In dvd La scorta, strapremiata opera diretta da Ricky Tognazzi

Nei primi anni Novanta l’Italia fu scossa dai tragici eventi che hanno visto morire i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime di due attentanti a sfondo mafioso dagli esiti devastanti.

Tragedie che hanno visto perire in maniera atroce anche alcuni componenti delle scorte, poliziotti stipendiati che rischiano quotidianamente le loro vite per proteggere personaggi nell’occhio del ciclone terroristico, che si tratti mafia o di altre tipologie di organizzazioni criminali.

Ovviamente, il cinema non si è tirato indietro nel celebrare le coraggiose gesta di questi uomini, tanto che nel 1993 ha aperto la strada al filone La scorta, diretto dal Ricky Tognazzi che, figlio d’arte del grandissimo Ugo, dietro la macchina da presa si era già fatto notare per i risultati ottenuti col notevole Ultrà, opera che gli regalò un Orso d’Argento al Festival di Berlino.

Di prim’ordine il cast, sfoggiante Claudio Amendola, Enrico Lo Verso, Carlo Cecchi, Ricky Memphis, Tony Sperandeo, Ugo Conti, Angelo Infanti, Francesca D’Aloja e Leo Gullotta per poter narrare i fatti avvenuti al giudice Francesco Taurisano e ai componenti della sua scorta, in modo da delineare tensioni e pericoli che questo nucleo di persone vissero costantemente, di giorno in giorno.

Protagonista del film è il gruppo composto, tra l’altro, dai poliziotti Andrea Mandolesi (Amendola), Andrea Corsale (Lo Verso), Fabio Muzzi (Memphis) e Raffaele Frasca (Sperandeo), sotto la cui custodia viene messo il giudice Michele de Francesco (Cecchi), trasferito da Varese a Marsala dopo che un suo collega è stato ucciso dalla mafia.

Quanti pericoli dovranno correre? E di chi potranno fidarsi? Molti sono gli interrogativi del loro mestiere, capace di metterli alla prova di fronte ad una traversia esistenziale intrisa di attentati e doppi giochi; e il ritorno alla propria casa si rivelerà essere l’agognato obiettivo, soprattutto per il bene dei cari.

Prototipo di un genere di film che ormai ha preso piede nel nostro paese, tra lungometraggi cinematografici e fiction, La scorta è una pellicola mai abbastanza ricordata, importante per le tematiche affrontate, come anche per il contesto raccontato: anni difficili in cui la violenza mafiosa arrivava a livelli inauditi, facendo sentire veramente chiunque in pericolo.

Portare quindi sullo schermo il coraggio di un pugno di piccoli eroi della legge (sì impavidi, ma sempre col timore di non rivedere la propria famiglia) deve aver fatto scattare in Tognazzi il desiderio di descrivere quello che un attentato non potrà mai distruggere, ovvero il principio di giustizia che si annida nella legge.

La morte stronca le vite umane, ma il senso del dovere si rafforza di crimine in crimine in questi personaggi. Questo sembra voler dire La scorta, e si fa ben sentire ancora oggi a riguardo, grazie alla potenza dei suoi intrecci narrativi scritti da Graziano Diana e Simona Izzo, e, soprattutto, a quelli psicologici, grazie a un cast in forma.

Guida il tutto un Amendola in versione sicula, seguìto dal bravo Lo Verso e dalla spiccata romanità di Memphis; senza contare l’apporto di comprimari di gran peso come Sperandeo, Cecchi, Infanti e Gullotta, maschere di un sottobosco tutto italiano che rappresentava il pericoloso mondo della magistratura anni Novanta.

Vincitore di cinque David di Donatello (miglior regia, miglior montaggio, miglior fotografia, miglior suono in presa diretta e miglior produzione), La scorta è edito in dvd per Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), con sezione extra rappresentata da interviste al produttore Claudio Bonivento (diciotto minuti), a Claudio Amendola (dodici minuti) e a Ricky Tognazzi e Simona Izzo (quattordici minuti).

 


Mirko Lomuscio