Thriller, sesso e prima volta per un poker di genere tricolore in dvd

Da Franco Nero a Walter Chiari, quattro nuovi titoli appartenenti alla mitica cinematografia di genere italiana del passato attendono in dvd tutti gli appassionati.

Infatti CG Entertainment (www.cgentertainment.it) recupera dal dimenticatoio Rebus e Giornata nera per l’ariete, mentre, sotto etichetta Mustang Entertainment, rispolvera su disco digitale anche La nottata e Amore mio non farmi male.

 

Rebus (1968)

Laurence Harvey veste i panni di un giovane croupier statunitense lavorante a Londra che, licenziato a causa della sua passione nei confronti delle bevute, grazie ad un misterioso anziano viene ingaggiato per svolgere la propria professione in un casinò di Beitut. Ed è qui che, dopo aver fatto conoscenza con una ragazza dal volto di Ann Margret che bara al gioco, si rende conto del fatto che sono in molti a ricorrere a trucchi e metodi illeciti; ma, sebbene desideri avvertire la polizia, scopre presto di essere parte di un piano decisamente più ardito.

Fino al totalmente inaspettato colpo di scena finale di una co-produzione tra Italia, Spagna e Germania che rappresenta il secondo dei tre lungometraggi diretti da Nino Zanchin, dopo I figli chiedono perché e prima de La lunga sfida. Un lungometraggio che, piuttosto movimentato, sia per quanto riguarda le ambientazioni che la figura del protagonista risente, senza alcun dubbio, di influenze provenienti dalla saga dell’agente segreto James Bond esplosa proprio negli anni Sessanta. Anche se, in realtà, immerso in una curatissima fotografia e caratterizzato da evidenti toni da commedia, l’insieme non rientri affatto nel filone degli spy movie, pur presentando analogie con essi.

Con sezione extra rappresentata da sedici minuti in cui Davide Pulici della rivista Nocturno parla del film.

 

Giornata nera per l’ariete (1971)

Impegnato nelle indagini su due episodi di cronaca nera riguardanti l’aggressione di una giovane insegnante d’inglese e l’omicidio della moglie di un medico, un Franco Nero giornalista viene rimosso dall’incarico quando le sue ricerche cominciano ad arrecare fastidio al dottore, ma decide comunque di andare fino in fondo alla faccenda. Man mano che l’escalation di delitti aumenta e che, divenendo addirittura sospettato dalla polizia, convince il commissario a concedergli ventiquattr’ore prima di procedere all’incriminazione.

Con un ricco cast comprendente, tra gli altri, Silvia Monti, Edmund Purdom, Ira von Fürstenberg e Corrado Gaipa, il Luigi Bazzoni che si era occupato de La donna del lago mette in piedi un giallo thriller che tenta chiaramente di cavalcare il successo dei primissimi lavori di Dario Argento, riuscendo, però, ad anticiparne addirittura alcuni aspetti (si pensi alla carrellata iniziale con immagini deformate, chiaramente imitata quattro anni più tardi in Profondo rosso). Anche perché, al di là di un’immagine di sgozzamento, a differenza di quanto mostrato dall’autore de L’uccello dalle piume di cristallo appaiono tutt’altro che espliciti i momenti delle uccisioni inscenati nella circa ora e mezza di visione; dispensatrice anche di una sequenza erotica con una nuda Agostina Belli e che lascia tranquillamente intuire influenze provenienti dal cinema di Alfred Hitchcock quando vediamo Rossella Falk trascinarsi sul pavimento in casa.

Il trailer fa da contenuto speciale.

 

Amore mio non farmi male (1974)

Il Roberto Chevalier oggi noto soprattutto come doppiatore di star hollywwodiane del calibro di Tom Cruise e Tom Hanks è uno studente liceale che desidera coronare insieme alla fidanzatina Leonora Fani il sogno di consumare la prima esperienza sessuale; ma con non poche difficoltà dovute sia alla ricerca di un posto tranquillo in cui attuarla, sia alle incomprensioni bigotte dei rispettivi genitori. Ovvero un Luciano Salce avvocato e Valentina Cortese per quanto riguarda lui, una Macha Méril e un Walter Chiari pilota d’aereo dalla parlata romagnola a fare da papà e mamma a lei.

Perché, commedia sentimentale incentrata, appunto, sulla prima volta, la pellicola di Vittorio Sindoni – regista di Italiani! È severamente proibito servirsi della toilette durante le fermate e La signora è stata violentata – è stata concepita nel periodo in cui il grande attore veneto era reduce dal carcere dovuto all’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti, quindi in cerca di ruoli che ne risollevassero la carriera in via di declino. Del resto, sono proprio la sua performance e quella degli altri attori – comprendenti anche Enzo Robutti, un Ninetto Davoli pizzaiolo nei guai con la legge e , in una piccola parentesi, il felliniano Leopoldo Trieste – a garantire la verve di un’operazione che, nonostante l’argomento trattato, ha il merito di riuscire a non scadere mai in volgarità e nudi gratuiti.

Sedici minuti di intervista esclusiva a Sindoni nella sezione extra.

 

La nottata (1974)

Sara Sperati e Susanna Javicoli sono due belle e spregiudicate giovani che, incontratesi casualmente ad un concerto dei Goblin a Milano, trovano un preziosissimo anello dimenticato da una signora durante lo spettacolo e, per poterlo rivendere, accettano l’aiuto di un taxista siciliano interpretato da Giancarlo Prete, a quanto pare introdotto negli ambienti meneghini della ricettazione.

Un pretesto che, con la scoperta del fatto che l’uomo che potrebbe acquistare il gioiello è appena morto, basta al regista Tonino Cervi – al quale dobbiamo Il delitto del diavolo e il sordiano Il malato immaginario – per mettere in piedi un on the road notturno in cui trio di protagonisti, in cerca di qualcuno interessato alla refurtiva, effettua incontri decisamente surreali e piccanti. Una commedia agrodolce, morbosa e crepuscolare che, se nelle figure delle due generosamente nude ragazze disposte a tutto pur di trasformare i loro sogni in realtà precorre chiaramente Avere vent’anni di Fernando Di Leo, nella tipologia di storia e nelle bizzarre situazioni inanellate quando non batte il sole non può fare a meno di rivelarsi anticipatrice del Fuori orario diretto da Martin Scorsese a metà anni Ottanta. Impreziosita da un valido comparto attoriale spaziante da Martine Brochard a Giorgio Albertazzi, passando per Giuliana Calandra e Claudio Cassinelli, in mezzo a travestiti, borghesi annoiati e orge assortite ed escursioni particolari in sale cinematografiche.

L’organizzatore, capogruppo e attore Tino Polenghi racconta, poi, diverse curiosità sulla sua attività nella featurette di quasi tre quarti d’ora dispensata negli extra.

 

Francesco Lomuscio