone Auto Torino”, la prestigiosa kermesse voluta da Andrea Levy nella fu Capitale d’Italia, che proprio quest’anno celebra la 4° Edizione, i 70 anni della Casa di Stoccarda.

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In quello che può essere considerato come uno degli appuntamenti clou dell’intera Manifestazione, il pubblico di appassionati e non, ha potuto così  ammirare i modelli Panamera Turbo S E-Hybrid, 911 Carrera 4 Gts e 718 Cayman Gts in mostra al Valentino e in piazza Castello per tutti i cinque giorni dell’evento, che sta per concludersi. I torinesi, gli appassionati e i semplici curiosi, che in questi giorni hanno visitato il salone, hanno potuto estasiarsi alla vista  dei modelli Porsche che hanno fatto la storia dell’Automobilismo, dandosi  appuntamento in piazza Castello, all’ombra della Mole Antonelliana, simbolo della città, su cui è stato proiettato  il logo di casa Porsche. Successivamente tutti i fan della casa tedesca  e gli amanti del design sportivo hanno potuto ammirare la parata delle Porsche, dalle 356 ai modelli di più recenti. La carovana di auto sportive partita da piazza Castello e, attraverso un percorso che ha toccato  via Roma, via Po e corso Massimo d’Azeglio, ha raggiunto il Castello di Architettura per la festa privata dedicata ai clienti Porsche. Un entusiasta Alessandro Simoni, amministratore delegato di Erre Esse Centri Porsche ha dichiarato che  “A 70 anni esatti dalla produzione della prima Porsche siamo lieti di festeggiare con i nostri clienti e amici questa importante ricorrenza. Ricorrenza che personalmente ritengo molto importante in quanto posso affermare, non senza un briciolo di orgoglio, di aver vissuto molto da vicino questa bellissima storia che ha fatto di Porsche uno dei più prestigiosi marchi di autovetture sportive al mondo“. Davvero un grande appuntamento quello di Torino e del Salone, per tutti gli amanti della Porsche , e siamo davvero in tanti, una vettura davvero unica e piena di fascino, e una Festa strameritata, andata avanti fin quasi al mattino, col taglio di una splendida torta che ha concluso, idealmente, i festeggiamenti.

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L’otto giugno di settanta anni fa la prima Porsche veniva targata con la numerazione K 45-286, per circolare in Austria, nella regione della Carinzia, scrivendo la prima pagina di un libro senza fine e che continua ad aggiungere capitoli, uno dopo l’altro. Quell’auto era la prima 356, nient’altro che un  prototipo basato sulla meccanica rivisitata del Volkswagen Maggiolino. Le due vetture, del resto, sono figlie dello stesso padre, quel Ferdinand Porsche che già negli anni Trenta aveva iniziato a progettare la prima auto del popolo e che successivamente aveva iniziato a pensare a una variante tutta sportiva.

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La prima Porsche della storia aveva E sarà la carrozzeria barchetta e un motore boxer da soli 1,1 litri e 40 CV a caratterizzare la prima Porche della Storia. La velocità che raggiungeva grazie a quei cavalli e la sua leggerezza (solo 600 kg), erano sufficienti per raggiungere i 140 km/h. La serie 356 sarebbe stata prodotta fino al 1966 in versioni sempre più veloci e potenti, con tantissime varianti di carrozzeria. E sarà nel 1963 che il nipote del fondatore, “Butzi”, creerà l’auto doventata  immortale, con la quale  si identifica lo stesso marchio tedesco, ovvero la mitica 911.

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In verità giova ricordare che  il primo numero scelto dalla Porsche era 901, peccato che quel numero, così come tutte le altre cifre di tre numeri con lo zero in mezzo, era già stato registrato dalla Peugeot. E dunque nasce la 911, che  è rimarrà negli anni praticamente  uguale a sé stessa per circa 35 anni, fino al 1997, anno che segnerà l’ultimo anno di produzione del motore raffreddato ad aria che impediva l’adozione di soluzioni tecniche come la testa a quattro valvole per cilindro.

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E sarà proprio il  1997 l’anno della rivoluzione, con la nascita della serie 996 che ha dato nuova giovinezza al modello, ponendo le basi per un successo davvero planetario. a cavallo tra gli anni Settanta e i primi anni Novanta, dunque immediatamente prima di questo periodo, la Porsche aveva intrapreso  strada diversa, con i modelli a motore anteriore, cambio e trazione posteriore: quelli delle  serie 924, 944, 968 e 928, progettati inizialmente insieme al Gruppo Volkswagen per il marchio Audi e poi sviluppati autonomamente. Ma la vera svolta, sarà proprio  tra il 1996 e il 1997, quando oltre alla prima 911 raffredda a liquido uscirà sul mercato anche la Boxster, una spider a due posti, con motore centrale che rappresentava il modello di ingresso al mondo Porsche. Quasi 10 anni dopo, più precisamente nel 2005 arriverà anche la versione coperta, la Cayman.

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E Nel 2002, poi, con  la seconda era della Porsche in  sinergia con il Gruppo Volkswagen nasce  il  Suv Cayenne, rispondendo così in modo magistrale e ai gusti del mercato premium in continua evoluzione. Oggi la Cayenne è arrivata alla terza generazione  affiancata recentemente sia dall’ammiraglia Panamera che da un Suv più compatto, come la Macan. È soprattutto grazie ai veicoli a ruote alte che la Porsche ha da tempo infranto la soglia delle 200.000 auto vendute ogni annulamente, spostando il suo core business, almeno in termini numerici dalle auto sportive ai Suv.

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Grandi anche i successi nel motorsport, praticamente in tutte le categorie, e dalla progettazione di vere e proprie supercara kune autentiche icone, come le ormai mitiche 959 e Carrera GT. Tutto questo in attesa della prossima svolta che porterà anche Porsche nel mercato delle auto elettriche: il primo modello, anticipato dalla concept car Mission E, è atteso per il l’anno prossimo.

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E per gli anni a venire, siamo sicuri che saprà ancora stupirci, da par suo, con nuovi e splendidi modelli al’altezza della sua storia

Galgano PALAFERRI.