Intervista all’eclettica Leona con il nuovo singolo Badwords

Badwords” è il nuovo singolo della cantautrice Leona, sui principali stores digitali e dal 16 febbraio sulle radio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti attuali, di tendenza, che evidenziano la forte personalità dell’artista, figlia di una maturità artistica fuori dal comune.

Le liriche del brano mantengono un linguaggio diretto e non troppo complesso, le bad words sono quelle parole che feriscono durante un conflitto, così Leona racconta come gestisce i momenti di tensione, distaccandosi dalla situazione come meccanismo di difesa e rifugiandosi nella musica.

Potrebbe sembrare una domanda banale e magari lo è: “Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua di musica?”

Oggi molti artisti di talento arrivano ad essere notati soltanto attraverso i social e non facendo la propria musica, ma facendo ridere a suon di musica, forse perché si ha un bisogno a livello globale di farsi una semplice risata. Credo ancora nella musica che impressiona attraverso i sentimenti, ci sono mille modi per impressionare ma siamo anche tanti, se non mi sbaglio vengono pubblicati più di 7k di brani al giorno, questo può essere uno svantaggio seppur ad oggi abbiamo più mezzi per farci ascoltare. Io sto lavorando su una ricerca personale del mio comporre musica, qualcosa che sia veramente autentico.

Ad avere la possibilità di aprire un concerto in uno stadio di un big della musica, affrontandone il pubblico con la tua musica, chi sceglieresti? E perché?

Molto probabilmente sceglierei Gemitaiz e Madman, semplicemente per il fatto che ho passato un periodo lunghissimo appassionata alla loro musica, sono cresciuta con loro.

Quali sono i tuoi piani più immediati?

Continuare a scrivere sempre di più per connettermi con la parte più interna di me e pubblicare musica per il momento questi sono i miei piani.

Quanto è importante per te internet nell’ambito musicale? Si rimpiange il passato in cui i social e selfie erano solo utopia o, meglio, proiettarsi verso il futuro abbracciando le nuove, seppur fredde, forme di comunicazione?

I mezzi per farsi conoscere sono cambiati, a me piacerebbe concentrarmi esclusivamente sulla musica e sulla direzione fotografica, sui video ma purtroppo ad oggi non basta e l’artista si ritrova a dividersi in tutto.

Come nasce un tuo brano di solito? Raccontaci qualche aneddoto!

Spesso nascono da idee a caso nel quotidiano, frasi cantate che registro sul cellulare per non perdere le vibes, alle volte invece mi metto ad ascoltare dei beats e capita quello che dà il via al mio flusso di parole come fosse un rubinetto.

Sempre convinti che ogni forma d’arte sia la massima espressione della bellezza. Tu da artista che rapporto hai con la bellezza? Quale il tuo pensiero in merito, in una società ormai distrutta dall’agognata apparenza, in cui l’arte sembra passare in secondo piano?

Ancor prima di essere un’artista sono una persona che talvolta viaggia come la luna, per cui ci sono volte che uscirei col pigiama e volte che mi piace proprio curare il lato estetico di me o delle cose. Ho un percorso artistico alle spalle che mi ha formato per questo, ti parlo a livello d’immagine, per cui sono veramente molto critica soprattutto con me stessa.

Badwords… già il titolo emana curiosità e all’ascolto ne siamo rimasti affascinati. Cosa si cela dietro questo titolo?

Badwords si riferisce alle “male parole” che possono ferirci.

L’ho scritto in un momento di sfogo a seguito di un litigio in amore, in cui descrivo il mio voler scappare dalla situazione e dai confronti della vita, situazioni che ho vissuto spesso in maniera spiacevole, rifugiandomi così in quello che mi dà la musica, la spensieratezza.

C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà componi e canti?

In realtà sì perché ascolto veramente di tutto e spero di non esserne mai influenzata molto perché rischierei di andare contro ciò che cerco.

Chi vorresti ringraziare per chiudere questa intervista?

Ringrazio voi di Mondospettacolo per la bellissima intervista! Alla prossima!