Alejandro G. Iñárritu (Revenant) vince il DGA Awards e prenota il secondo Oscar consecutivo!

Un altro passo verso gli Oscar è stato fatto stanotte. Al Hyatt Regency Century Plaza Hotel di Los Angeles sono stati assegnati i DGA Awards 2016 (Directors Guild of America), i premi del sindacato dei registi americani. L’interminabile cerimonia della 68a edizione si è protratta per diverse ore, procedendo a rilento tra innumerevoli interventi e ripetuti brindisi, ed è stata condotta da Jane Lynch, la cattivissima professoressa Sue Sylvester di “Glee“.

Jane Lynch, conduttrice della cerimonia di premiazione

Un premio strettamente legato agli Oscar, perché in 67 edizioni soltanto 7 volte il vincitore del DGA non si è aggiudicato anche l’ambita statuetta dell’Academy. E se guardiamo agli anni 2000 il dato è ancora più schiacciante: in 11 degli ultimi 12 anni il risultato è stato identico, con l’unica eccezione di Ben Affleck che 3 anni fa vinse il DAG per “Argo“, vedendosi poi soffiare l’Oscar sul filo di lana da Ang Lee per “Vita di Pi“.

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La tabella comparativa tra PGA, SAG, DGA e Oscar relativa agli ultimi 25 anni

Dopo questa doverosa premessa parliamo dei cinque registi in lizza, gli stessi nominati per gli Oscar con l’eccezione di Ridley Scott a cui i membri dell’Academy hanno preferito il Lenny Abrahamson di “Room“. E così tra Alejandro G. Iñárritu (Revenant – Redivivo), già vincitore del Golden Globe, George Miller (Mad Max: Fury Road), Adam McKay (La grande scommessa), Tom McCarthy (Il caso Spotlight) e appunto Ridley Scott (Sopravvissuto – The Martian), a spuntarla è stato clamorosamente Alejandro González Iñárritu per “Revenant – Redivivo“.

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L’incredulo Alejandro G. Iñárritu sul palco

Il regista messicano ottiene così una storica doppietta (aveva già vinto lo scorso anno per “Birdman“), impresa mai riuscita a nessun altro regista nella storia e prenota il secondo Oscar consecutivo, anch’esso un evento assolutamente storico verificatosi solo 2 volte (John Ford 1941-42 e Joseph Leo Mankiewicz 1950-51) di cui l’ultima ben 65 anni fa! Diventa invece sempre più imprevedibile la corsa alla statuetta di miglior film, con “La grande scommessa“, “Il caso Spotlight” e “Revenant – Redivivo” che si daranno battaglia per quella che si annuncia come l’edizione più incerta degli ultimi anni.

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Alejandro G. Iñárritu ringrazia per il premio di “Revenant – Redivivo”

Il premio per miglior regia di un Documentario è andato a Matthew Heineman per “Cartel Land“, che racconta dei gruppi di vigilantes di confine che contrastano il cartello messicano della droga. Battuto il quotatissimo “Amy“, già vincitore del Golden Globe, e a questo punto si prevede un serratissimo testa a testa per l’Oscar. Ai DGA da quest’anno c’è anche un nuovo premio per il cinema, dedicato alla miglior Opera prima. In lizza film o nomi interessanti come l’attore Joel Edgerton per “Regali da uno sconosciuto – The Gift” e soprattutto László Nemes per il pluripremiato “Il figlio di Saul“. Ma il DAG se l’è aggiudicato a sorpresa Alex Garland per “Ex Machina“, film sulla bellissima androide Ava (Alicia Vikander), dotata di intelligenza artificiale (e piena coscienza di sé) e del ricercatore che se ne innamora.

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Alex Garland riceve il DGA Award per “Ex Machina”

Passando al reparto televisivo, parliamo delle tanto amate Serie. Per il genere Drammatico il premio è andato a “Il trono di spade” che batte “Homeland” e “Downton Abbey” grazie all’ultimo episodio della 5a stagione, “Madre misericordiosa” (Mother’s Mercy) diretto da David Nutter. Per il genere Commedia l’ha spuntata un altro finale di stagione (la 4a), quello della serie targata HBO “Veep“, che ha superato “Modern Family” e “Transparent“, con il premio a Chris Addison per “Election Night“. L’unica donna a trionfare nella serata è stata invece Dee Rees come miglior regista di Miniserie o Film TV per “Bessie“, biopic sulla cantante blues Bessie Smith, già vincitore di Emmy e Critic’s Choice TV Award.

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Dave Nutter vince per l’episodio finale della 5a stagione de “Il trono di spade”

Per le altre trasmissioni della TV americana i premi se li sono aggiudicati Dave Diomedi (Miglior Regia di un Varietà/Talk/News/Sport con programmazione regolare) per l’episodio n.325 del “The Tonight Show with Jimmy Fallon“; Don Roy King (Miglior Regia di uno Special di Varietà/Talk/News/Sport) per il “Saturday Night Live 40th Anniversary Special“; Adam Vetri (Miglior Regia di un Reality) per l’episodio “Gods of War” della seconda stagione di “Steve Austin’s Broken Skull Challenge“; Andreas Nilsson (Miglior Regia di una Pubblicità) per il trittico di spot “Emily’s Oz” della Comcast, “Time Upon a Once” della General Electric e “Dad Song” della Old Spice. Infine premiato il leggendario coreografo di Michael Jackson, Kenny Ortega (Miglior Regia di un Programma per Bambini) per il film di Disney Channel “Descendants“, con protagonista la prole degli eroi disneyani, dal figlio di Belle e Adam (La bella e la bestia) a quella di Aurora e del Principe Filippo (La bella addormentata nel bosco); ovviamente dovranno vedersela con diversi cattivi, come il figlio di Jafar (Aladdin) o quello di Crudelia De Mon (La carica dei 101). Premio alla carriera a Tom McDermott e Mary Rae Thewlis, ma soprattutto a Joe Pytka, regista di ben 5000 spot pubblicitari (!), oltre che del film “Space Jam” con Bugs Bunny e Michael Jordan.

Kenny Ortega riceve il premio per “Descendants”

Tante le star salite sul palco per presentare candidati o premiarli, da Leonardo DiCaprio a Rachel McAdams, da Steven Spielberg al trio Bale/Gosling/Carell, da Matt Damon a Bryan Cranston. Oltre ovviamente agli altri quattro registi nominati per i film.

Il prossimo appuntamento della corsa agli Oscar sono i Bafta Awards (leggi QUI le nomination), i premi del cinema inglese, che saranno assegnati domenica 14.

A seguire, il riepilogo di tutte le vittorie (e le nomination) di questa 68a edizione dei DAG Awards.

 

Ivan Zingariello

 


TUTTE LE VITTORIE (e le nomination)

Miglior Regia di un Film
Alejandro G. Iñárritu – Revenant – Redivivo
Adam McKay – La grande scommessa
Tom McCarthy – Il caso Spotlight
George Miller – Mad Max: Fury Road
Ridley Scott – Sopravvissuto – The Martian

Miglior Regia di un Documentario
Matthew Heineman – Cartel Land
Asif Kapadia – Amy
Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi – Meru
Liz Garbus – What Happened, Miss Simone?
Alex Gibney – Going Clear: Scientology e la prigione della fede

Miglior Regia di un Film – Opera prima
Alex Garland – Ex Machina
Fernando Coimbra – A Wolf at the Door
Joel Edgerton – Regali da uno sconosciuto – The Gift
Marielle Heller – The Diary of a Teenage Girl
László Nemes – Il figlio di Saul

Miglior Regia di una Serie TV Drammatica
David Nutter – Il trono di spade / “Madre misericordiosa”
Michael Engler – Downton Abbey / “Episodio 8”
Lesli Linka Glatter – Homeland / “Ospitalità”
Steven Soderbergh – The Knick / “Williams and Walker”
Matthew Weiner – Mad Men / “Da persona a persona”

Miglior Regia di una Serie TV Commedia
Chris Addison – Veep / “Election Night”
Louis C.K. – Louie / “Pigiama party”
Gail Mancuso – Modern Family / “White Christmas”
Mike Judge – Silicon Valley / “Binding Arbitration”
Jill Soloway – Transparent / “Kina Hora”

Miglior Regia di una Miniserie o Film TV
Dee Rees – Bessie
Angela Bassett – Whitney
Laurie Collyer – Marilyn: la vita segreta
Paul Haggis – Show Me a Hero
Kenny Leon e Matthew Diamond – The Wiz Live!

Miglior Regia di un Varietà/Talk/News/Sport con programmazione regolare
Dave Diomedi – The Tonight Show with Jimmy Fallon / “Episode #325”
Paul G. Casey – Real Time With Bill Maher / “#1334”
Ryan McFaul e Amy Schumer – Inside Amy Schumer / “12 Angry Men Inside Amy Schumer”
Chuck O’Neil – The Daily Show with John Stewart / “Episode 20142”
Don Roy King – Saturday Night Live / “Host Tracy Morgan/Musical Guest Demi Lovato”

Miglior Regia di un Varietà/Talk/News/Sport speciale
Don Roy King – Saturday Night Live 40th Anniversary Special
Sofia Coppola – A Very Murray Christmas
Hamish Hamilton – 87th Academy Awards
Beth McCarthy-Miller – Adele Live in New York City
Chris Rock – Amy Schumer: Live from the Apollo

Miglior Regia di un Reality
Adam Vetri – Steve Austin’s Broken Skull Challenge / “Gods of War”
Brady Connell – The Great Christmas Light Fight / “Episode 304”
Ken Fuchs – Shark Tank / “702”
Steve Hryniewicz – Cutthroat Kitchen / “Superstar Sabotage Finale: It’s Raining Ramen”
Bertram van Munster – The Amazing Race / “Bring the Fun, Baby!”

Miglior Regia di un Programma per Bambini
Kenny Ortega – Descendants
Paul Hoen – Invisible Sister
Joey Mazzarino – Sesame Street / “The Cookie Thief”
Amy Schatz – Saving My Tomorrow / “Part 3”
Sasie Sealy – Gortimer Gibbon’s Life on Normal Street / “Gortimer and the Vengeful Violinist”

Miglior Regia di una Pubblicità
Andreas Nilsson – “Emily’s Oz” della Comcast, “Time Upon a Once”  della General Electric e “Dad Song” della Old Spice
Juan Cabral – “Monkeys” dell’Ikea e “Freestyle” della Lurpak
Miles Jay – “It Can Wait” della ESPN
Tom Kuntz – “So It Begins” della Old Spice, “The Chase” della Heineken e “Revenge” della Clash of Clans
Steve Rogers – “Ripple” della Nike Golf e “Snow Day” della Nike