Presentato a Roma Figli con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi

Figli è il mio secondo film. Il precedente era molto più drammatico rispetto a questo e voglio precisare che io non ho figli. Mattia mi disse che pensò a me come regista in maniera molto istintiva, non per un preciso motivo. E fu sua anche la scelta di inserire in piccoli ruoli un po’ tutti gli attori che avevano lavorato con lui, da Valerio Aprea a Paolo Calabresi”.

Autore nel 2012 di Pulce non c’è, parla alla stampa romana il regista Giuseppe Bonito in occasione dell’arrivo nelle sale cinematografiche – a partire dal 23 Gennaio 2020 distribuito da Vision Distribution – di Figli, sua opera seconda, sceneggiato dal Mattia Torre che è stato tra gli artefici della serie televisiva Boris e che è prematuramente scomparso nel Luglio 2019.

Protagonisti del lungometraggio sono due genitori che, alle prese con gli equilibri familiari sconvolti dall’arrivo del secondo figlio, possiedono i volti di Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea, anch’essi presenti in conferenza insieme ai produttori Lorenzo Mieli e Nicola Maccanico.

Il Valerio Mastandrea che ha ricordato come in tutti i lavori di Torre fosse presente una punta di ottimismo, oltre a precisare: “Credo che in questo film vi sia un po’ tutto il modo di fare che Mattia aveva nell’affrontare la realtà, a cominciare dalla sfrontatezza. Qui non si parla di figli e basta, ma della maniera in cui si può e si deve rispondere agli urti della vita. Essere madri o genitori, poi, non è un punto di arrivo, ma una fase di accompagnamento verso la fine dell’esistenza”.

Mentre la Cortellesi, che non ha dimenticato di ribadire come attraverso l’ironia del compianto sceneggiatore si trovi modo di ridere della realtà, ha dichiarato: “Io mi sono riconosciuta in tutte le tipologie di genitori affrontate in Figli. Non sono raccontate in maniera surreale, ma vera. Inoltre, è un film che parla di tante cose, di una coppia, di amore e del lavoro certosino che si fa per andare avanti. Parla di come mantenere in equilibrio una relazione, venirsi in contro e far sì che il rapporto rimanga saldo e vivo”.

 

Francesco Lomuscio