Martina Tosi: Io sto con Junior Cally

Sanremo 2020: non si placano le roventi polemiche sulla partecipazione al festival del rapper Junior Cally. La parola a Martina Tosi!

A tale proposito, abbiamo chiesto ad alcune/i protagonisti della moda, della fotografia, dello spettacolo e della società civile, cosa pensassero in merito alla partecipazione a Sanremo 2020 di Junior Cally.

Tra le diverse artiste che hanno risposto al mio appello c’è anche la fotomodella ed Influencer: Martina Tosi. Ecco il suo parere su questa vicenda.

Personalmente trovo abbastanza ingiustificato il putiferio che ha sollevato la notizia della presenza del rapper Junior Cally a Sanremo; io sono fotomodella e, volendo fare un parallelo a questa situazione calato nel mio mondo professionale, reputo che ogni fotografo debba avere la totale libertà nello scegliere il tema dei propri scatti, come realizzarli, quali concetti esprimere con le proprie foto, anche se possono avere contenuti forti e che suscitano reazione nel pubblico; se il suo modo di fare fotografia o i concetti che passano attraverso le sue immagini si discostano dai miei, posso decidere di non posare per lui e di non collaborare, ma questo non significa doverlo demonizzare, attaccarlo per quello che fa o pensare di censurarlo;  il concetto penso sia applicabile alla pittura, al cinema, all’arte in genere ed anche alla musica, come in questo caso: il cantante deve poter scrivere quello che vuole nella massima libertà, potrà piacere o meno e si può sempre decidere, in piena autonomia, di non ascoltarlo.

Probabilmente il clamore di questa notizia è legato al tipo di palcoscenico, Sanremo è da sempre una manifestazione sotto i riflettori, ma non dimentichiamo che il sessismo e la violenza esistono da sempre nella musica, espressi in modo più o meno evidente, magari anche in modo subdolo e nascosto, potremmo infatti trovarvi una piccolissima traccia, ad un’attenta analisi, anche in canzoni italiane famosissime, come ‘Malafemmena’ scritta e interpretata da Totò, oppure in ‘Bella senz’anima’ di Riccardo Cocciante , dove comunque in modo velato passa un concetto negativo della donna, anche se ovviamente nulla hanno a che vedere con i testi proposti da Junior Cally, ma pensiamo anche  ai ben più espliciti ‘cantanti diabolici’ come Ozzy Osbourne e Marilyn Manson, che hanno spopolato nel panorama musicale internazionale, pur proponendo testi intrisi di violenza e perversioni.

Trovo quindi fuori luogo questa alzata di scudi contro il rapper, se ha successo significa che è seguito, se è seguito approda anche a Sanremo; mi sembra la classica ‘caccia alle streghe, ma in questo caso non si tratta di accendere roghi di memoria medioevale, abbiamo a disposizione lo strumento più semplice, efficace e democratico di tutti i tempi, senza sollevare sterili polemiche: lo zapping!

A.C.

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