La tv omaggia Bernardo Bertolucci: tanti film del regista dalle 21 in poi

Il 16 Marzo del 1941 nasceva Bernardo Bertolucci e oggi la tv, per celebrare la ricorrenza, programma diversi capolavori del regista scomparso il 26 Novembre del 2018. Si comincia su Rai Movie alle 21,10 con Novecento – Atto I (1976) e a seguire, sempre sullo stesso canale, sarà trasmesso Novecento – Atto II (1976). Su La7d alle 23,30 andrà in onda L’ultimo imperatore (1987), il kolossal vincitore di nove premi Oscar. Su Rete 4 alle 00,45 c’è Il tè nel deserto (1990). Infine, si conclude su Rai Movie alle 02,45 con Ultimo tango a Parigi (1972).

Novecento è un film del 1976 diretto da Bernardo Bertolucci. Dramma storico ambientato in Emilia, regione natale del regista, assembla un cast internazionale, raccontando le vite e l’amicizia di due uomini, il possidente terriero Alfredo Berlinghieri e il contadino Olmo Dalcò, sullo sfondo dei conflitti sociali e politici che ebbero luogo in Italia nella prima metà del XX secolo. Presentato fuori concorso al 29º Festival di Cannes, il film fu poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare. Il dipinto che fa da fondo ai titoli di testa del film è Il quarto stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Nei cinema italiani il film venne proiettato, con grande successo, in due fasi successive (Novecento – Atto I e Novecento – Atto II). Negli Stati Uniti si dovette proporre una sola pellicola ridotta a quattro ore, ma questo film non ebbe successo, in particolare per la sua matrice ideologica e la presenza delle bandiere rosse. In Italia i due atti registrarono, complessivamente, 10 359 326 spettatori.

Trama
Nati lo stesso giorno, Alfredo Berlinghieri (De Niro), figlio di proprietari terrieri, e Olmo Dacò (Depardieu), figlio di loro contadini, vivono in parallelo, ma con le differenze dell’appartenenza a due diverse classi sociali, i loro casi personali e gli accadimenti italiani: l’adolescenza, il servizio militare, la Prima Guerra Mondiale, l’avvento del fascismo. Intanto, entrambi si sono sposati. In un cast “all stars”, il meglio, qui, lo danno i due “vecchi”, Burt Lancaster e Sterling Hayden.

L’ultimo imperatore è un film del 1987 diretto da Bernardo Bertolucci. Il soggetto trae spunto da Sono stato imperatore, l’autobiografia di Pu Yi. Colossal epico-biografico di successo mondiale, segnò una svolta decisiva nella carriera del regista e ricevette un vasto numero di riconoscimenti, tra cui nove Oscar e nove David di Donatello. Il film ha ricevuto il rarissimo permesso, soprattutto per un regista non cinese, di fare le riprese entro le mura della Città Proibita, dove gran parte della vita di Pu Yi ha avuto luogo, divenendo di fatto il primo film occidentale in cui si mostra l’autentica ambientazione della corte imperiale cinese. In previsione del film Bertolucci arruolò circa ventimila comparse e trecento tecnici tra italiani, inglesi e cinesi, che lavorarono sul set per circa sei mesi. Il blocco di riprese totali ebbe luogo tra il 28 Luglio 1986 e il 30 Gennaio 1987. Oltre che in Cina, a Pechino, le riprese si sono svolte anche negli studi di Cinecittà a Roma.

Trama
Il film ripercorre, con una serie di flashback, la vita di Pu-Yi, l’ultimo imperatore della Cina: da fanciullo cui tutto era dovuto, essendo figlio del Cielo, a re fantoccio del “Manciukuo” in mano ai giapponesi, a prigioniero dei campi di rieducazione politica ai tempi di Mao, dopo un periodo passato in Siberia ostaggio dei russi. Fino alla anonima morte, avvenuta durante la rivoluzione culturale.

Il tè nel deserto (The Sheltering Sky) è un film del 1990 di Bernardo Bertolucci, tratto dall’omonimo romanzo di Paul Bowles. Il film è stato presentato in anteprima mondiale il 15 novembre del 1990 a Parigi, per poi essere distribuito nelle sale cinematografiche italiane il mese successivo. È uscito il 12 Dicembre 1990 negli USA (The Sheltering Sky) e il 14 Dicembre 1990 in Italia. Con Debra Winger, John Malkovich, Campbell Scott, Jill Bennett.

Trama
Siamo nel 1947. Port è un musicista senza ispirazione, Kit è sua moglie, una scrittrice a sua volta in crisi; insieme con l’amico George (che più tardi li abbandonerà) arrivano dagli Usa a Tangeri. Cercano di risolvere i loro problemi creativi e coniugali attraverso l’eccezionalità dell’esperienza africana. Port, però, si ammala di tifo e muore. Kit prosegue da sola: raccolta da una carovana di Tuareg, ha una drammatica storia d’amore con il loro capo.

Ultimo tango a Parigi è un film del 1972 scritto e diretto da Bernardo Bertolucci e interpretato da Marlon Brando, Maria Schneider, Jean-Pierre Léaud, Maria Michi e Massimo Girotti. La sceneggiatura è stata scritta da Bernardo Bertolucci, Franco Arcalli e Agnès Varda (dialoghi aggiuntivi), e adattata da Robert Alley. La fotografia è di Vittorio Storaro. La colonna sonora del film è opera di Gato Barbieri, arrangiata e diretta da Oliver Nelson. Ultimo tango a Parigi è la pellicola che ha dato notorietà a Bernardo Bertolucci, oltre a essere un’opera molto discussa: oggi è considerato un classico del cinema erotico, ma il film suscitò scandalo alla sua uscita, a causa del forte impatto emotivo causato dalle numerose scene erotiche. La censura avviò un procedimento penale contro la pellicola che sfociò nella condanna al rogo del film, decretata il 29 gennaio 1976, per poi essere riabilitata nel 1987. Nel 2002 l’American Film Institute lo ha inserito al 48º posto della lista dei “100 migliori film sentimentali di tutti i tempi”. Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Jean-Pierre Léaud.

Trama
In un appartamento da affittare, Paul incontra Jeanne e le impone il primo di una serie di rapporti sessuali. Nonostante il patto, voluto espressamente da lui, di non dirsi nemmeno il nome, nei successivi incontri i due si analizzano a vicenda. Paul, 45 anni americano, figlio di alcolizzati è reduce da fallite esperienze, mentre Jeannie è combattuta dal sentimento di attrazione e repulsione per il maturo amante.

Luca Biscontini