Stasera in tv Borotalco di e con Carlo Verdone

Stasera in tv su Cine34 alle 21 Borotalco, un film del 1982 diretto da Carlo Verdone, il primo da lui interpretato nei panni di un solo personaggio. Roberta Manfredi, fidanzata di Verdone nel film, è figlia dell’attore Nino Manfredi. Angelo Infanti ha dichiarato in un’intervista alla trasmissione televisiva Stracult che il suo personaggio era stato scritto originariamente per Vittorio Gassman. Il nome del personaggio Sergio Benvenuti è un doppio omaggio di Verdone al regista Sergio Leone e allo sceneggiatore Leonardo Benvenuti. Nel film c’è una breve apparizione di Moana Pozzi agli esordi, nel ruolo di un’amica straniera di Manuel Fantoni che accoglie Sergio: Moana è anche la pin-up ritratta nel calendario affisso nella stanza di Sergio e Marcello. Tra i brani del film ricordiamo Chi te l’ha detto? e Grande figlio di puttana (che proprio grazie al film godranno di grossa popolarità: secondo le dichiarazioni di Gaetano Curreri, il finale venne addirittura modificato da Verdone in fase di riprese per allacciarsi con quest’ultimo pezzo, utilizzato appunto per i titoli di coda) eseguiti dai neo-costituiti Stadio (con tale denominazione i musicisti della band – attivi assieme da anni con Lucio Dalla – stavano debuttando contestualmente come gruppo a sé), mentre Fabio Liberatori – storico tastierista del gruppo – ha composto la colonna sonora originale del film, eseguita dal gruppo stesso con interventi dello stesso cantautore bolognese. Borotalco vinse cinque David di Donatello (Miglior film, Miglior attore protagonista a Carlo Verdone, Migliore attrice protagonista a Eleonora Giorgi, Migliore attore non protagonista a Angelo Infanti, Miglior colonna sonora a Lucio Dalla e Fabio Liberatori) e due Nastri d’Argento (Migliore attrice protagonista a Eleonora Giorgi, Migliore colonna sonora a Lucio Dalla e Fabio Liberatori). Con Carlo Verdone, Eleonora Giorgi, Angelo Infanti, Christian De Sica, Enrico Papa, Roberta Manfredi, Mario Brega, Isa Gallinelli.

Trama
Sergio Benvenuti, ragazzotto ingenuo e piuttosto impacciato, trova lavoro come venditore presso una casa editrice musicale. Dovrebbe essere il suo trampolino di lancio: carriera e quindi matrimonio con l’eterna fidanzata. In realtà finisce all’ultimo posto nelle vendite. Per un equivoco viene scambiato, da una sua collega, per un vissuto playboy, ma il sogno dura poco.

“Alla sua terza regia Carlo Verdone si emancipa dalle macchiette dei suoi due film precedenti, dando vita a un personaggio a tutto tondo e a una sceneggiatura che rifugge la struttura episodica, sposando una narrazione più canonica. Guardando all’esempio della commedia italiana, il regista riesce a raccontare con sguardo sagace e amaro un’umanità debole e tenera, stralunata e sognatrice, alla ricerca del successo (vero o fittizio) anche attraverso la manipolazione della realtà e la costruzione di identità alternative, ancorata con forza e un pizzico di disperazione a miti potenzialmente irraggiungibili (il citatissimo Lucio Dalla, ma anche la schiera di divi americani che vengono costantemente nominati dai vari personaggi come modelli di riferimento). Stride un po’ il finale, meno caustico di quanto fosse lecito attendersi, ma Verdone è qui al suo meglio sia in qualità di interprete che di sceneggiatore. Di culto il monologo sul cargo battente bandiera liberiana così come il personaggio cialtrone e parolaio interpretato da Angelo Infanti. Molto bella la colonna sonora che può contare su brani di Dalla (come la splendida L’ultima luna che accompagna i titoli di testa) e degli Stadio. Piccola parte per la futura porno star Moana Pozzi: è la ragazza che nuota nuda in casa di Manuel”.
(LongTake)

 

 

Luca Biscontini