CLAUDIA CONTE INTERVISTA LUCA GAETA

Cari lettori di Mondospettacolo,

oggi la Vostra redattrice Claudia Conte è in compagnia del regista Luca Gaeta, regista e autore romano.

Ciao Luca! Sei pronto a rispondere a TUTTE le mie domande? Bene. Iniziamo dalla prima. Sogni e aspirazioni di Luca bambino. Cosa volevi fare da grande?

Prima vediamo quante sono… Sogno ancora e aspiro ancora come quando ero bambino… è questo ciò che volevo fare da grande.

Sei autore di testi teatrali. Uno tra questi è “Dissolute Assolte (ovvero le donne del don Giovanni)”, storia da te riscritta prendendo ispirazione dai vari testi esistenti (De Molina, Molière, Da Ponte, Puskin, Frisch ed altri). Quando e cosa ti ha spinto a scrivere e mettere in scena questo avvincente testo teatrale?

Il Don Giovanni, come altri personaggi della letteratura e del teatro, è un’ assoluto (come Amleto o Don Chisciotte) e grazie a questa figura si può sondare l’animo dell’essere umano. Anche se l’idea di scrittura mi è venuta per riflesso…cioè capire ed entrare dentro la psiche della DONNA…universo impossibile…che nel testo passa dalla donna sedotta e abbandonata alla donna consapevole delle proprie armi di seduzione (per restare nella cronaca con tutti gli scandali…che poi scandali vecchi come il mondo sono…delle donne di Palazzo Grazioli che molto hanno fatto discutere); insomma mi interessava entrare a fondo dentro la psiche femminile e per entrare ho usato la chiave che poteva aprire ogni porta…la mente del DON GIOVANNI.

Sei un regista. Quali sono i tuoi registi preferiti? Qualcuno ti ha influenzato in modo particolare nella tua formazione?

Mi piace dire che per ora frequento il teatro da dentro facendo regia, ma che non sono un regista e che cerco solo un mezzo per comprendere gli esseri umani e comunicare con loro…ovviamente…per brevità dico…ok..faccio il Regista! Di registi teatrali amo Alex Rigola, Thomas Ostermeier, Oskaras Koršunovas, Edward Hall…nel cinema mi piacciono Hitchcock, Kubrick, Truffaut, Bergman…e i nuovi Nicholas Winding Refn e Derek Cianfrance. Ho avuto la fortuna di formarmi con un regista di talento che viene dalla scuola di Gabriela Lavia…Matteo Tarasco, ma l’ispirazione la prendo dalle persone comuni…da quello che accade nella vita di tutti i giorni…le cose che fuori dal mondo dello spettacolo ci colpiscono…per strada, al supermercato, in fila al casello delle autostrade…è lì che apro la mia moleskine nera e mi appunto qualcosa…con penne di fortuna poiché tendo a perderle di continuo.

Quali doti credi che bisogna avere per andare avanti nel settore artistico?

La paura di non farcela mai.

L’evento che ritieni il più importante della tua carriera.

Ancora non si è verificato. E anche quando accadrà ne cercherò subito un’altro. Anche se non so cosa significhi “carriera”, non mi appartiene come idea di vita.

CONFESSIONI DI UN BURATTINO SENZA FILI è un altro tuo interessante elaborato. Ci parli di questo tuo progetto?

Questo spettacolo è un monologo scritto a quattro mani con lo straordinario attore che lo interpreta, Salvatore Rancatore; racconta le vicende di un’ attore ( o di tutti quelli che vivono di arte) utilizzando come figura archetipica quella di Pinocchio, che ogni tanto, nel testo fa capolino. E’ una divertente e amara stand-up comedy molto poetica e musicata dal chitarrista degli Almamegretta Fefo Forconi ( che è in scena con l’attore). La fonte di ispirazione della messa in scena ci è arrivata dal geniale Andy Kaufman (direttamente da lui, ci ha telefonato…perché come molti sapranno questo attore americano è ancora vivo), quindi abbiamo voluto giocare con il suo mondo e anche rendere omaggio alla sua figura fuori dagli schemi. Lo spettacolo è piaciuto molto e hanno disturbato grandi nomi, facendo paragoni che ci hanno lusingato molto come quello di Giorgio Gaber.

Teatro o anche cinema? Parlami dei tuoi progetti cinematografici.

Il cinema è la prossima isola dove fuggire, ma ancora non ho preparato la valigia, ma mi sto attrezzando.

Ed ora cerchiamo di conoscere un po’ meglio Luca Gaeta dal punto di vista umano. Un tuo pregio ed un difetto.

Ma sicura che questa cosa interessi le persone?! Comunque il mio pregio è credere di avere solo difetti…e pensare il contrario è il mio peggior difetto.

Cosa ami fare nel tempo libero?

Non amo il tempo libero come concetto. Mi piace di più fare nulla mentre faccio qualcosa.

Progetti futuri.

Luca. (sorride)

Grazie per la piacevolissima chiacchierata, caro Luca. Manda un saluto ai nostri lettori di Mondospettacolo!

Grazie a te della bella intervista. Beh, che dire…Cari lettori di Mondospettacolo…capite anche voi che generalmente salutare qualcuno che non si conosce risulterebbe cosa superficiale, invece no, in questo caso non è così, la fantastica e cara Claudia mi ha detto tutto di voi e quindi posso dire con assoluta certezza che siete meravigliosi. Vi saluto con speciale stupore e meraviglia nel cuore…sempre.

Da Claudia Conte per ora è tutto! Alla prossima amici!

Claudia Conte