In blu-ray Le otto montagne, con Luca Marinelli e Alessandro Borghi

Guardando al noto libro di Paolo Cognetti Le otto montagne, datato 2017 e vincitore del premio Strega, Italia, Francia e Belgio hanno deciso di unire le loro forze cinematografiche per trasporre in immagini le parole di questo scritto.

Ed è così che il film  ha preso vita una co-produzione atta a regalare immagini e visioni di un racconto che parla della forte amicizia tra due uomini così lontani fisicamente, ma che si conosco e si frequentano sin dalla tenera età.

Utilizzando per protagonisti i validi Luca Marinelli e Alessandro Borghi di Non essere cattivo, al timone di regia uniscono le forze il Felix van Groeningen autore di Alabama Monroe – Una storia d’amore e l’esordiente Charlotte Vandermeersch, il cui occhio nordeuropeo (sono entrambi di origine belga) ci regala uno spaccato degno dell’amicizia narrata sullo sfondo di una natura valdostana che prende il sopravvento su tutto.

Andato in vacanza a dodici anni in un paesino della Valle d’Aosta, dove papà Giovanni (Filippo Timi) lo portava a passeggiare tra la  natura e la bellezza dei luoghi circostanti, il torinese Pietro (Marinelli), ormai più che trentenne, decide di tornare su posto per andare a trovare Bruno (Alessandro Borghi), suo amico d’infanzia lì abitante tra le montagne del Nord Italia. Perdutisi di vista per tanto tempo, i due decidono di riprendere i vecchi rapporti e di confrontarsi in un lungo faccia a faccia tra ricordi perduti e speranze sopite, cercando di solidificare quel legame che per troppi anni è andato perduto e che ora ritorna nel segno dell’amicizia vera.

Trionfatore al Festival di Cannes 2022, dove è stato insignito del Premio della Giuria (ex-aequo con EO di Jerzy Skolimowski), Le otto montagne è un lungometraggio che nella descrizione della massima intimità dei due protagonisti (Borghi e Marinelli di grande professionalità e dal marcato accento settentrionale) riesce a portare lo spettatore nel mezzo di un trattato emotivo che guarda ai rapporti umani come fossero anche quelli nei riguardi della natura.

Una natura che sovrasta l’intero svolgimento grazie anche al fondamentale apporto della splendida fotografia a cura di Ruben Impens, le cui immagini parlano da sole sullo sfondo di questo rapporto sentito e vissuto di Pietro e Bruno. Un espediente che spinge l’accoppiata formata da van Groeningen e Vandermeersch a sfruttare riprese di ampio respiro e pochi piani stretti, in modo che lo spettatore avverta il condizionamento delle scenografie naturali per un degno sviluppo delle psicologie dei personaggi.

Girato tra Val d’Ayas, Torino e il Nepal, Le otto montagne merita un discorso a sé per quanto riguarda le location, molto più di una meta turistica fine a se stessa: esse rappresentano un punto in più per il valore finale dell’opera e per ciò che culturalmente ne esce fuori. Si parla di congiunzioni umane distanti ma capaci di solidificare nei tempi a venire, come dovrebbe essere per ognuno di noi.

Candidato a quattordici David di Donatello (tra cui miglior film, regia, i due attori protagonisti e il non protagonista Timi), è edito in blu-ray da CG Entertainment (www.cgtv.it), con quattordici minuti di backstage nella sezione extra.

 

 

Mirko Lomuscio