Venezia73: Leone d’Oro al filippino “The woman who left”, premiati Tom Ford ed Emma Stone

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione la 73a edizione della Mostra del Cinema di Venezia. A condurre la serata l’attrice Sonia Bergamasco, brillante interprete di Quo Vado? di Checco Zalone. Presenti in sala gli stati maggiori del Festival, con il presidente Paolo Baratta e il direttore Alberto Barbera.

Per il concorso ufficiale la giuria presieduta dal regista Sam Mendes ha assegnato il Leone d’Oro per il miglior film ad Ang Babaeng humayo (The woman who left) di Lav Diaz. Il regista ha ringraziato “tutto il popolo filippino che lotta.. e lotta per l’umanità“. Il film di Diaz, che dura ben 3 ore e 46 minuti, è la struggente storia di una donna che esce di prigione dopo trent’anni di ingiusta reclusione e dovrà ripercorrere tutta la sua vita.

Lav Diaz, regista di The woman who left
Lav Diaz, regista di The woman who left

Il Leone d’Argento per la miglior regia è stato assegnato ex aequo ad Amat Escalante per La region salvaje (The untamed) e ad Andrei Konchalovsky per Paradise.

Andrei Konchalovsky
Il regista Andrei Konchalovsky

La Coppa Volpi per il miglior attore a Oscar Martinez per El ciudadano ilustre (The distinguished citizen)

La Coppa Volpi per la miglior attrice a Emma Stone, barista aspirante attrice in La La Land di Damien Chazelle.

Emma Stone
Emma Stone all conferenza stampa di “La La Land” a Venezia

Il Premio per la miglior sceneggiatura è stato assegnato a Noah Oppenheim per Jackie di Pablo Larraín.

Il Premio Speciale della Giuria è andato a sorpresa al western horror The bad batch di Ana Lily Amirpour, stroncato da quasi tutta la critica.

Il Premio Marcello Mastroianni per il miglior attore/attrice emergente è andato alla tedesca Paula Beer, emozionatissima protagonista di Frantz di François Ozon.

Paula Beer in "Frantz"
Paula Beer in “Frantz”

Per la sezione Orizzonti, ben 7 i premi assegnati dalla giuria di Robert Guédiguian. Il paraguaiano La voz perdida di Marcelo Martinessi è il miglior cortometraggio, mentre il premio per la miglior sceneggiatura va al cinese Ku Qian (Bitter money) di Wang Bing. Il miglior attore è Nuno Lopes, pugile in São George di Marco Martins e la miglior attrice è Ruth Diaz per Tarde para la ira (The fury of a patient man) di Raul Arevalo. Premio Speciale della Giuria a Koca Dünya (Big big world) di Reha Erdem. La miglior regista è Fien Troch per Home, ed infine il miglior film è il documentario sugli esorcismi siciliani di Padre Cataldo, Liberami di Federica Di Giacomo.

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Liberami

Il Leone del Futuro – Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis è stato assegnato dalla giuria presieduta da Kim Rossi Stuart a The last of us di Ala Eddine Slim. Consegnati da un simpatico Marco Giallini i due assegni da 50 mila euro al regista e al produttore del film, che ha anche ringraziato in italiano il suo maestro Franco Di Giacomo.

Per Venezia Classici premiati due film dal presidente di giuria Roberto Andò (autore anche di un paio di gaffes): il miglior documentario è Le concours di Claire Simon, e il miglior restauro è Break up – L’uomo dei cinque palloni del compianto Marco Ferreri.

 
 

Ivan Zingariello

 

Venezia 73