Intervista all’artista urban 6:AM con il suo nuovo singolo “San Francisco”

6:AM è il nome d’arte di Albert Michael, producer e voce urban italo rumeno tedesco classe ’92. L’artista, da anni ormai residente in Germania, ha prodotto artisti di fama mondiale e, dopo il suo ritorno con il singolo “Mhm Mhm (AEIOU)”, si ripresenta sulla scena con un nuovo brano al fianco di Trumen Records: “San Francisco”. Attraverso suoni studiati ad hoc come la chitarra arpeggiante, l’artista miscela un tappeto sonoro tipicamente urban a un sapore latino, pop e dance.

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?

Ciao! Bella domanda, non saprei. La musica va a seguire i trend, i trend però nello stesso tempo li creiamo noi. Quindi direi che decidiamo noi dove va la musica e che tipo di pieghe prenda. La mia musica per il momento va dal mio desktop al desktop di Roberto di Trumen Records e da lì mi fido di lui (n.d.r. Ride!)

Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Ci ho pensato tanto ma non so cosa rispondere, se dovessi dire un nome magari mentirei. Non saprei chi scegliere, di grandi nomi ce ne sono tanti ma penso che la mia musica suonerebbe bene di fronte a qualsiasi artista pop Urban a prescindere dal nome.

Come nasce un tuo brano di solito?

A volte mi viene la melodia così dal nulla e poi la vado a registrare creandoci poi sopra un beat. Oppure di solito parto da qualche riferimento e da lì seguo una linea precisa. E ultimamente sono anche tornato a campionare oppure riprendere brani per ricordare il vibe.

Quali sono i tuoi piani più immediati?

Buttar fuori più musica che posso!

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

Beh, senza internet non ci sarebbe niente! Penso nemmeno evoluzione musicale! Sarebbe tutto rimasto fermo allo stesso stadio.

C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti?

No, io sono quello che ascolto, se ascolto troppo France mi viene da fare France, se invece ascolto afro mi viene da fare afro. Per quello amo la musica, puoi fare quello che vuoi senza giustificazioni.

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Ringrazio chi ci crede alla mia musica più di quanto io, purtroppo, a volte ci creda.