In dvd il bellico italiano El Alamein – La linea del fuoco di Enzo Monteleone

Premiato sceneggiatore che ha visto spiccare il proprio nome grazie innanzitutto alla sua fruttuosa collaborazione con Gabriele Salvatores (Kamikazen: ultima notte a Milano, Marrakech Express, Mediterraneo e Puerto Escondido), Enzo Monteleone nel corso della sua carriera si è saputo anche costruire un percorso dietro la macchina da presa, realizzando delle opere che hanno anche avuto un loro richiamo.

L’esordio registico fu rappresentato da La vera vita di Antonio H., con un mattatore Alessandro Haber, seguìto dall’amaro Ormai è fatta!, interpretato da Stefano Accorsi, storia del “rapinatore gentiluomo” Horst Fantazzini; ma è nel 2002 che Monteleone ha realizzato quella che, forse, può essere ritenuta la sua opera migliore: El Alamein – La linea del fuoco, racconto per immagini di soldati e di uomini italiani che hanno affrontato la sanguinosa campagna d’Africa avvenuta nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Un esercito costituito da numerose persone venute da ogni parte dello stivale tricolore e che di punto in bianco, nel 1942, si ritrovano ad avere a che fare con il nemico inglese, nascosto tra le dune sabbiose del luogo per ordine dei loro superiori e degli alleati tedeschi; nel mucchio il sergente Rizzo (Pierfrancesco Favino), il tenente Fiore (Emilio Solfrizzi), il soldato Spagna (Luciano Scarpa), il caporale De Vita (Thomas Trabacchi) e il nuovo arrivato soldato Serra (Paolo Briguglia), il cui occhio si rende testimone di un atroce ricordo di guerra, dove hanno perso la vita migliaia di militari, soprattutto italiani.

Quello della campagna d’Africa avvenuta dal 1940 al 1943 è un argomento che nel nostro universo della Settima arte era stato già trattato nel 1969 attraverso La battaglia di El Alamein di Giorgio Ferroni e datato 1969; e fa piacere constatare che un cineasta come Monteleone sia riuscito a confezionare con El Alamein – La linea del fuoco il tipo di prodotto che non ti aspetti dal nostro panorama. Un’opera dall’ampio respiro narrativo e che sfrutta una decorosa messa in scena, sia scenografica che recitativa.

Sorretto da un comparto tecnico di notevole fattura, con in primis la splendida fotografia curata da Daniele Nannuzzi, questo titolo ci porta in un racconto umano e disperato, descrivendo alla perfezione disagi e complicazioni esistenziali che i soldati vivevano in quel contesto, costretti ad essere abbandonati nel mezzo di sabbiosi chilometri e con la continua minaccia di essere uccisi da qualche improvviso attacco inglese (scelta astuta quella di non mostrare mai bene il “nemico” britannico). Un inferno nel cui mezzo conosciamo questi uomini una volta pieni di speranze, ora consci di combattere un conflitto che non li vedrà mai vincitori. O, meglio ancora, una guerra che di vincitori non ne avrà mai, in attesa magari di quel fatidico momento che possa liberarli definitivamente da questa condanna infuocata.

Monteleone sfrutta tale sguardo sviluppando un miscuglio di caratteri e di dialetti che si intrecciano tra i protagonisti Favino, Solfrizzi, Briguglia, Trabacchi e Scarpa, in modo da concretizzare un ritratto dell’Italia che fu, drasticamente coinvolta in questa guerra indimenticata. E, nei ruoli di alcuni ufficiali, Giuseppe Cederna, Roberto Citran e Silvio Orlando completano il cast di El Alamein – La linea del fuoco, che, a suo tempo visto come una sorta di risposta italiana a Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg, si è aggiudicato i David di Donatello per la fotografia, il montaggio (di Cecilia Zanuso) e il suono in presa diretta (a cura di Andrea Moser).

Edito in dvd da CG Entertainment (www.cgenertainment.it) , con il trailer e un backstage di dieci minuti nella sezione extra.

 

 

Mirko Lomuscio