Lino Banfi e Paolo Villaggio convolano a nozze in dvd con Indovina chi sposa mia figlia! e W gli sposi

Negli anni Settanta e Ottanta sono stati i veri e propri mattatori della nostra commedia, con i loro successi e le performance uniche, a volte anche incrociandosi sul set (Fracchia la belva umana, Scuola di ladri, Com’è dura l’avventura). Il compianto Paolo Villaggio e Lino Banfi sono sinonimo di grande comicità nel cinema italiano, avendo garantito per lungo tempo incassi al botteghino insieme ad altri illustri colleghi (Renato Pozzetto, Massimo Boldi, Christian De Sica).

Tra gli anni Novanta e il XXI secolo, però, entrambi hanno faticato nel continuare ad avere risonanza a livello cinematografico, in quanto Villaggio ha interpretato una serie di pellicole spesso lontane dalla matrice fantozziana che l’ha lanciato (La voce della luna di Federico Fellini, Il mistero del bosco vecchio di Ermanno Olmi), mentre Banfi si è relegato maggiormente alla tv (il successo de Il medico in famiglia) per tornare sui grandi schermi soltanto verso la fine del primo decennio del 2000 (L’allenatore nel pallone 2 di Sergio Martino, Un’estate al mare di Carlo Vanzina).

Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) ne rende ora disponibili in dvd due pellicole che ce li hanno riportati in tempi recenti al servizio di una trama leggera: Indovina chi sposa mia figlia! di Neele Leana Vollmar e W gli sposi di Valerio Zanoli, atte a mostrare l’altro lato del felice congiungere a nozze, tra equivoci vari e scontri sociali.

 

Indovina chi sposa mia figlia! (2009)

Sono innamorati da molto tempo Jan (Christian Ulmen) e Sara (Mina Tander), due giovani che vivono in Germania e che ora sono pronti per il grande passo.

Ma lei, ragazza di origini italiane e con famiglia dai sani principi, dovrà presentare l’amato futuro consorte al padre Antonio (Banfi), lavoratore pugliese emigrato in gioventù, e alla madre Ursula (Maren Kroymann), donna nativa delle terre tedesche.

La coppia si trova quindi ad effettuare un lungo viaggio in  Italia, in Puglia, nella città natale di Sara, dove convolerà a nozze; ma Jan, dopo aver scoperto la difficoltà di poter legare con Antonio, finisce per andare incontro alla follia e alle diversità tra lui e i componenti dei suoi futuri familiari italiani.

Diretto con occhio prettamente femminile dalla regista germanica Neele Leana Vollmar, questa produzione italo-tedesca (produce anche Cristiano Bortone) è chiaramente una variante in salsa teutonica dell’osannato Ti presento i miei con Ben Stiller, giostrando stavolta il confronto tra la precisione tedesca e il semplicismo tutto italiano.

Infatti, non solo l’elemento principale dell’opera è l’incontro/scontro tra il protagonista Jan, interpretato da un bravo Ulmen, e Antonio, reso da un Banfi meno provinciale del solito e sempre grande, ma viene sfruttato come espediente per mostrare cosa corre di diverso tra queste due mentalità internazionali.

Con la risultante di un’operazione fresca e leggera tutta da godere, comprendente anche Sergio Rubini tra i componenti della numerosa famiglia di Sara.

 

W gli sposi (2019)

Maria (Iva Zanicchi) e Mario (Carlo Pistarino) sono due cognati che a malapena si sopportano: lei madre possessiva, lui aristocratico inossidabile, d’improvviso dovranno però affrontare un lungo viaggio verso gli Stati Uniti, standosene nonostante tutto l’uno accanto all’altra.

Il figlio di lei, Chris (Lorenzo Zenoni), deve sposarsi e, essendo i due i suoi parenti più vicini, dovranno presentarsi in Georgia, dove abita, per conoscere l’altra metà del ragazzo.

Ma quest’ultimo, a sorpresa, farà outing e si rivelerà essere omosessuale, scombussolando così la mentalità di Maria e Mario, di mentalità all’antica, che mai si sarebbero aspettati una tale notizia.

Il loro obiettivo, quindi, diventerà quello di riportare sulla retta strada il giovane Chris, ma ciò che scopriranno, dopo aver ascoltato i più assurdi consiglieri, tra cui lo psicologo Schultze (Villaggio), è che a contare innanzitutto sarà l’amore.

Diretto da Valerio Zanoli, W gli sposi è un compendio di commedia vecchia scuola che riporta in scena il meglio dei nostri attori di un tempo, perché, oltre alla partecipazione della Zanicchi, in uno dei suoi rari ruoli di attrice (la si ricorda volentieri, per esempio, ne L’ultimo Capodanno), e del Pistarino del fu Drive-in, il film vede il coinvolgimento di un pugno di esperti in risate come Gianfranco D’Angelo, Lando Buzzanca, Marisa Laurito e Villaggio stesso, qui nel suo ultimo ruolo (il film è dedicato alla sua memoria).

A questi si aggiungono anche Corinne Clery e un Giulio Berruti in versione clericale, tutti insieme per sostenere un racconto in fotogrammi destinato a rompere le barriere della diversità, dimostrando che quando c’è sentimento non vi è pregiudizio che deve esistere.

Interviste alla Zanicchi, alla Laurito e a Zenoni, più un piccolo omaggio a Paolo Villaggio nella sezione extra del disco.

 

Mirko Lomuscio