Mondospettacolo incontra regista e cast di Genitori vs influencer, con Fabio Volo e Giulia De Lellis

“Il mio desiderio era quello di raccontare tramite Genitori vs influencer la storia di un padre, visto che di madri mi ero già occupata tantissimo”.

A parlare in videoconferenza con la stampa italiana è Michela Andreozzi a proposito del suo terzo lungometraggio da regista, sulla cui sceneggiatura ha lavorato per oltre un anno e che arriverà in prima assoluta Domenica 4 Aprile 2021 su Sky Cinema, per poi essere disponibile in streaming su NOW TV.

Una commedia in cui recita anche in una piccola parte e che dice racconti tutte cose vere; mentre, senza dimenticare di ricordare quanto sia stato impegnativo girare il film durante la pandemia e di ringraziare Barbara D’Urso Nicola Savino e Alessia Marcuzzi, che interpretano brevemente se stessi, aggiunge: “Mi interessava quel periodo dell’adolescenza in cui si rompe il cordone ombelicale e, in questo caso, il rapporto tra un padre vedovo e una figlia che vivono soli. Stavolta, a differenza di quello che fu per me il tempo delle mele, in cui tale rapporto si rompeva per colpa del motorino, delle serate in discoteca, del tornare tardi o del sesso, abbiamo i social network, che sono stati parte integrante della nostra vita negli ultimi anni. I social network possiamo dire che sono the new discoteca, the new muretto o piazza. La cosa di cui vado maggiormente fiera è che questo è un film che parla di incontri tra generazioni, tra estrazioni culturali e sociali diverse. Un film che parla di mondi diversi che si incontrano e che riescono a dialogare pur avendo degli scontri. I social network sono sicuramente lo specchio di una società che porta avanti l’individualismo e in cui, invece, c’è necessità di mantenere un contatto con l’umanità. L’influencer, poi, non lavora solo per sé, ma per marchi e prodotti, quindi, in realtà, è un promotore. Sicuramente, la tv ha un costruzione sociale, mentre i social sono in qualche maniera singoli. Inizialmente ci rimanevo male quando leggevo commenti da parte di haters, poi ho pian piano capito che spesso essi vengono da profili fake creati ad arte. Giulia, tra l’altro, sul set mi ha detto che lei non li legge”.

La famosa influencer Giulia De Lellis, per la precisione, che, rientrante tra i protagonisti dell’operazione, dichiara: “Io interpreto Eleonora, una ragazza molto simile a me, non solo per la professione ma per alcuni aspetti caratteriali. Mi sono divertita da morire a rappresentarla. La tv e i social network sono due piattaforme sicuramente differenti, ma secondo me con la stessa potenza a livello di comunicazioni. Sono due cose simili che possiamo paragonare e che vanno veicolate nel modo più giusto e intelligente. Inevitabilmente, i commenti degli haters li leggo, ma non mi faccio prendere troppo da essi, mi soffermo su altro, su quelli più belli, sulle persone che mi sostengono. Cerco sempre di nutrirmi di altri sentimenti, copro un po’ l’odio e tutte quelle brutte parole che spesso, nella maggior parte dei casi, utilizzano sulla base del nulla queste persone”.

Genitore alle prese con una figlia intenta a diventare influencer, è Fabio Volo ad incarnare il personaggio principale della quasi ora e quaranta di visione, il quale osserva: “Sono riuscito a realizzare un piccolo sogno che avevo da anni: fare il professore, tra l’altro di filosofia, quindi meraviglioso. Della sceneggiatura di Genitori vs influencer mi è piaciuto il fatto che questo padre ha cresciuto la figlia come voleva lui, facendole leggere e ascoltare solo determinate cose. Di conseguenza, quando lei diventa adolescente, si ritrova una persona indipendente, con i propri sogni, desideri e amori. Quindi si scopre incapace anche nella trattativa, perché non l’aveva mai fatta neppure con la madre della figlia. Io penso che quello dell’influencer sia un lavoro meraviglioso, che lo si faccia sui social network o in radio, quando, per esempio, consiglio un libro che ho letto. Ci sono nel mondo influencer che danno consigli per alimentarsi in maniera sana e che fanno del bene, oppure che suggeriscono libri d’informazione o lo yoga. Se utilizzo questo mezzo per veicolare qualcosa di sbagliato non credo dipenda dal mestiere in sé, in quanto ciò avviene anche con i programmi televisivi, il cinema, la musica e la letteratura. Nel film, io che sono un anti-influencer finisco con l’utilizzare lo stesso mezzo per parlare di filosofia. A proposito di haters, quest’anno sono vent’anni che faccio un programma radiofonico quotidiano. Ho cominciato ad essere insultato coi fax, che inizialmente avevano il foglio A4, poi è stato introdotto il rotolo, quindi dovevo scorrerlo. Poi mi hanno insultato con le mail, tramite MySpace, Facebook, Twitter e ora su Instagram. Come Michela, le prime volte non capivo questi insulti, poi non gli ho dato più peso. Comunque, quanto gli insulti sono pericolosi anche i continui commenti di elogi. Ora, in ogni caso, ho un’età in cui ho problemi più grandi da affrontare rispetto agli haters”.

E a fargli da figlia adolescente è Ginevra Drancesconi, che, proveniente dall’Accademia d’arte drammatica e notata dalla Andreozzi nell’horror The nest – Il nido, rivela: “I miei coetanei hanno una voglia di crescita, libertà e indipendenza, ma, allo stesso tempo, sono consapevoli del fatto che si tratta di un ‘età bellissima. A volte, ci sono momenti in cui vorrei essere un’eterna Peter Pan. L’adolescenza si alterna tra questi due estremi. Sono molto affascinata dal mondo degli influencer perché lo conosco poco e non sono tanto ferrata con i social. Sicuramente, non giudico se non conosco, il pregiudizio non mi appartiene, anzi, ho curiosità nei confronti dei social”.

Per concludere, le dichiarazioni più divertite e divertenti riguardanti Genitori vs influencer non potevano spettare altro che a Nino Frassica: “Sono contento come attore e mamma per il ruolo che ho interpretato. Sono qui come rappresentante del coro, perché, oltre a loro tre, nel film sono presenti Massimiliano Vado, Paola Minaccioni e Paola Tiziana Cruciani. Noi vediamo l’evolversi delle storie di Fabio, Ginevra e Giulia. Quando ho letto la sceneggiatura mi è piaciuta tantissimo e ho chiesto a Michela se mai sarebbe riuscita a trovare una ragazzina per il ruolo. E ha trovato Ginevra, che è bravissima. Comunque, per fare tv occorre la patente, mentre entrare nei social è molto più facile. Io appartengo ad una generazione in cui l’unico hater era Heather Parisi. Comunque, una volta noi artisti aspettavamo di leggere sul giornale le parole di un critico, persona che aveva studiato e che era preparata. Oggi, invece, nel selvaggio mondo dei social ognuno dice la sua”.

 

Francesco Lomuscio