“SONO TALMENTE PRECARIO CHE VADO DI MODA”

Al Teatro Duse di Roma, fino al 27 Aprile, va in scena:  “Sono talmente precario che vado di moda”, scritto da Betta Cianchini ed interpretato da Sandro Torella .

Il tema del precariato, o meglio il dramma che esso rappresenta, diventa uno spettacolo amaro ed esilarante;  un “one man show” di Sandro Torella, bravissimo nel tenere il pubblico che non ha mai un calo di attenzione per un’ora, che sembra passi in un minuto; lasciando lo spettatore in bilico tra la risata e lo sgomento.

Per quanto ci si trovi ad assistere ad uno spettacolo, e si sia nel campo della finzione, i dati su cui la pièce si fonda sono purtroppo molto reali : 650 mila giovani italiani sono disoccupati. Cioè quasi il 40% dei giovani “attivi”. E’ così, che  un giovane ricco di risorse, capacità, competenze ,energie ,si ritrova  a passare da giovane esuberante,a  giovane in esubero.

Respinto da una società che in modo pretestuoso, lo tiene ai margini di una realizzazione e costruzione di vita;che lo costringe a non poter fare alcuna progettualità, ancora dipendente ( suo malgrado)  dalla famiglia d’origine. Quest’ultima, vista come una generazione che, contrariamente a ciò che avviene oggi, ha avuto delle possibilità. Ora, l’Italia, è un Paese affondato sul lavoro.

Betta Cianchini, ancora una volta fa centro con un testo intelligente, contemporaneo, dai toni ironici e amari.

Raccoglie i tanti sms arrivati a Radio Rock , dove da anni lavora come speaker, e li fa diventare storie, racconti, nevrosi tragicomiche del protagonista ; che ci trascina nel suo flusso di pensieri, passando da momenti di un’intimità commovente, al più cinico umorismo.

Sandro Torella, è straordinario nel tenere una scena, che risulta essere una finestra aperta sulla vita del protagonista, con cui condividiamo ogni passaggio di umore .

Le musiche, e le incursioni vocali ,che fanno parte integrante dello  spettacolo, sono un valore aggiunto  di straordinario impatto, con cui Torella , geniale nella mimica e nelle reazioni, gioca in modo straordinario.  Tra le voci che angosceranno l’animo del nostro protagonista , c’è anche la mia…nei panni di una bislacca Ferilli “precaria” sui tacchi . Le creazioni video, sono affidate a Francesca Corso.

Una telecamera, permetterà poi agli avventori, di lasciare la propria testimonianza che sarà materiale per un divertente sequel sul precariato…al quale sembra non ci sia più fine.

Inoltre, chi arriverà a teatro con la certificazione di precario, e con la prova di aver avuto la disoccupazione nell’anno precedete, avrà un biglietto ridottissimo. Al primo precario arrivato, andrà  un ingresso cortesia a 2 euro!

Questo, è l ’unico spettacolo col redditometro: Meno guadagni, meno paghi!

Ma certamente, ci si guadagna molto ad assistervi. Vale assolutamente la pena vederlo.

Federica Quaglieri