Stasera in tv Saranno famosi di Alan Parker

Stasera in tv su La 5 (canale 30 DT) alle 21,10 Saranno famosi (Fame), un film musicale del 1980 ideato e prodotto da David De Silva, diretto da Alan Parker, e scritto da Christopher Gore (con numerose modifiche introdotte dallo stesso regista). Il film segue le vicende di un gruppo di studenti negli anni di corso dell’istituto High School of Performing Arts di New York. Il film è suddiviso in capitoli, che corrispondono alle audizioni, al primo, al secondo, al terzo ed al quarto ed ultimo anno di corso. Nel 2009 è stato realizzato un remake del film intitolato Fame – Saranno famosi e anche una serie televisiva che in Italia ebbe un discreto successo durante gli anni 80. Con Irene Cara, Lee Curreri, Eddie Barth, Laura Dean, Paul McCrane, Gene Anthony Ray, Antonia Franceschi, Barry Miller, Maureen Teefy.

Trama
A New York, alcuni studenti della High School of Performing Art vengono seguiti durante un anno di intenso studio: le audizioni e le lezioni (scolastiche e di vita) si intrecciano agli amori, alle delusioni e alle speranze di chi sogna un posto in prima fila nel mondo dello spettacolo.

“Un classico che sfornerà epigoni (anche nei modelli scolastici) e, due anni dopo, un fortunato serial più all’acqua di rose ma di grande successo: si compartecipa, fra esaltazione e dolore, a sogni e vicissitudini di bravi attori emergenti, per cui la finzione si estende alla realtà (gran parte dei ragazzi proveniva da quella scuola). La combustione fra immagini da ‘presa diretta’ e musica, per numeri che rispettano i codici del musical, ma sono diegetici e paiono scaturire per caso (senza sovraincisioni), fa spesso correre brividi lungo la schiena, con evidenza del lavoro di montaggio di Gerry Hambling e di una modernità di linguaggio distante anni luce dal format imperante (cui appartiene, ad esempio, Chorus Line, che ha fatto venire l’idea per il film al produttore David De Silva). Tutto merito del regista Alan Parker, della bravura con cui gestisce la coralità di otto protagonisti immaginata dal librettista Christopher Gore (nessuna parentela con l’autore delle musiche Michael), del modo in cui prende la distanza dai suoi toni lievi per dare spazio a pagine anche tragiche. Restituisce un eloquente spaccato della gioventù e delle sue aspirazioni artistiche, con l’etica dell’impegno per acquisire gli strumenti che formino l’identità creativa: dietro, c’è un apologo sulla differenza (in obiettivi e mezzi) fra il successo da ‘sogno americano’ e quello della formazione che prescinde dal fallimento. La title-track cantata da Irene Cara, ispirata a Hot Stuff di Donna Summer (usata in sottofondo durante le riprese), ha vinto l’Oscar e, a prescindere, è intramontabile come il numero musicale che la riguarda, che ha richiesto tre giorni di lavorazione per strada, 200 presenze e 8 coreografie di ballo. Splendidi l’omaggio al Rocky Horror Picture Show e l’iconico logo Fame disegnato da John Gorham”.
(Niccolò Rangoni Machiavelli, spietati.it, 29 Maggio 1995)

 

 

Luca Biscontini