LE SERIE TELEVISIVE CHE HANNO FATTO LA STORIA “ZORRO” 1° PARTE

Alzi la mano chi non si è emozionato a guardare Zorro in TV… Ci si riferisce, ovviamente, al mitico Zorro della Disney interpretato da Guy Williams. Prodotto tra il 1956 e il 1958, tale prodotto aveva l’inconfondibile marchio Disney, con personaggi fortemente caratterizzati e senza “mezze misure”: o super-simpatici o super-cattivi. Val la pena di aggiungere che all’epoca il merchandising su Zorro non mancava (e in fondo nemmeno adesso), vale a dire che spade, cappelli e mascherine si vendevano come il pane (anche al di fuori del carnevale), e le “matinè” al cinema con film di Zorro di serie B non mancavano.
A questo punto, un po’ di storia. Zorro è nato nel 1912 dalla penna di uno scrittore d’appendice, Johnston McCulley, che nel suo romanzo “The curse of Capistrano” narrava, più o meno, la storia che tutti conosciamo. Seguirono poi film illustri con Douglas Fairbanks e Tyrone Power, più i vari “sottoprodotti”, uno dei quali interpretato da George J. Lewis, che in seguito interpreterà il padre di Don Diego/Zorro proprio nel serial Disney. La serie ebbe, manco a dirlo, un successo spaventoso, e terminò per un incredibile “capriccio” della rete ABC che lo trasmetteva, e aveva deciso di voler produrre altre serie western e produrle in proprio senza più appoggiarsi a Disney o chi per lui.. Oltretutto, il povero Guy Williams restò tanti mesi senza lavoro finché non ebbe nuovamente il ruolo principale nella celebre (ma non altrettanto) serie “Lost in Space”. Ma il ruolo della sua vita era rimasto Zorro, il che comportò tournè e conventions per la gioia di tutti i fans di Zorro sparsi nel mondo. Williams, vero nome Armando Catalano, ci ha purtroppo lasciati nel 1988, a 65 anni.
In origine la serie era stata girata in bianco e nero (come quasi tutti i prodotti televisivi dell’epoca), poi recentemente è stata colorata elettronicamente ottenendo, caso unico, un risultato ancora migliore dell’originale e, caso ancora più unico, accettato positivamente dai fans.
Recentemente è anche stata pubblicata su DVD, ma per una incomprensibile logica di mercato solo la prima serie ha avuto una versione italiana.

I personaggi
La caratterizzazione è talmente riuscita, che vale la pena di citare i personaggi uno a uno, riferendoci ovviamente al cast “regolare”.

Don Diego/Zorro. Il nostro eroe tutto d’un pezzo. Oltre a essere un abile spadaccino e ottimo cavallerizzo, Williams riesce a essere tanto parruccone come Don Diego quanto canagliesco come Zorro. E, in alcune situazioni, riesce a essere ironico in entrambi i ruoli. Indimenticabile un episodio dove è costretto a duellare nei panni di Don Diego riuscendo a vincere pur usando la spada come una clava…

Bernardo. Interpretato da Gene Sheldon (visto poi in altre produzioni Disney), Bernardo qui è un servo apparentemente sciocco e ingenuo: ma è tutta finzione al servizio di Zorro. L’idea di fingersi anche sordo è sua, e pur non avendo l’addestramento militare del padrone, Bernardo è anch’egli buon spadaccino e buon cavaliere. Impareggiabile (e divertente) nel farsi capire a gesti, è anche un bravo prestigiatore, con particolare abilità a muoversi nelle tasche altrui (a fin di bene, ovviamente!).

Don Alejandro De la Vega. “Talis pater, talis filius”: Don Alejandro, con il suo orgoglio, il suo senso della giustizia e il suo carattere bellicoso, è senza dubbio il legittimo antenato del figlio, rispetto al quale è, paradossalmente, troppo impulsivo, la qual cosa lo mette spesso nei guai. Ovviamente, la sofferenza di possedere un figlio apparentemente così imbelle è pari all’orgoglio che prova quando scopre che il mitico Zorro è proprio lui. L’interprete, George J. Lewis, è l’unico ad avere almeno una madre spagnola.

Sergente Garcìa. Da piccoli, pensavamo tutti che il sergente Garcìa fosse il “cattivo” per antonomasia. Un’analisi meno superficiale invece ci fa provare simpatia per questo sergente obeso e pasticcione, sempre afflitto da tasche vuote, delusioni sentimentali e una sete irrefrenabile. Soldato fondamentalmente onesto, dà la caccia a Zorro perché i 2000 pesos gli farebbero comodo, ma ciononostante Zorro gli salva spesso la vita, e il buon sergente lo ricambia chiudendo un occhio. L’interprete è Henry Calvin, altro attore Disneyano.

Capitano Monastario. Ecco invece un “cattivo a tutto tondo”: il capitano Enrique Sanchez Monastario vuole diventare l’uomo più ricco della California, e non si ferma davanti a nulla. Se si rende necessaria la nascita di Zorro è solo per i suoi crimini. L’attore che lo interpretava, Britt Lomond, era un ex campione di scherma, più bravo anche di Williams, al punto che Disney era propenso a “invertire” i ruoli dei due attori. Per fortuna non lo fece, anche se dovette “eliminare” Monastario dopo 13 episodi perché era popolare quanto Zorro.

Caporale Reyes. Essendo il sergente Garcìa “modellato” su Oliver Hardy, dopo la sparizione di Monastario gli venne affiancato uno “Stan Laurel” nella persona del caporale Reyes. Piccolo, timido e imbranato, il caporale interpretato da Don Diamond è la spalla ideale del sergente, in una perfetta citazione di Stanlio e Ollio.

Capitano Toledano. Lo cito per una caratteristica particolare: è l’unico capitano “onesto” che appare nella serie. Arturo Toledano è l’esatto ritratto di come sarebbe stato Don Diego se avesse proseguito la carriera militare. Onesto e scrupoloso, non nasconde la sua ammirazione per Zorro, e gli dà la caccia solo per ottemperare ai suoi doveri di soldato. Zorro ricambia la stima e lo aiuta in varie occasioni.

Zio Estebàn. “Tua madre era una donna meravigliosa, ma la sua famiglia…bah!”. Parole di Don Alejandro al figlio. Lo zio Estebàn de la Cruz, sfaticato cacciatore di dote interpretato da Cesar Romero, va citato per un dettaglio: se Diego ha ereditato il coraggio dal padre, ha sicuramente ereditato l’astuzia dalla madre e dal di lei fratello.

Anna Maria Verdugo. Forse la “senorita” più carina della serie, perdipiù innamorata, ricambiata, di Zorro. Per lei Don Diego era disposto a smascherarsi, ma purtroppo suo padre lo ha richiamato al dovere…

I lancieri. Chiaramente modellati sull’esempio dei “poliziotti di Keystone” delle comiche degli anni ’20, in quanto si dimostrano spesso altrettanto scimuniti.

Guest Stars. Nella serie sono a volte apparsi attori famosi: oltre al già citato Cesar Romero, aggiungiamo Sebastian Cabot (il maggiordomo con “tre nipoti”), Lee Van Cleef, Robert Vaughn e Richard Anderson.

Nei prossimi articoli parleremo degli episodi di questa fortunata serie!!!

Giuseppe Massari