L’angelo del male – Brightburn: in blu-ray la versione integrale mai vista al cinema

Annunciato come prodotto cinematografico interessato prendere il dna dei film di supereroi per fonderlo al genere horror, quando è arrivato nelle sale italiane a fine Maggio 2019 lo si aspettava come elaborato destinato a trasformarsi immediatamente in cult, tenendo soprattutto in considerazione il fatto che in qualità di produttore vi figura il geniale James Gunn, autore di Slither e Guardiani della Galassia.

Sceneggiato da suo fratello minore Brian e dal cugino Mark Gunn, invece, una volta approdato al cinema L’angelo del male – Brightburn ha finito non poco per lasciare l’amaro in bocca a molti appassionati, in quanto operazione che, al di là dell’interessante premessa, faceva avvenire fuori campo le diverse sequenze di morte e sfruttava più il sonoro che gli indispensabili shock visivi, apparendo in qualità di tipico proto-cinecomic tranquillamente adatto al pubblico degli under 14 amanti del Marvel Cinematic Universe e simili.

Grazie all’edizione blu-ray tricolore targata Sony pictures Home Entertainment, invece, scopriamo che quella versione distribuita su grande schermo altro non era che un cut decisamente edulcorato, probabilmente voluto proprio per attirare il pubblico (soprattutto quello dei giovanissimi) di Iron man e compagni di rassicuranti imprese, poco propenso allo splatter e alla violenza grafica capace di turbare le persone impressionabili.

Quindi, per la gioia dei fan del gore stavolta non mancano vetri conficcati nel bulbo oculare e mandibole staccate nel corso della circa ora e mezza incentrata sulla coppia del Midwest formata da Tori e Kyle, ovvero Elizabeth Banks e David Denman, i quali, dopo anni trascorsi a cercare inutilmente di concepire un figlio, vedono improvvisamente arrivare un neonato che sembra essere proprio il pargolo felice e in salute che tanto desideravano per completare la loro famiglia e che decidono di chiamare Brandon.

Una situazione che, senza dubbio, non può fare a meno di ricordare quella dei due campagnoli che finivano per diventare i genitori del Kal-El meglio conosciuto come Clark Kent e venuto giù dal pianeta Krypton nei fumetti DC riguardanti lo svolazzante Superman.

Una situazione che il regista David Yarovesky – proveniente dall’universo dei cortometraggi – sfrutta, però, per introdurre non un nuovo paladino della giustizia, bensì un personaggio tutt’altro che interessato a difendere gli esseri umani dal male, soprattutto una volta compiuti dodici anni e manifestante i connotati di Jackson A. Dunn.

Un ragazzino che si rivela scontroso, irrispettoso e rude, arrivando a fratturare la mano di una coetanea e ad uccidere chiunque desideri, man mano che manifesta occhi rosso fuoco e che si mostra in grado di levitare da terra.

Un Damien (per chi non ne fosse a conoscenza, il bambino demoniaco della saga Omen/Il presagio) sceso dallo spazio e destinato ad incarnare in fotogrammi la concretizzazione delle peggiori paure di un padre e di una madre riguardo alla propria prole.

Al servizio di un godibile mix in questo caso ulteriormente impreziosito dalla sezione extra del disco in alta definizione, costituita da cinque minuti di dietro le quinte, altrettanti in cui cast e realizzatori parlano della fusione tra superhero movie e storia dell’orrore, tre brevi aneddoti della Banks, di James Gunn e Yarovesky e commento audio di quest’ultimo.

Siete avvertiti: L’angelo del male – Brightburn sta per penetrare nei vostri lettori!

 

 

Francesco Lomuscio